Ieri sera non abbiamo finito tanto tardi di allestire la sala. Sembra veramente di stare a Hollywood. Tutto è meravigliosamente brillante e lucente. Ci sono strass e paillettes ovunque.
Non vedo l'ora che arrivi stasera e di vedere la faccia sbalordita di mia sorella Jenny quando si ritroverà davanti un festa così grande. Credo che non ne abbia mai avute di così ma devo dire che è totalmente meritata, solo per la persona forte che è. Insomma è piccolina, e sopravvivere a una dell'età più difficili, l'adolescenza, senza papà credo veramente sia dura per lei. Certo stiamo sulla stessa barca, alla fine gli anni che ci dividono non sono molti, il fatto è che lei sta attraversando un periodo davvero complicato. Anche a scuola non la trattano molto bene. Spesso la prendono in giro per il suo essere un po' paffutella. Viene presa di mira e derisa da tutti. Molte volte ho provato a mettermi in mezzo ma credo solo di aver peggiorato la situazione.
Mentre penso a queste cose mi dirigo al piano di sotto. Non vedo l'ora di abbracciare Jenny e augurarle "buon compleanno".
Spero vivamente che per lei sia un giorno speciale. Insomma è il suo giorno. Nulla deve andare storto.
"Mamma dov'è Jenny" domando scendendo le scale.
"È in cucina, in videochat con papà" mi risponde mentre la vedo stendere il bucato.
Corro immediatamente da lei.
"Sorellina tanti tanti auguri!" Le dico stritolandola e riempendola di baci.
Vedo mio papà nello schermo del Tablet.
"Ciao papà, tutto bene?" Gli domando.
"Tesoro di papà! Tutto bene. Mi raccomando coccola la mia piccolina oggi!" Mi dice facendomi l'occhiolino; continua dicendo "Jenny, mi raccomando, passa una giornata stupenda, fa' come se papà fosse lì con te. Vi voglio bene ragazze."
"Anche noi papà!" Rispondiamo all'unisono.
La chiamata si ferma improvvisamente. Vedo mia sorella scrollare un po' la testa per evitare di piangere. Le manca veramente tanto. E manca anche a me. La bacio sulla fronte e insieme ci mettiamo a fare colazione. Mamma le ha preparato la classica colazione del compleanno. Ce la prepara sempre a ogni compleanno. Più che una colazione, sembra il banchetto di un matrimonio.
Tutto a un tratto entra mia madre in cucina e Jenny le domanda "Mamma hai prenotato il tavolo al ristorante per questa sera?".
Io e mia madre per cercare di camuffare il più possibile la situazione ci siamo inventate che avremmo festeggiato solo noi tre in un ristorante proprio sotto casa.
"Certo Jenny. Il tavolo l'ho prenotato ieri. Sta' tranquilla! Sarà una serata coi fiocchi!" dice mia madre con tono elettrizzato.
Mia sorella va al piano di sopra per prendere lo zaino.
"Volete che vi accompagni a scuola?"
"Io si mamma" risponde Jenny.
"Io no mamma, preferisco andare a piedi."
Ancora non riesco a smettere di pensare a tutto quello che è successo ieri, per cui, credo che fare due passi mi farà svagare un po'. O magari mi farà pensare di più. Vedremo.
Esco di casa e mi dirigo verso l'ascensore. Finalmente l'hanno riparato! Erano tre settimane che non facevo altro che fare su e giù per le scale.
Questa mattina sembra tutto molto silenzioso, anche le strade sono insolitamente desolate, si e no, ci saranno cinquanta persone per il corso.
Prendo le cuffiette, le attacco al telefono, e seleziono la ripetizione casuale. Solitamente non lo faccio, anche perché ogni volta che provo a metterla sembra che scelga apposta tutte le canzoni che non mi piacciono, anche se questa volta credo ci abbia preso. Parte a tutto volume Hall of fame che subito mi fa sentire molto meglio. Questa canzone è un qualcosa di meraviglioso, mi fa sentire forte e mi da tanta speranza.
Il problema è che quando ti piace tanto una canzone, finisce subito. Ed ecco che la ripetizione casuale, oggi, ha deciso di mettere tutte le canzoni emozionanti che ho nella mia playlist.
Sento che parte Drinking about you. Adesso mi sento proprio male. Questa è una di quelle canzoni che tieni fissa all'interno del cellulare ma che non hai mai il coraggio di ascoltare perché ti riporta alla mente troppi ricordi. Troppe emozioni. Troppo.
E alle volte pensi che dovresti cancellarla, ma in realtà non hai neanche il coraggio di leggerne il titolo sul display.
Non riesco a non pensare a ieri. Il mare. Io e lui. Solo noi due e il mondo intorno.
Sento veramente che, in quel momento, ieri, eravamo una cosa sola. E lui in tutto ciò non ha sentito assolutamente niente.
Anzi. Ha avuto anche la faccia tosta di dirmi di dimenticare. Non riesco proprio a capire.
Nell'essere presa dai miei pensieri mi ritrovo davanti scuola. Da lontano vedo Cass che sta chiacchierando con Christian, il nuovo arrivato. Decido di raggiungerli.
"Ehi ragazzi!" li saluto sorridendo.
"O mio Dio! Devi dirmi assolutamente tutto! Cos'è successo ieri?" mi domanda euforicamente Cass.
Mi limito a sorriderle e con lo sguardo le faccio intendere che più tardi le racconterò tutto. Adesso non me la sento proprio.
"Ciao Em" mi saluta Christian.
"Ehi, come stai?" gli domando.
"Tutto bene, sei pronta per questa sera? Tua sorella sarà contentissima!" mi dice.
"Sì, non vedo l'ora! Sono proprio curiosa di vedere la faccia che farà."
"Immagino!" mi dice sorridendo.
Sentiamo in lontananza il suono della campanella suonare.
"Credo sia arrivato il momento di entrare in carcere" mi dice Christian ironizzando.
Gli mando un sorrisetto di intesa e divertiti tutti e due dal modo buffo di come ha nominato la scuola, ci dirigiamo verso la classe.
Oggi in prima ora abbiamo letteratura. Mi é sempre piaciuta. Pensare come delle semplici persone come posso essere io, abbiano cambiato il mondo solamente appoggiando la penna sul foglio e con le mani iniziare a ballare dolci parole.
Inoltre, dietro ad ogni opera si nasconde così tanta storia...
La mia professoressa è meravigliosa, è grazie a lei se il mio amore per la letteratura è cresciuto così tanto, insomma, il suo modo di raccontarla, la rende sempre un qualcosa di meraviglioso.La giornata a scuola, devo dire, è passata più lentamente del solito oggi. Dopo l'ora di letteratura, tutto quello che è venuto mi sembrava di una tale noia!
Oltre tutto ero super impaziente di uscire per andare a casa e iniziare a prepararmi per la festa, difatti non facevo altro che guardare l'orologio.
Dicono che più lo guardi, più lui va lento.
Oggi ho avuto la conferma che ciò è vero!
Mamma mi è venuta direttamente a prendere a scuola. Dobbiamo correre a casa per revisionare un po' il tutto, facendo in modo che questa sera sarà tutto perfetto.

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You're my perfect melody
RomanceLa vita di Emma sta per essere completamente stravolta. Eppure, pensate, tutto è iniziato solamente in una semplicissima domenica al centro commerciale. Una domenica che porterà alla nascita di un qualcosa di così speciale che vi scalderà il cuore...