You killed him

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Piazzata la cimice, Miller, Harper, Marcus e Alexis si riunirono nella solita stanza, per poter ascoltare tutti insieme di ciò che aveva in mente Pike. Scoprirono che avrebbe voluto disboscare e seminare entro un mese in quelle terre — poiché molto fertili —, ma per farlo avrebbe dovuto prima eliminare ogni villaggio Terrestre presente. E questo non potevano permetterlo.

Octavia quindi decise di andare ad avvisare il Villaggio Terrestre dell'attacco, mentre Marcus tentò di far ragionare Bellamy e Hannah prima che partissero, senza ovviamente fargli capire che lui era a conoscenza di tutto.

«Non cerchiamo di fare pace con gente che capisce solo la guerra.» questa però fu la brutale risposta di Bellamy alla richiesta di Kane di ripensare a ciò che stava facendo. Anche Hannah fu altrettanto fredda, nonostante l'uomo le stesse facendo capire che quella non era la scelta giusta per lei e suo figlio Monty.

«È inutile, papà. Quelli hanno le noccioline al posto del cervello ormai.» sbottò Alexis, ricevendo subito un'occhiata da parte di Bellamy. Tuttavia lei lo ignorò completamente: forse in quel modo avrebbe capito di doverla lasciar stare.

Marcus portò un braccio attorno alle spalle della figlia, stringendola a sé. Guardò il Rover partire carico di uomini, armi e munizioni e sperò che Octavia riuscisse a convincere i Terrestri ad evacuare prima che fosse troppo tardi. «Purtroppo, lo so Alex.» sussurrò lui, mentre Alexis lo guardava sconsolata.

Odiava vedere il padre in quello stato, ma non poteva farci niente. Andò quindi a cingergli la vita con le braccia, essendo più bassa di lui, e i due si lasciarono andare in quel piccolo abbraccio confortevole.

***

Alexis stava tranquillamente dirigendosi ad un tavolo da sola, quando vide Jasper parlare con Jaha. Quest'ultimo era tornato al campo qualche giorno prima ed ora stava distribuendo delle strane piastrine — che lui chiamava "chiavi della Città della Luce" — a tutti coloro che volevano eliminare il loro dolore. Era come un nuovo credo che si stava diffondendo pian piano. Abby investigava su ciò, sospettosa riguardo a quelle cosiddette "chiavi".

Alexis rimase a fissarli qualche secondo, ma quando notò che Jaha stava porgendo quello strano oggetto a Jasper accorse al loro tavolo e glielo prese di mano. «Non azzardarti neanche a prendere questa cosa.» ringhiò Alexis, raggiunta poi anche da Abby.

La donna si mise a parlare con Jaha, chiedendogli una spiegazione scientifica a quelle piastrine; nel frattempo Alexis rimprovera invece l'amico e presero ovviamente a bisticciare l'uno contro l'altra, ma quando Jaha iniziò a parlare si ammutolirono entrambi.

«È un dispositivo a base di silicone. Una volta ingerito, i filamenti si ricostituiscono nel tronco encefalico e vanno a bloccare i recettori del dolore, inibendo così l'attivazione di alcuni circuiti neuronali.» spiegò Jaha tranquillamente. Alexis e Jasper non capirono una singola parola di tutto ciò che aveva detto Jaha. Invece Abby aveva capito bene, ma non si fidava ancora. Gli ritirò quindi tutte quelle che lui chiamava chiavi, volendo esaminarle con calma.

Alexis tirò con la forza anche Jasper, portandolo via da quello strano uomo. Lei non se lo ricordava così, anzi, tuttavia a quanto pareva andare alla ricerca di questa "Città della Luce" l'aveva fatto andare fuori di matto.

«Non ingerire quella cosa, chiaro?» l'ammonì lei, mentre Jasper roteava gli occhi: si sentiva come un bambino, rimproverato dalla madre perché non poteva usare o fare determinate cose. Ma lui non era un bambino.

«Si, mamma.» sbottò quindi Jasper. Alexis lo fissò per qualche secondo, sospirando pesantemente. Non voleva diventare così insopportabile per il ragazzo, ma lei lo faceva solo per il suo bene.

Survivors || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora