The end of Alie pt.2

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Nonostante avessero ribadito più volte di non usare alcuna forza letale, Pike fece di testa sua e sparò alle due guardie che facevano girare l'ascensore.

«Ci stavano tra i piedi.» questa fu la sua misera giustificazione.

«Nessuna giustificazione riporterà indietro le vite di quei poveri innocenti.» affermò Alexis, sorpassando il diretto interessato e rivolgendogli un'occhiata fatale. Nessuno osò proferire altra parola, sapendo che la minima cosa avrebbe potuto farla innervosire.

Indra tirò quindi giù l'ascensore, mentre Bryan aveva invece il compito di farlo saltare non appena fosse su e di salire poi con la scala, distruggendo successivamente anche quella. In questo modo, una volta saliti, nessuno li avrebbe potuti raggiungere in alcun modo.

«Lo sapete che siamo fregati, vero?» puntualmente Murphy arrivò col suo commento, alludendo al fatto che così facendo non sarebbero potuti più scendere nemmeno loro.

«Il tuo buon umore non mi era per niente mancato.» ammise Alexis, mentre Indra gli diceva che quello era un problema di un altro giorno, facendogli capire che in quel momento la priorità era solo uccidere Alie e liberare tutte quelle persone innocenti dal suo controllo.

Dopo ciò, Alexis, Bellamy e Murphy iniziarono a salire con l'ascensore, mentre gli altri rimasero giù a coprirgli le spalle.

«Siamo fottuti. Alie sa che stiamo arrivando.» fu di nuovo Murphy a rallegrare la situazione col suo umorismo, abbastanza nero.

«Chiudi quella bocca idiota.» sibilò Alexis, esasperata dai suoi continui commenti.

«Questo piano funzionerà.» Bellamy cercò invece di essere più calmo, provando a confortarlo. E funzionò, Murphy sembrava essere più rilassato. Il silenzio calò poi tra di loro, ma fu interrotto nuovamente dalla voce di Bellamy. «Perché sei qui?»

«Cerco di sopravvivere e non siete gli unici che volete salvare qualcuno che amate.» ammise quindi Murphy e, per la prima volta, John Murphy mostrava di avere veramente dei sentimenti per qualcuno. Alexis non poté fare a meno di sorridere: forse quel ragazzo era veramente cambiato.

«Qua qualcuno si è inn..» ma il commento di Alexis fu di colpo fermato, poiché l'ascensore si era fermato bruscamente. «Questo non promette nulla di buono.» e infatti, poco dopo iniziarono a sfondare le porte dell'ascensore dall'esterno. Murphy afferrò il proprio bastone elettrico e non appena i servi di Alie riuscirono ad aprire le porte, lo scontro iniziò e Murphy prese a dargli la scossa, nel frattempo che gli altri due cercavano di richiudere le porte. Ma i loro nemici li superavano in numero, perciò riuscirono ad entrare.

Alexis cercò di non uccidere nessuno, colpendoli tutti dalla parte dell'impugnatura delle proprie spade, o con pugni e calci. Quando però vide che uno di loro stava strangolando Murphy, non esitò a trafiggerlo: ormai aveva imparato ad uccidere a sangue freddo, anzi, sapeva già farlo da molto tempo. Bellamy fu un attimo scioccato nel vedere con quanta tranquillità Alexis aveva ucciso quell'uomo, ma non erano cose a cui doveva pensare in quel momento. Cacciò quindi fuori gli ultimi rimasti e richiuse le porte. Alexis e Murphy notarono però lo sguardo che le aveva rivolto Bellamy, ma decisero di non dire nulla a riguardo.

«Perché l'hai fatto?» le chiese Murphy, ma Alexis sorrise semplicemente e non proferì alcuna parola. Quella ragazza era troppo enigmatica.

Nel frattempo avevano ricominciato a salire. Quando arrivarono in cima, aprirono la botola sul soffitto e si nascosero al di sopra dell'ascensore, in attesa dell'arrivo dei seguaci di Alie. Non appena li sentirono entrare, si infilarono le maschere antigas, aprirono di nuovo la botola e buttarono velocemente dei fumogeni di Mount Weather. Si calarono quindi all'interno dell'ascensore, soddisfatti del lavoro svolto: erano tutti svenuti, perciò avrebbero potuto raggiungere tranquillamente la sala del trono.

Survivors || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora