«Chi diavolo è stato a fare quel massacro?! » Alexis fece irruzione nella tenda che Lexa aveva fatto montare non appena arrivata, disturbando il sonno riposante di Indra. Lexa si chiese come avesse fatto a superare le sue guardie, poste all'entrata, ma in fondo sapeva che, quando voleva, Alexis sapeva farsi più che valere e incitava più timore di quanto un tiranno potesse farlo verso i suoi poveri sudditi.
Lexa le si avvicinò quindi cautamente, preoccupata che una mossa avventata potesse scatenare il caos. «Se abbassi la voce, ne possiamo parlare.» le spiegò quindi, tentando di calmarla. Alexis sembrò infatti tranquillizzarsi.
«È stato Pike.» rivelò subito Indra senza indugio, sapendo che giri di parole avrebbero solo che fatto innervosire la ragazza.
«Chi altro?» chiese lei. Indra e Lexa si diedero un veloce sguardo, indecise sul fatto di dirle o meno tutta la verità. «Parlate!» insistette, sempre più spazientita e piena di ira.
«Dieci in tutto.» Lexa lasciò la parola a Indra, sapendo che lei era molto più capace di tenere a bada Alexis di quanto lo fosse lei. «Quelli che conoscevo erano Pike, la mamma del tuo amico Monty e..» Indra però esitò, ancora insicura sul dirglielo o meno.
«Indra!» la richiamò Alexis, determinata nel sapere più informazioni possibili su quell'atroce massacro.
«E Bellamy.» ammise infine, lasciando Alexis letteralmente senza parole. La bocca socchiusa, gli occhi lucidi.
«Non ci posso credere.» sussurrò lei, mentre avvertiva del calore sulle guance: stava piangendo. Scosse la testa qualche volta disperata, per poi sfrecciare al di fuori di quella tenda. Come aveva potuto Bellamy uccidere tutti quegli innocenti? Come aveva potuto uccidere Amos? E ora come avrebbe potuto perdonarlo? Roan le aveva detto di parlargli, ma come avrebbe potuto farlo dopo questo?
***
Le domandarono poi di andare a convincere Bellamy a tornare dalla loro parte, ma Alexis si rifiutò categoricamente. Andò quindi Clarke, sperando nel meglio. Purtroppo però, tornò con un semplice fallimento e Lexa era pronta a dichiarare guerra ad Arcadia. Fortunatamente, Clarke riuscì a convincerla che il sangue non chiamava per forza altro sangue e perciò evitò una guerra che li avrebbe sicuramente decimati, se non addirittura sterminati.
«Torni al campo?» Clarke si era avvicinata ad Alexis, notando che stava portando il cavallo lontano da lei e Lexa. La ragazza annuì con un gesto del capo.
«Voglio capire com'è la situazione là.» confessò, voltandosi verso Clarke. Quest'ultima la guardò con un sorriso forzato, andando poi ad avvolgerla in un abbraccio disperato.
«Stai attenta.» l'ammonì, mentre Alexis ricambiava il gesto alquanto allibita: cosa diavolo le prendeva? Quando poi Clarke si staccò dall'abbraccio, andò anche a spiegarsi — più o meno — per il suo comportamento precedente.
«So che non siamo mai state grandi amiche, però forse i tuoi nemici sono davvero i tuoi primi amici.» Alexis la guardava confusa, non capendo ciò che volesse dire; anzi, trovando il tutto alquanto insensato. Clarke lo notò, sorridendo appena e continuò quindi col suo discorso. «Intendo dire che.. I nemici sono sinceri con te. E sinceri sono gli amici. Quindi...» Alexis rimase ancora in silenzio, osservando la ragazza di fronte a sé. Clarke si sentì quindi abbastanza imbarazzata da ciò che aveva appena detto, ma proprio quando stava per dirle di dimenticarsi di tutto, Alexis la stupì con uno dei suoi effetti speciali.
«È un po' contorto, ma credo di aver capito. — le mise una mano sulla spalla, come in segno di amicizia — Ma cerca di non abbracciarmi più così di colpo.. E stai attenta anche tu. Siamo entrambe nella tana del lupo.» le ricordò severamente, mentre Clarke andava ad annuire con un semplice cenno del capo, sicura.
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Survivors || The 100
Fiksi Penggemar[SEQUEL DI ALIVE] • Alexis e i suoi amici sono scampati alla minaccia dei Terrestri. Ma riusciranno a vivere finalmente in pace sulla Terra? Forse la cosa è più difficile di quanto si creda. • #20 in The100 [11/05/2020]