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L'abitacolo sembrava abbandonato ma non lo era.
L'odore di chiuso e di sangue entrava nelle narici di entrambi.
La macchina rotta era diretta verso il cuore della foresta, dove nessuno avrebbe potuto vederli.
I fasci di luce illuminavano appena la via coperta da sassi,terriccio e erbacce secche. Gli alberi alti coprivano la visuale della luna e delle stelle che brillavano nel cielo, oscurando quindi gran parte della luce propria dei corpi astrali.
Tim, o come negli dire, Masky stava alla guida mentre teneva stretto tra le mani il volante.
La maschera bianca con tratti femminili calcati in nero,gli dava un grandissimo fastidio anche perché si trovava a guidare per allontanarsi il più possibile dalla città e dalle case.
La strada era, inoltre ,piena di buchi e quindi i corpi di entrambi balzavano via dalla loro postazione a ogni botta.
Il cadavere riposto nel retro, quello da cui proveniva il cattivo odore misto di un po' di tutto, si muoveva a sua volta andando a sbattere contro le pareti di metallo della macchina.
Hoodie, al fianco del ragazzo posizionato sul sedile del passeggero, stava in silenzio. Durante le loro missioni non apriva mai bocca se non sotto ordine dell'operatore.
La macchina cessò di muoversi, fermandosi proprio in una cerchia di alberi tutti appaiati uno sull'altro.

《Dammi una mano.》
Borbottò Masky,azionando il freno a mano e spegnendo l'auto.
Si diresse verso il retro della macchina e aprì il cofano.
Il cadavere della ragazza era ben avvolto in una busta nera dell'immondizia, uscivano solo i piedi fuori decorati da un paio di tacchi a spillo di un rosso acceso.
《Prendi la pala, io prendo il cadavere 》
Borbottò ancora Masky, prendendo la ragazza tra le braccia mentre il suo complice andò a recuperare lo strumento riposto sul fondo del cofano.

《Che troia 》
Sibilò, lanciando uno sguardo disgustato alla busta mentre insieme al suo compagno andò davanti a uno spiazzo di terra.
Lanciò il cadavere a terra con poca delicatezza e prese tra le mani la pala, iniziando a scavare una buca abbastanza grande.

Dopo aver finito il lavoro,spinse la pala nella macchina e salì a bordo, iniziando a guidare verso casa.
Il compagno con il viso coperto da un passamontagna nero con sopra disegnato uno smile triste dai tratti rossi,sembrava che guardasse fuori dal finestrino con aria persa, quasi con la testa tra le nuvole.
Arrivato davanti a casa, parcheggiò l'auto davanti al garage.
Era notte fonda, quindi nessuno avrebbe potuto vederli conciati in quel modo. In quel quartiere vivevano solo coppie sposate con figli e coppie di anziani. Non avrebbero sospettato nulla.

《Tim,ma è normale uccidere persone?》
Domandò in tono basso Brian, non appena furono dentro casa.
Entrambi si tolsero quelle specie di maschere.
Quando erano da soli, senza stare sotto il controllo dell'uomo alto, potevano fare ciò che volevano e avevano anche il diritto di portarsi chiamare con i nomi reali.

Tim si voltò verso di lui e alzò un sopracciglio, quasi divertito:《è il nostro lavoro. E dobbiamo farlo se non vogliamo morire.》
Concluse, chiudendosi dentro la camera.

Spazioautrice
Ciaaaaaooo questa ff la stavo programmando da qualche giorno :3
È su Masky, come avete capito e come vi ho già avvistati i caratteri dei due M-Masky e Hoodie- saranno completamente diversi da come appaiono in marble hornets.
Questa ff già era presente su questa piattaforma tempo fa e, forse perché era scritta con i piedi, l'ho cancellata.
Quiiindi...ditemi cosa ne pensate di questo capitolo che aggiornerò ancora se vi piace !

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