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Continuò  ad avanzare in direzione della rossa,intanto ignara  di quello che le stava per succedere, si fece scivolare una mano dietro la schiena -da sotto la maglietta-  e tastò  il manico duro del coltello per assicurarsi che non lo avesse perso per strada. Con il braccio libero, invece avvolse il bacino dalla ragazza.
Questa sussultò,ma non accennò a voltarsi verso di lui nemmeno per osservarlo. Tim guardava, invece, davanti a sé, concentrandosi maggiormente a guardare le piastrelle bianco latte che decoravano  l'ambiente circostante.
《Tim?》
《Mh ?》
《Cosa fai ?》
Si  accorse poco dopo che stava  ancora stretto alla alla ragazza.

《Niente. Ti sto solo abbracciando. Ti da fastidio, per caso ?》
Sussurrò  nell'orecchio,mentre a lei venne un brivido lungo la schiena. Non sapeva come definirlo, se di piacere o di terrore, ma non voleva togliersi da quell'abbraccio.
Chiuse gli occhi,respirando a fatica:《no. - si ritrovò a balbettare, mordendosi l'interno della guancia.- puoi continuare.》
Lui annuì e la tenne stretta,mentre la guardava cucinare del pollo.
《Sai,Tim, non capisco una cosa.》
《Mh ? Cosa ?》
《Perché io ti interesso così tanto ? Insomma; non sono poi tutta questa bellezza.》
Il corvino non rispose, si limitò a stringerla maggiormente contro il suo petto.

Poco dopo, la ragazza sentì qualcosa di morbido e umido sulla sua spalla scoperta, poi si susseguì uno schiocco sulla  pelle.
Non ci mise molto a capire che l'altro la stesse baciando. Tim era attratto dal corpo di lei e non poteva far altro che avvicinarla a sé per raggiungere il suo scopo. Non  era un tipo che si arrendeva facilmente lui. Ma lei non si poteva concedere così facilmente a una persona che conosceva da pressappoco due giorni. Quindi, cercò  di scansarsi dalla sua presa ma lui la ripresa e la bloccò con entrambe le mani,intorno i polsi.

Lei non aveva via di scampo. Doveva agire in fretta se non voleva che succedeva il peggio in quel momento. Pensò  intensamente, ma agì d'istinto. Riuscì a dare una gomitata nello stomaco di lui,facendolo così allontanare quel poco ma poi gli diede un calcio nello stinco, facendolo staccare del tutto dal suo corpo.
Aveva il respiro affannato. Portò  una mano sul collo, sul punto baciato da lui, e con disgusto cercò  di strofinare via quello sporco. Perché era così che si sentiva.
Si girò  verso di lui, prendendo dapprima il coltello con la quale stava tagliuzzando le carote e glielo puntò addosso,girandosi di scatto verso lui.

Tim aveva fatto la stessa pensata. Puntava il coltello verso di lei con un ghigno antipatico e strafottente disegnato sul viso.
《Cosa cazzo fai, eh ?!? Posa quel coso.》
《Posalo prima tu!》
Ringhiò  lei, allontanandosi il più possibile da lui ma,  a qualsiasi passo, lui la raggiungeva con un paio di falcate.  Si ritrovò in poco tempo contro il muro, guardava in basso lei e sentiva il fiato del corvino sul collo.
《Cosa vuoi dalla mia vita ?》
Sussurrò  con voce spezzata, con lo sguardo sempre basso e sul punto di piangere.
《Voglio te.》

Sibilò lui:《e se non posso averti con le buone.-iniziò a premere il coltello contro la pancia di lei, sussurrando nel suo orecchio- ti avrò con le cattive.》

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