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Si sistemarono i vestiti, fu Masky  il primo a uscire dalla stanza non degnando nemmeno di uno sguardo la ragazza dai capelli castani. Poggiò la mano sulla maniglia e la tirò  verso il basso, facendo qualche passo verso Hoodie che se ne stava impaziente sotto un albero con le braccia strette intorno al petto. Sbuffava di tanto in tanto.

《E uscivate poi da quella casa.》 Scrollò  le spalle,staccandole  dal tronco mentre fece dietrofront e di diresse verso il folto e buio bosco.
Tim alzò le spalle e si accese tranquillamente una sigaretta , senza nemmeno dargli corda  mentre Rouge cercava le scuse più impossibili per giustificare il loro ritardo.

《Non riusciva a morire.》disse lei, ma il corvino  aveva intuito che l'amico avesse già  capito cosa fosse successo in quella casa.
Con la coda  dell'occhio vide la ragazza scomparire nei meandri più oscuri  di quella foresta dove ormai aveva imparato a orientarsi a memoria e poi strinse le spalle, facendo un tiro dalla sigaretta.
Si avvicinarono alla macchina appostata un po' più all'ombra in modo tale da non essere vista da nessuno e salirono a bordo. Questa volta Brian si occupò  di guidare mentre Tim  rimase semplicemente a guardare fuori dal finestrino.
Non pensava a nulla in particolare,si stava incantantando  solo a osservare i gruppi di alberi che scorrevano lungo i finestrini. Scosse le spalle e si appisolò, per quel poco tempo di attesa che serviva per ritornare a casa.

Il mattino dopo,il sole splendeva alto nel cielo,nemmeno una nuvola -tipica di quelle parti della città della Louisiana-  cercava di ostacolarlo.  Tim fischiettava allegramente scendendo dalle scale per dirigersi al piano inferiore dove vi era la cucina e Brian,invece, era intento a leggere le notizie  recenti sul giornale. In primo piano spiccava l'omicidio dell'uomo ucciso la sera prima.
Il corvino aprì lo sportello del congelatore, dando una veloce occhiata a tutti i surgelati che vi erano all'interno tra cui spiccava anche una testa umana femminile coperta da una busta trasparente. Qualche vittima uccisa -forse- qualche sera prima , non ricordava nemmeno lui quando ma la carne era in ottime condizioni.
Da quell'angolazione poteva vedere gli occhi spalancati dal terrore della sua vittima e varie chiazze di sangue colorare la sua pelle pallida come la neve. Scosse le spalle,prendendo quella busta e una confezione di hamburger surgelati, poggiando tutto sul tavolo dietro di  lui e aspettando pochi minuti in modo tale da far scongelare il tutto.
Prese una lattina di birra, aprendola  mentre si affacciò dalla finestra per poter osservare quello schianto della sua vicina.
Stava lavando la macchina e gli shorts che portava con quel top che le lasciava scoperto gran parte del corpo glielo faceva attizzare  più del dovuto. Strinse i denti e serrò  la lattina di birra in una morsa stretta della mano rischiando quasi di romperla.

《Dannata stronza.》 Sibilò  a voce roca, scuotendo la testa e chiudendo le tapparelle, dopo di che prese la liberò la testa mozzata dalla busta e iniziò  a tagliare delle piccole strisce di carne.

Spazioautrice
L'altro capitolo lo sto scrivendo già e sperate solo che possa uscire entro domani :D

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