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Guardò  fuori la finestra con uno sguardo vuoto, Brian -dopo averlo soccorso e riportato a casa-  era ritornato dall'operatore. Aveva solo annusato la sua amata libertà e gli mancava poco per  raggiungerla, ma non c'era riuscito.
Si passò  una mano fra i capelli corvini; erano fin troppo lunghi,avevano bisogno di una bella tagliata.
Vide un paio di uccellini librarsi nell'aria. Tanto avrebbe voluto stare al posto di quei volatili, almeno sarebbe potuto scappare via e molto lontano da lì. 
Si alzò  dal letto,  abbandonando la sua maschera da parte e intrecciò  le  braccia dietro la schiena.
Poi si girò  e uscì direttamente fuori la stanza,  tirando fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette e accendendone una.
Mise una mano nella tasca e si diresse al piano inferiore, con l'intenzione di andare a prendersi qualcosa nella cucina da mettere sotto i denti.
Aveva una gran fame e non ricordava nemmeno lui l'ultima volta in cui aveva fatto un pasto decente.
I suoi passi furono immediatamente  bloccato quando udì  il campanello della porta principale.
Si girò  appena con la testa, girando il collo di qualche grado rivolto verso la porta e ,togliendo la sigaretta dalle labbra, si avvicinò  a essa, aprendola.
Forse non era esattamente la persona che si aspettava di trovare davanti,  proprio a quell'ora.
Forse era rimasto per minuti interminabili, paralizzato sull'uscio, dato che la ragazza che aveva davanti lo stava guardandolo più che divertita.

《Heeeeeyyy!》
Gli sventolò la mano davanti agli occhi e lui si riprese subito, scuotendo la testa e allontanandosi di qualche passo.
La rossa, quella nuova che si era appena trasferita nel loro quartiere, era davanti ai suoi occhi e da dive lui si trovava poteva vederla meglio.
La ragazza era vestita con un semplice pantaloncino  di jeans e una maglietta bianca semitrasparente. 

Tim si morse  involontariamente il labbro e la guardò  negli occhi nocciola, cercando di contenersi:《 hai bisogno di aiuto ?》

Lei annuì,mentre lui le affiancò  chiudendo la porta con una mano:《 accomodati.》
Indicò  il divano del salone, spegnendo  la sigaretta in un posacenere li vicino.

La ragazza si voltò  verso lui e fece un timido sorriso, allungando la mano verso di lui come per presentarsi a lui: 《io sono Elettra Bodt  e sono rimasta chiusa fuori casa.》

Il corvino calò  lo sguardo sulla mano di lei e infilò  le mani nelle tasche inferiori dei jeans che portava: 《Tim Wright e fai come se fossi a casa tua.》

《Oh.》 La ragazza fece scivolare la mano lungo  il fianco e gli sorrise leggermente:《grazie.》

Lui scrollò  le spalle, stringendole  successivamente:《mh.  Vino ?》
Domandò  a lei, mentre si diresse verso la cucina e aprì la porta.

《Volentieri.》
Rispose la rossa,guardandosi attentamente intorno e squadrando  ogni singolo arredamento  di quel salone.
Era normale: muri color panna e pavimento in legno.
Un divano al centro di colore blu e pochi quadri raffiguranti paesaggi sperduti appesi al muro.
Una tv appoggiata ad un tavolino in legno  dello stesso colore del pavimento. 
Ed era tutto al suo posto.

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