Capitolo 12 • Match

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C A P I T O L O  X I I
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• M a t c h •

«Che cos'è successo?» chiesi subito, curiosa, non ottenendo però risposte e rimanendo a guardare Matt e Rose che scuotevano la testa.

Capii che fosse meglio non infierire: forse, con il tempo, se lei se la fosse sentita, me lo avrebbe detto.

Quel giorno, dopo l'intervallo, ci sarebbe stata la partita di pallavolo fra due classi diverse di Educazione Fisica. La mia e quella di Will, come lui mi aveva ricordato la sera precedente. Non potei non sperare vivamente che lui non parlasse con Matt e Rose dell'accaduto della sera precedente.

Prima della partita, avremmo dovuto passare due ore di Storia, due cavolo di lentissime ore con il professor Altman. La sua voce aveva un potere soporifero gigantesco, ed eravamo in pochi a riuscire a resistere al suo effetto. Io e Matt eravamo fra quelli, solitamente, ma dopo quello che era successo il giorno precedente, non ero più sicura di rientrare in quella strettissima cerchia.

«Allora Eve, dovremmo cominciare oggi.» mi disse Rose, mentre raggiungevamo il mio armadietto e quello di Matt. «Vieni da me subito dopo scuola?»

«Non posso...» ammisi, guadagnandomi un'occhiata truce da parte sua.

«Non so se la cosa ti sia ben chiara, ma c'è in gioco la tua sopravvivenza, Evelyn. E quella di tutta Elyria, credo...» disse poi abbassando la voce.

«Lo so, lo so...» dissi in fretta, un po' indignata dal fatto che lei avesse davvero dubitato del fatto che io non me ne rendessi conto. «Ma devo stare in punizione, due ore. Per quello che ho fatto ieri.»

«Allora potremo cominciare stasera. Non avevi detto che per caso gli Spencer uscivano?» sospirò.

«Si...»

«Allora è fatta. Stasera ci andremo ad allenare al National Park. Ti passerò a prendere non appena gli Spencer saranno fuori di casa.»

Acconsentii subito, comunque convinta di non poter scegliere. In quel momento la campanella suonò e Rose ci invitò a muoverci con un «Allora andiamo.» sbrigativo. Sicuramente aveva paura che io svenissi da un momento all'altro. Come biasimarla, ne avevo anche io. Con il battito del cuore che cominciava ad accelerare, io, Matt e Rose ci avviammo verso l'aula di Storia. Non appena fummo arrivati, Matt e Rose si assicurarono che io mi sedessi nel banco più vicino alla porta.

«A questo punto è meglio che tu ti addormenti e abbia la visione durante il sonno.» mi disse Matt all'orecchio, sedendosi di fianco a me.

«Non ho sonno.» replicai, mentre guardavo Rose che, davanti a me, si stava già mettendo comoda per schiacciare un pisolino. «Sembro immune al potere soporifero di Altman... perciò, mi metterò a leggere uno dei libri che mi avete dato ieri!»

«Fai bene.» acconsentì lui. «Tanto Altman non stacca gli occhi dal libro o dalla lavagna. Comincia con quello della storia di Elyria. Come ho già detto ci farà guadagnare tempo. Più ti informi da sola, meno io e Rose ti dobbiamo spiegare.»

Estrassi dalla cartella il libro con la copertina verde scura, sulla quale sembrava ricamata una grande "E" nera. Sfiorando delicatamente la copertina con le dita chiesi a Matt «Quanti anni ha questo libro, Matt?».

ELYRIA • L'ultimo sole [BOZZA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora