Capitolo 19 • Vuoto di memoria

280 20 1
                                    

C A P I T O L O X I X
~
• V u o t o d i m e m o r i a •

La mattina, mi svegliai senza alcun ricordo del sogno di quella notte. In compenso, quando mi svegliai i ricordi della serata mi assalirono, facendo crollare subito l'umore sotto i piedi. A completare il tutto, quando scesi dal letto, mi dimenticai della caviglia contusa cosicché, quando spostai maldestramente tutto il peso su quel piede, caddi rovinosamente a terra.

Ci misi un paio di secondi per realizzare quello che avevo appena fatto e così mi ritrovai per terra a guardare sotto il letto, con la caviglia che pulsava dolorosamente. Mi venne voglia di urlare.

Così la giornata partì male. Mentre mi preparavo non potevo non pensare con sgomento a quello che avrei affrontato quel giorno. Fra incontro con la padre di Matt e la cena con gli Spencer, non avevo idea di quello che sarebbe stato più semplice da superare.

Alle sette e mezza zoppicai fuori dalla casa e raggiunsi Rose, che come sempre mi aspettava già in macchina.

«Come va la caviglia?» mi accolse mentre, di malumore, mi allacciavo la cintura; poi, partendo e non aspettando la risposta disse: «Dobbiamo passare a prendere Matt. Che hai? Ti sei alzata con piede sbagliato dal letto?».

«Letteralmente.» borbottai, appoggiandomi con il gomito al finestrino della macchina.

«Allora...» disse poi, parlando lentamente. «Stanotte certi occhi color ghiaccio hanno tormentato i tuoi sogni?»

«No.» misi subito le mani avanti. «E per fortuna stamattina non l'ho incrociato da nessuna parte.»

«Evelyn Lewis che si vergogna di qualcosa? Allora sei umana anche tu!»

«Ah ah ah.» replicai sarcasticamente.

«Ci sei saltata fuori con la traduzione?»

«No.» risposi. «Ma credo che presto o tardi mi risulterà leggibile. È una sensazione, nulla di più...»

«Beh, Matt di solito non si sbaglia» disse. «Comunque... venerdì sera la squadra di basket organizza una festa per festeggiare la semifinale, anche se non l'hanno ancora vinta. Sarebbe nella palestra della scuola... ci andiamo?»

«Quelli dell'Ordine non sarebbero contro la cosa?»

«Tecnicamente si» disse. «Ma praticamente è una festa scolastica, e poi ci saranno tanti Domini in giro. Matt, io... potremmo pure chiedere a Cesar se gli piacerebbe venire...»

«Ci sarà dell'alcol?»

«Sì, ma nei limiti di una festa scolastica. Quindi non troppo.»

«Va beh...» dissi accontentandomi. «Ho bisogno di affondare i miei dispiaceri nell'alcol.»

«Ma tu non berrai nulla, signorina» replicò severa, facendo sgonfiare il mio entusiasmo di colpo.

«Rose!» mi lamentai. «Non puoi negarmelo!»

«Ti ricordo quello che è successo la scorsa volta! Le condizioni sono queste, prendere o lasciare!»

«Prendo» cedetti, ricordando che solo la sera dopo sarei andata da Will.

Rose annuì soddisfatta, dicendo orgogliosamente: «Sapevo che avresti accettato.». Arrivammo fino al Petra's Bar parlando del più e del meno. Matt era lì, intento a guardare il cellulare ed ad ascoltare la musica con le cuffiette; Rose dovette suonargli con il clacson più di una volta per ottenere la sua attenzione. Sorridendo, Matt salì in macchina.

«Salve!» disse con entusiasmo. «Pronte per una giornata tutt'altro che leggera?»

«Andar bene ha fantasticato su Chantal» mi sussurrò Rose riguardo all'entusiasmo di Matt, facendomi ridacchiare.

ELYRIA • L'ultimo sole [BOZZA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora