Capitolo 30 • Scoperte

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C A P I T O L O X X X
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S c o p e r t e

«Matt dovrebbe essere già qui.» disse Rose a scuola, il lunedì mattina, quando arrivammo.

Non so come mi avesse convinta ad entrare: sinceramente fra Will, Abigail e West non sapevo chi fosse peggio incontrare. In quel momento, io e Rose eravamo dal mio armadietto, accuratamente aperto per coprirmi da occhiate indesiderate. Se fosse stato per me, avrei volentieri preferito rimanere al sicuro sotto le mie coperte, lontana da tutti i problemi che non avevo voglia di affrontare.

«Rispiegami ancora cos'è successo ieri sera.» disse Rose, mentre allungava il collo per guardare se Matt stesse arrivando.

«Stavo facendo la doccia...» cominciai per quella che mi parve la trecentesima volta. «Quando ad un certo punto tutto attorno a me è cambiato.»

Mentre raccontavo, le immagini della sera precedente si riversarono nella mia mente. Dopo aver tirato di spada e con l'arco per numerosissime altre ore, Rose mi aveva accompagnata a casa. Per fortuna munita di chiavi, ero entrata in casa e mi ero fiondata subito sotto la doccia. Mentre stavo rimuginando sullo strano comportamento di Matt e ancora una volta su Will, Shaun e tutti i ragazzi che mi giravano attorno in quel periodo, avevo sentito arrivare un'altra crisi. Inutile dire che avevo maledetto Matt e le sue previsioni per non avermi detto quando ne sarebbe arrivata un'altra.

Sta di fatto che, fra un battito di ciglia e un altro, mi ero ritrovata a fissare i muri di una caverna. Il getto della mia doccia si era trasformato repentinamente in quello di una piccola cascata e se guardavo i miei piedi, non vedevo altro che acqua. Attorno a me, tutta la caverna era illuminata da fiaccole e io, con il cuore in gola, mi ero chiesta dove mi stessi trovando.

Improvvisamente, nel mio campo visivo erano entrate due persone: il re e la sua segretaria, che forse era qualcosa di più, vista la situazione. Erano infatti coperti da pochi indumenti leggeri, che, per fortuna, non si tolsero durante la mia visione.

«Taward è caduta.» aveva detto lei, posando le mani sul petto di lui, con fare avido. «È stata una giocata facile...»

«Taward segna il punto di svolta.» aveva detto lui. «Da questo momento, siamo un passo più vicini a Vyser.»

E poi tutto era passato. Beh, non tutto. Subito, finché riuscivo a capirci qualcosa, avevo creato un muro d'aria attorno a me, nonostante fossi nella doccia. Infatti la rabbia era arrivata proprio come avevo temuto. Per fortuna avevo riposto molto potere e disperazione in quel muro, così, mentre impazzivo, non riuscii a fare alcun danno.

«E alla fine i miei occhi sono tornati normali e bla bla bla, la solita roba.» conclusi.

E in tutto quello, non appena avevo realizzato che giorno fosse, mi ero ricordata che era passata esattamente una settimana da quel biglietto famoso. Se volevo rischiare e magari scoprire qualcosa di più, dovevo andare a quell'incontro con M.L. al Carmen Park. La mia mente era divisa in due: se da una parte avevo paura e volevo raccontarlo ai miei amici, dall'altra la curiosità era troppa.

«Avete Spagnolo le prime due, vero?» chiesi a Rose nella speranza che confermasse.

Avevo bisogno di rimanere da sola per riflettere e visto che io avevo solo un'ora di potenziamento di Biologia per compensare un'ora vuota, speravo di poter passarne un'altra a decidere che cosa fare quella sera.

ELYRIA • L'ultimo sole [BOZZA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora