All’improvviso mi svegliai. Non ricordo nulla di cosa successe prima in quel bosco, la mia pelle era lambita di tagli. Osservai le mie mani, bianche, fredde . Avevo i capelli sugli occhi: il classico biondiccio era cambiato in nero, nero pece, scurissimi. L’aria odorava di cenere e fumo. Alzai gli occhi: di fronte a me c’era una casa che andava in fiamme e l’aria intorno ad essa era sfocata ma notai un’ immagine avvicinarsi con qualcosa in mano, non capii cosa fosse ma era sempre più vicina. Qualunque cosa fosse mi colpì improvvisamente sul lato destro della testa. Poi nulla.
***
-Alzati stronzetta!-
La sua voce roca era dura ma mite, quasi come se fosse abituata a dire quella frase. Non ebbi neanche il tempo di aprire gli occhi che mi prese per un braccio.
Quel uomo aveva un volto famigliare, devo averlo già visto da qualche parte. Un biondo scuro, con gli occhi marroni, sul nocciola, la barba delle cinque del mattino. Le maniche della camicia a quadri erano arrotolate fino ai gomiti lasciando intravedere dei tatuaggi.
Mi trovavo in una stanza umida e fredda, buia, di cemento. Forse una cantina o un sotterraneo ,ma era piuttosto ampio.
Mi buttò di peso su un letto guardandomi fisso negli occhi poi si girò e se ne andò. Nel frattempo mi sedetti e mi guardai un po’ intorno e notai che appoggiato ad un tavolo c’era una mazza da baseball : anch’essa era famigliare, ma il ricordo non era remoto anzi, era qualcosa successo piuttosto recentemente. Cercavo di non pensare a nulla. Ero un po’ persa per via dell’amnesia che mi colpì in quel momento. Non provavo nulla: ero come una sfera di vetro vuota, trasparente, ma che potrebbe spezzarsi in qualunque momento.
Dall’esterno si sentivano delle voci, una del ragazzo con la camicia a quadri e un’altra voce sconosciuta.
-E’ lei? Lei è Alison? Liam rispondi cazzo!-
Presumo che Liam sia il ragazzo di prima
-Sì è lei! Non capisco perché Harry la voglia tanto…-
Harry?! Io non conosco nessun Harry: perché dovrebbe ‘’volermi’’?
Un ragazzo biondissimo con gli occhi azzurri si sporse dal lato della porta per guardarmi, ci guardammo un attimo negli occhi e lui mi sorrise, poi si girò.
-Liam, è messa piuttosto male…-
-Chiama Kate, dille di darle una sistemata.-
Ordinò Liam duramente.
Ad un certo punto alle loro voci si unì un’altra, una donna, probabilmente quella certa Kate di cui parlavano prima.
-Cosa devo fare?-
La sua voce era bassa e devota, quasi come se stesse supplicando.
-Metti apposto la ragazzina, poi mi chiami.-
-Certo.-
Sentii dei passi
-Alison, o mio dio, non ci posso credere che sei proprio tu!-
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MR. STYLES.
Fanfiction"Lei mi attraeva come se fosse l'unica soluzione per evitare una catastrofe, non avevo ancora capito che l'unica catastrofe era proprio lei." -Mr. Styles
