Part 11

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L’odore del fumo non mi ha mai dato fastidio quindi non era il caso di fare una scenata per quella mossa-anche se la voglia di tirargli uno schiaffo si faceva sempre più forte.

-Come mai nessuna reazione, Pieterse?-

Ora era tutto chiaro: Mr. (bastardo) Styles mi stava provocando.

-Mi dispiace…missione fallita.-

Harry sorrise abbassando lo sguardo e inspirando altra nicotina dalla sigaretta.

-C’è qualcosa che vuoi cambiare nel contratto?-

‘’Non era possibile che pensa solo al lavoro! Ah no giusto…c’è anche il sesso. Pardon’’

-In effetti sì..-

Harry appoggiò le spalle alle schienale poi continuò.

-Sentiamo.-

-beh, ci sono due clausole che non mi convincono.-

Harry annuì una volta per poi riprendere la sigaretta in bocca- ormai era quasi finita.

-Ecco quella dell’alimentazione e quella dello sport… almeno per quanto riguarda questo vorrei essere libera di scegliere.-

-solo questo? Insomma non ti interessa delle altre clausole ?!-

-No.-

Harry rise e spense la sigaretta sul bancone- poi lasciandola lì- e si rimise nella sua posizione precedente, cioè coi gomiti appoggiati.

-Mi sorprendi Alison.-

-Non sottovalutarmi Styles.-

Eravamo incredibilmente vicini, le nostre voci erano in sintonia- entrambe basse e provocanti-la situazione si faceva interessante persino per me.

-Non ti sottovaluterò allora- al massimo ti sottometterò.-

Era incredibile come non abbassasse lo sguardo- era particolarmente a suo agio.

Non so il perché ,ma dal profondo mi affiorava il desiderio di metterlo in soggezione.

-Io ti piaccio?-

-No Alison, è solo che ti odio un pochino meno degli altri..-

‘’A chi si starà riferendo?’’- ma prima che potessi chiederglielo si alzò dalla sedia e prese una penna chissà da dove.

-Bene, firma.-

Me la porse- notai che sulla mano destra aveva delle bruciature , ma non ci feci poi così tanto caso.

Firmai e lui dopo di me. Ora non avevo più via di scampo ma non mi sentivo preoccupata anzi- era come se mi fossi finalmente liberata da un gran peso.

-vieni, ti mostro la tua stanza.-

Lungo il breve tragitto le sue mani erano al loro posto

‘’Bene! Un nuovo traguardo…’’

Ma non osavo sperare mai troppo –perché si sa- la speranza fotte.

Entrammo in una stanza dallo stile classico, con un letto matrimoniale dalle fodere color giallo abbinate alle tende e ai colori della stanza in generale. Sopra al letto c’era una decorazione di rondini che giravano tutt’intorno a loro stesse creando l’idea di una sfera. Nella stanza c’era una scala nera a spirale che portava ad un secondo piano molto particolare -con una recinzione di ferro nero battuto in stile vittoriano perfettamente in sintonia con la scala- perché era come un ponte che attraversava le pareti ma lasciando la vista al soffitto sopra ad esso.

Harry intanto si era seduto su una delle poltrone.

-Cosa c’è al piano superiore?-

Chiesi guardando la scalinata

-John lo ha pianificato come guardaroba…-

‘’Tutto il secondo piano come guardaroba?! Oh porca puttana…’’

-Oddio! grazie.-

-Prego.-

-Non a te ,Styles! A john!-

Harry mi guardò con un sopracciglio alzato- io gli sorrisi alzando le spalle e lui scosse la testa girando gli occhi- era una scena piuttosto divertente.

-Alison, io devo andare a lavoro: stasera quando torno uscirai con me! Non fare cazzate intanto.-

Mi fece l’occhiolino.

-ok.-

MR. STYLES.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora