L’odore del fumo non mi ha mai dato fastidio quindi non era il caso di fare una scenata per quella mossa-anche se la voglia di tirargli uno schiaffo si faceva sempre più forte.
-Come mai nessuna reazione, Pieterse?-
Ora era tutto chiaro: Mr. (bastardo) Styles mi stava provocando.
-Mi dispiace…missione fallita.-
Harry sorrise abbassando lo sguardo e inspirando altra nicotina dalla sigaretta.
-C’è qualcosa che vuoi cambiare nel contratto?-
‘’Non era possibile che pensa solo al lavoro! Ah no giusto…c’è anche il sesso. Pardon’’
-In effetti sì..-
Harry appoggiò le spalle alle schienale poi continuò.
-Sentiamo.-
-beh, ci sono due clausole che non mi convincono.-
Harry annuì una volta per poi riprendere la sigaretta in bocca- ormai era quasi finita.
-Ecco quella dell’alimentazione e quella dello sport… almeno per quanto riguarda questo vorrei essere libera di scegliere.-
-solo questo? Insomma non ti interessa delle altre clausole ?!-
-No.-
Harry rise e spense la sigaretta sul bancone- poi lasciandola lì- e si rimise nella sua posizione precedente, cioè coi gomiti appoggiati.
-Mi sorprendi Alison.-
-Non sottovalutarmi Styles.-
Eravamo incredibilmente vicini, le nostre voci erano in sintonia- entrambe basse e provocanti-la situazione si faceva interessante persino per me.
-Non ti sottovaluterò allora- al massimo ti sottometterò.-
Era incredibile come non abbassasse lo sguardo- era particolarmente a suo agio.
Non so il perché ,ma dal profondo mi affiorava il desiderio di metterlo in soggezione.
-Io ti piaccio?-
-No Alison, è solo che ti odio un pochino meno degli altri..-
‘’A chi si starà riferendo?’’- ma prima che potessi chiederglielo si alzò dalla sedia e prese una penna chissà da dove.
-Bene, firma.-
Me la porse- notai che sulla mano destra aveva delle bruciature , ma non ci feci poi così tanto caso.
Firmai e lui dopo di me. Ora non avevo più via di scampo ma non mi sentivo preoccupata anzi- era come se mi fossi finalmente liberata da un gran peso.
-vieni, ti mostro la tua stanza.-
Lungo il breve tragitto le sue mani erano al loro posto
‘’Bene! Un nuovo traguardo…’’
Ma non osavo sperare mai troppo –perché si sa- la speranza fotte.
Entrammo in una stanza dallo stile classico, con un letto matrimoniale dalle fodere color giallo abbinate alle tende e ai colori della stanza in generale. Sopra al letto c’era una decorazione di rondini che giravano tutt’intorno a loro stesse creando l’idea di una sfera. Nella stanza c’era una scala nera a spirale che portava ad un secondo piano molto particolare -con una recinzione di ferro nero battuto in stile vittoriano perfettamente in sintonia con la scala- perché era come un ponte che attraversava le pareti ma lasciando la vista al soffitto sopra ad esso.
Harry intanto si era seduto su una delle poltrone.
-Cosa c’è al piano superiore?-
Chiesi guardando la scalinata
-John lo ha pianificato come guardaroba…-
‘’Tutto il secondo piano come guardaroba?! Oh porca puttana…’’
-Oddio! grazie.-
-Prego.-
-Non a te ,Styles! A john!-
Harry mi guardò con un sopracciglio alzato- io gli sorrisi alzando le spalle e lui scosse la testa girando gli occhi- era una scena piuttosto divertente.
-Alison, io devo andare a lavoro: stasera quando torno uscirai con me! Non fare cazzate intanto.-
Mi fece l’occhiolino.
-ok.-
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MR. STYLES.
Fanfiction"Lei mi attraeva come se fosse l'unica soluzione per evitare una catastrofe, non avevo ancora capito che l'unica catastrofe era proprio lei." -Mr. Styles