Part 6

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Arrivammo davanti ad un edificio enorme, piani innumerevoli, pareti in vetro a specchio .

-Scusa Niall, ma, questo Harry, che lavoro fa?-

-Il broker-

‘’Porca puttana vacca!’’

Niall scese e mi aprì la portiera.

-madame-

Feci cenno di ringraziamento con la testa e scesi .

Entrammo, Niall scambiò due parole con la segretaria della hall poi prendemmo l’ascensore e salimmo fino al ultimo piano. Tra noi ancora una volta nessuna parola.

‘’Cazzo quanto odio questa situazione!’’

L’ascensore si aprì in una stanza immensa con le pareti completamente di vetro che lasciavano passare l’immagine un panorama da mozzafiato. In fondo alla sala c’era una grande scrivania nera e dietro ad’ essa un uomo di spalle, seduto su una poltrona girevole in cuoio nero, mentre parlava al telefono.

-Ascolta!....no…non è possibile…licenziato!-

Sembrava piuttosto arrabbiato e lanciò il cellulare sulla scrivania.

-Harry.-

-Niall, scusatemi non vi avevo sentiti arrivare.-

Harry sembrava essersi illuminato e si diresse verso di noi. Riuscii a vederlo meglio, era vestito abbastanza elegantemente con pantaloni scuri, giacca nera e una camicia bianca leggermente sbottonata sul petto.

‘’E’ proprio un bel uomo. Niente male ’’

-Grazie Niall, puoi andare.-

Affermazione secca e senza controversie.

Niall mi guardò, sorrise  e se ne andò.

‘’Finalmente quel cazzo di sorriso, cominciava a mancarmi.’’

-Vieni.-

Mi prese la mano e mi accompagno fino alla poltrona di cuoio nero esattamente di fronte alla sua.

-Alison.-

Harry stava guardando della carte sulla scrivania.

-Harry.-

Alzò lo sguardo.

-Per te Mr. Styles.-

Poi ritornò a fare quello che faceva prima.

-Allora scusi, Mr. Styles.-

Accentuai il suo nome sperando di fargli rimpiangere l’ordine che mi diede.

-Come stai? La notte scorsa non eri affatto messa bene.-

-Non sto’ affatto bene?-

Harry si dimostrò interessato e smise di scrivere per degnarmi un poco di attenzione, intrecciò le dita e vi ci appoggiò la testa.

-Racconta.-

Accavallai le gambe e appoggiai le spalle allo schienale.

-Allora cominciamo Mr. Styles, l’altra sera qualcuno mi ha colpito in testa facendomi perdere la memoria, oggi sono stata svegliata crudelmente da un tuo ,come posso dire(?): aiutante. Il quale mi ha violentata in bagno. E ora sono da te, capo di un bordello, a raccontarti della mia giornata…siamo consolidali…cosa mi racconta di bello…ah sì…Mr. Styles?-

La mia voce piuttosto seccata ma allo stesso tempo rilassata, la quale rispecchiava perfettamente il mio volto.

-Alison, vedo che non ti sei ripresa completamente. Hai bisogno di qualcosa?-

-Dimmi chi sei e come fai a conoscermi.-

***FLASHBACK***

Musica al massimo. Gente che balla, che fuma, che pomicia.

Mio fratello Jason di nuovo ubriaco, insieme a dei suoi amici ventenni. Uno di loro, un ragazzo riccio, presumo più grande di me, mi stava guardando. Allora mia avvicinai a lui.

-Hey!-

Dissi sorridendo.

-Vai via Alison, i bambini non sono i ben venuti!-

Jason ha sempre avuto un caratteraccio. Non lo ascoltai e mi sedetti accanto al ragazzo di prima che mi fece spazio sul divano accanto a lui. Mi porse una birra

-Harry.-

-Alison.-

Mio fratello si alzo di colpo, mi prese il braccio e mi portò fuori.

-Che diavolo pensi da fare Alison?!-

Mi ringhiò contro poi alzò una mazza da hockey e tentò di colpirmi ma la blocco di colpo prima di toccarmi.

***FINE FLASHBACK***

-Allora eri là quella sera !-

Ero molto sorpresa della nuova scoperta che avevo fatto.

-Vedo che hai capito bene…-

MR. STYLES.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora