Harry svoltò con la macchina di fronte ad un imponente cancello nero in stile gotico i cui lati interrompevano un lungo muro di mattoni, simile ad una barricata. Appena esso si aprì, lasciò la vista ad una villa-a dir poco magnifica- dove il lusso padroneggiava su qualunque cosa. I musi d’essa erano dipinti di colori bianchi-dorati adornati da colonne di mattoni chiari. Vi sporgevano molte terrazze la cui una era di grandezza dominante e di forma triangolare. Anche le finestre- avevano un ruolo non trascurabile- di legno grezzo color cioccolato; i vetri riflettevano la luce dell’acqua della piscina di fronte ad essa, vicino vi era un letto- da esterno- che si sviluppava in elevazione con un baldacchino di veli. Accanto alla prominente casa vi era un parcheggio dove i posti erano occupati da varie auto visibilmente costose.
Rimasi incantata e senza parole dalla meraviglia che graziava la mia vista.
-Ecco la mia tana.-
Harry interruppe i miei pensieri e notai di non essermi resa conto che abbiamo già parcheggiato e che la macchina era ferma. Quindi scendemmo. Lui prima di me e proseguì verso l’entrata senza manco aspettarmi.
‘’Altro che Niall!’’
Lo raggiunsi senza inciampare
‘’Fortunatamente!’’
Appena aprì la porta la vista era deliziata da mobili moderni- prevalentemente bianchi- perfetti, sublimi.
Ad un certo punto la tensione cominciò a salire poiché veramente mi resi conto di essere a casa sua
‘’Non so se essere contenta per il fatto che vivrò lì o essere preoccupata perché sono sola con un pervertito a casa sua…’’
-Che ne pensi, Alison?-
Harry mi guardava intensamente negli occhi, con quegli occhi verdi incantatori.
-E’ fantastico, davvero fantastico.-
Le parole mi uscirono da sole di bocca, molto lentamente, il mio sguardo fisso al suo.
‘’Hai un’espressione da idiota, svegliati!” – grazie al cielo c’era la mia voce interiore a salvarmi.
Scossi la testa per risvegliarmi dai pensieri e staccai lo sguardo da lui.
-ehmm..Hai mangiato ?-
Il modo in cui fece quella domanda era piuttosto strano- non che gli importasse davvero- ma quasi come se fosse per evitare un’ imbarazzante silenzio. Comunque no, non avevo affatto fame: di solito mi viene più tardi…
-No, grazie.-
-Alison Pieterse che dice ‘grazie’! Dovrei segnarmelo…-
“Mr. io-posso-tutto Styles ha anche un senso dell’umorismo molto sarcastico…mi sorprende sempre più!-
-Ora parliamo di cose serie. Hai i documenti con te?-
La sua voce si fece molto seria, roca …mi affascinava
-Cazzo no! I documenti!-
-Lo sapevo….te li ho fatto mettere apposta in borsa.-
Controllai ed era vero. I documenti erano con me. Gli feci un finto sorriso imbarazzato mentre li tiravo fuori.
Harry si mese una mano sulla fronte e chiuse gli occhi.
-Vieni Alison…-
‘’La sua mano, di nuovo sul mio sedere…’’
Poi mi sussurrò all’orecchio con voce provocante
-Niente male, piccola…-
Sentivo persino i nervi delle dita ritorcersi a quelle parole, non capivo il perché mi facesse questo effetto- non era mai successo con nessuno. Poi tolsi la sua mano con un certo fulvo e rapido movimento.
Cominciò a ridere guardando il pavimento.
Arrivammo in cucina e mi fece sedere a un tavolo leggermente più elevato e allungato-insomma il tipico bancone da colazione americano- e lui si sedette di fronte a me, poi estrasse dalla sua tasca una pacchetto di sigarette, ne prese una e se la ficcò in bocca, prese l’accendino e se la accese. Inspirò e dopo un po’ lasciò uscire il fumo dalla sua bocca.
Continuavo ad ammirarlo in tutta la sua bellezza.
-Cosa guardi? Non hai mai visto nessuno fumare?-
Disse arrogantemente.
-Allora scusa cosa dovrei guardare? I tuoi piedi?-
Strinse la sigaretta tra i denti e intreccio le braccia sul tavolo appoggiandosi coi gomiti, i nostri volti erano a pochi centimetri di distanza: eravamo così vicini che i miei occhi azzurri si riflettevano nei suoi, sentivo l’odore di fumo dalla sua bocca. Poi sussurrò.
-non i piedi…leggermente più in alto…-
Girai gli occhi e guardai da un’altra parte cercando di pensare ad altro per rimuovere quelle parole dalla mia mente.
Harry sorrise con un lato della bocca poi mi espirò il fumo addosso.
‘’Bastardo.’’
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MR. STYLES.
Fanfiction"Lei mi attraeva come se fosse l'unica soluzione per evitare una catastrofe, non avevo ancora capito che l'unica catastrofe era proprio lei." -Mr. Styles