Part 8

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Harry notò subito il mio disagio e con poche parole riuscì a migliorare la qualità di quel indole  remissiva e bizzarra sensazione che si creò tra quelle quattro mura-mi sbaglio:  la stanza era rotonda – quindi è meglio dire  ‘’in quella rotondità’’.

-Alison, hai già finito di leggere?-

Azzardai uno sguardo piatto e stinto per fargli capire cosa provavo

-No, mi dispiace…non c’è l’ho fatta ad andare avanti…-

-Se preferisci ti lascio del tempo per pensarci, non devi decidere subito: questa sarà una scelta che cambierà la tua vita.-

Poche precise parole che fecero affiorare dal profondo indefinite emozioni che rendevano il tutto ancora più maledettamente complicato.

Ebbene sì, avevo bisogno di tempo per pensare a quello che veramente avrei voluto farne della mia vita.

-Grazie.-

-Va bene se stasera stai nell’appartamento?-

-Sì.-

-Allora leggiti i documenti, fai le tue ricerche e ne riparliamo.-

Quel ‘ne riparliamo’ era troppo sicuro di se, sapeva che per me qualunque scelta sarebbe stata migliore di quella del ritornare a quel ozio demoralizzante  nel quale io vivevo.

-Quando vuoi che ci troviamo?-

-Domani mattina va bene-

-Sicura di non aver bisogno di più tempo?-

-Sicura.-

Mentii, ero brava a farlo.

‘’meglio cavarsela con una buona bugia piuttosto che incolparsi di verità.’’

Mi alzai dalla poltrona.

-A domani…Mr. Styles-

Poco prima di aprire la porta per andarmene la sua voce roca mi interruppe

-Alison, posso farti una domanda?-

-Dica.-

-Non sei vergine, vero?-

***FLASHBACK***

Mi svegliai nel letto di una delle stanze di Cape May, completamente nuda –coperta sola da un lenzuolo, leggermente macchiato di sangue- ed accanto a me un ragazzo dai capelli scuri .

Tentai di alzarmi ma dei forti dolori addominali mi bloccarono facendomi gemere dal dolore.

Il ragazzo accanto a me si svegliò scoprendo dei meravigliosi occhi chiarissimi.

-Buongiorno piccola, ti devo ringraziare per la serata.-

Poi mi baciò la spalla;

‘’ presumo che l’alcol mi ha fatto dimenticare le ultime dodici ore ‘’

Ma nonostante ciò, capii perfettamente quello che successe quella notte.

***FINE FLASHBACK***

-no.-

Poi finalmente me ne andai da quella stanza.

Fuori dal edificio trovai Niall nel suo macchinone  e salii in macchina.

-Vai!-

Mi guardava sorpreso

-Vai guida!-

Accelerò di colpo e partimmo finalmente allontanandoci dal illegittimo edificio.

-Va tutto bene?-

-Benissimo! Voglio solo ritornare a casa…-

-Esattamente dove intendi ?-

-All’appartamento.-

Dopo di che nessuna parola.

La strada sembrava particolarmente lunga e tutti quegli edifici enormi mi facevano sembrare estremamente piccola. Non ci voleva nulla per capire che eravamo a New York, molto lontano da dove vivevo io…voglio sottolineare ‘vivevo’ –mi convincevo ogni minuto di più che avrei voluto rimanere.

Appena entrai in casa mi buttai di peso sul divano e ripresi a leggere i documenti da dove li avevo lasciato.

MR. STYLES.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora