Harry notò subito il mio disagio e con poche parole riuscì a migliorare la qualità di quel indole remissiva e bizzarra sensazione che si creò tra quelle quattro mura-mi sbaglio: la stanza era rotonda – quindi è meglio dire ‘’in quella rotondità’’.
-Alison, hai già finito di leggere?-
Azzardai uno sguardo piatto e stinto per fargli capire cosa provavo
-No, mi dispiace…non c’è l’ho fatta ad andare avanti…-
-Se preferisci ti lascio del tempo per pensarci, non devi decidere subito: questa sarà una scelta che cambierà la tua vita.-
Poche precise parole che fecero affiorare dal profondo indefinite emozioni che rendevano il tutto ancora più maledettamente complicato.
Ebbene sì, avevo bisogno di tempo per pensare a quello che veramente avrei voluto farne della mia vita.
-Grazie.-
-Va bene se stasera stai nell’appartamento?-
-Sì.-
-Allora leggiti i documenti, fai le tue ricerche e ne riparliamo.-
Quel ‘ne riparliamo’ era troppo sicuro di se, sapeva che per me qualunque scelta sarebbe stata migliore di quella del ritornare a quel ozio demoralizzante nel quale io vivevo.
-Quando vuoi che ci troviamo?-
-Domani mattina va bene-
-Sicura di non aver bisogno di più tempo?-
-Sicura.-
Mentii, ero brava a farlo.
‘’meglio cavarsela con una buona bugia piuttosto che incolparsi di verità.’’
Mi alzai dalla poltrona.
-A domani…Mr. Styles-
Poco prima di aprire la porta per andarmene la sua voce roca mi interruppe
-Alison, posso farti una domanda?-
-Dica.-
-Non sei vergine, vero?-
***FLASHBACK***
Mi svegliai nel letto di una delle stanze di Cape May, completamente nuda –coperta sola da un lenzuolo, leggermente macchiato di sangue- ed accanto a me un ragazzo dai capelli scuri .
Tentai di alzarmi ma dei forti dolori addominali mi bloccarono facendomi gemere dal dolore.
Il ragazzo accanto a me si svegliò scoprendo dei meravigliosi occhi chiarissimi.
-Buongiorno piccola, ti devo ringraziare per la serata.-
Poi mi baciò la spalla;
‘’ presumo che l’alcol mi ha fatto dimenticare le ultime dodici ore ‘’
Ma nonostante ciò, capii perfettamente quello che successe quella notte.
***FINE FLASHBACK***
-no.-
Poi finalmente me ne andai da quella stanza.
Fuori dal edificio trovai Niall nel suo macchinone e salii in macchina.
-Vai!-
Mi guardava sorpreso
-Vai guida!-
Accelerò di colpo e partimmo finalmente allontanandoci dal illegittimo edificio.
-Va tutto bene?-
-Benissimo! Voglio solo ritornare a casa…-
-Esattamente dove intendi ?-
-All’appartamento.-
Dopo di che nessuna parola.
La strada sembrava particolarmente lunga e tutti quegli edifici enormi mi facevano sembrare estremamente piccola. Non ci voleva nulla per capire che eravamo a New York, molto lontano da dove vivevo io…voglio sottolineare ‘vivevo’ –mi convincevo ogni minuto di più che avrei voluto rimanere.
Appena entrai in casa mi buttai di peso sul divano e ripresi a leggere i documenti da dove li avevo lasciato.
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MR. STYLES.
Fanfiction"Lei mi attraeva come se fosse l'unica soluzione per evitare una catastrofe, non avevo ancora capito che l'unica catastrofe era proprio lei." -Mr. Styles