Capitolo 5.

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Sono le 07:45 di mattina ed è tardissimo, dato che entro alle 08:10.
Oggi rimarrò a casa, mio malgrado.
Vado a scuola solo per vedere Thomas, ma oggi non ce la faccio proprio.
Decido di prepararmi con calma e chiamai Minho per chiedergli di saltare la scuola e di andare a fare colazione con me.
Minho rispose con tono seccato, ma quando gli proposi i miei piani per quel giorno la sua voce si trasformò e divenne più gioiosa.

-Ma certo che vengo, amico.- mi disse al telefono.

Quel giorno ero abbastanza annoiato, infatti misi un semplice jeans nero e una maglia bianca con il mio giubbotto di pelle.
Minho mi è venuto a prendere con la sua macchina verso le 08:05 e andammo nella prima caffetteria che ci era passata dagli occhi.
Minho prese una cioccolata calda e un muffin, io invece un croissant al cioccolato e un cappuccino.

-Secondo me dovresti scrivergli.- disse all'improvviso Minho -che ci perdi?-

-La dignità.-

-Oh ma no, scrivigli.-

-Minho, tu non capisci.
Thomas non mi vuole vedere, anche se l'ho fatto ridere non vuol dire che mi vuole conoscere meglio.- dissi continuando a bere il mio cappuccino.

Quel giorno faceva freddo, e riuscivo a sentire il respiro affannoso di Minho.

-Oh ascolta, come vuoi fare fai.
Ma sappi che ti sbagli, lo sento.- disse puntandomi un dito addosso.

-Lo dice il tuo sesto senso?-

-SI LO DICE IL MIO SESTO SENSO.- sbotta alzandosi.

Pochi secondi dopo scoppiammo a ridere.
Questo era il rapporto che mi piaceva con Minho.
Lui per me c'è sempre stato sin dalla prima media, fino ad'ora.
E non troverò mai le parole giuste per ringraziarlo per tutte le volte in cui mi ha salvato da situazioni brutte o per avermi aiutato quando ero triste.
È una persona fantastica e tutti dovrebbero prendere esempio da lui.

La mattinata passò molto in fretta e Minho mi accompagnò a casa.
Per pranzo preparai un piatto di spaghetti, l'unico cibo che riesco a cucinare senza mandare a fuoco la casa.
Una volta bruciai una padella per fare delle crêpes.
Alle 06:00 pm avrei avuto gli allenamenti di pallavolo a scuola.
Dobbiamo allenarci anche di pomeriggio, visto che tra due settimane iniziano le gare.

Il pomeriggio mi recai in palestra con Minho, che mi avrebbe guardato durante gli allenamenti.
Andai nello spogliatoio e iniziai a prepararmi per l'allenamento.

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Questa mattina Newt non è venuto a scuola, e la cosa mi stupisce visto che di solito è sempre presente.

Oh, non dovrebbe neanche importarmene di quello.

Incontrai Gally, che parlava con Alby del fatto che quel pomeriggio stesso ci sarebbero stati gli allenamenti di pallavolo.

E se Newt ci andasse?

Potrei andare a vederlo giocare, ceh vedere gli allenamenti.
Era deciso.
Quel pomeriggio stesso sarei andato in palestra.

Alle 06:00 pm ero lì, pronto per assistere agli allenamenti e pronto per vedere Newt.
Non so perché lo voglio vedere, forse potrei riconsiderarlo e fare amicizia con lui.
O forse no.
Lo cambierei troppo, in peggio ovviamente.

All'improvviso entrarono tutti i giocatori, tra cui lui.
Aveva una maglia bianca abbastanza larga e un pantaloncino largo nero che arriva al ginocchio.

Il suo sguardo si incrociò con il mio.
Lo vidi alzare la mano in segno di saluto, ma sono stato così stupido da spostare lo sguardo verso il mio telefono spento.

Weakness. [Newtmas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora