Capitolo 13.

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Era passata una settimana da quando Thomas e Theresa erano tornati insieme.
Tutti a scuola li adoravano e li ritenevano la coppia più bella della scuola.
Tutti tranne me.
Io ero arrabbiato, confuso, triste, abbattuto, sconvolto, nervoso.
Ho provato in tutti i modi a dimenticare Thomas.
Sono riuscito con Matt, ma non ha funzionato.
Ho raddoppiato le ore di pallavolo, e anche se mi distraggono, Thomas è sempre nei miei pensieri.
Mi sono iscritto a recitazione, ho pensato che sarebbe stata una buona idea.
Devo ammettere che recitare è davvero bello, dopo che hai preso mano.
Mia madre ha iniziato a stare male, mangia e beve poco, i capelli sono ormai caduti e il suo sorriso si è spento.
Mi ha dato il consiglio di lottare per avere Thomas.
Ha detto che vuole vedermi con lui, non con altri, con lui.
La faccia di Theresa continua a irritarmi, tanto che a volte le ballerei sul viso.
Ogni volta che sono nei paraggi, mi manda frecciatine e provocazioni.
Thomas sembra menefreghista al 100%.
Come ho potuto pensare anche solo lontanamente che lui si potesse interessare a me.
In fondo chi si innamorerebbe mai di me?
Sono un fottuto disastro.

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Finalmente solo.
Io, nel cortile della scuola, da solo.
Senza Theresa addosso, senza la gente che continua a parlarmi pensando che io possa interessarmi dei loro discorsi, ma no.
Io che continuo a pensare a Newt, io che sono obbligato ogni giorno a indossare una maschera per coprire la verità: amo Newt.
Non Theresa, lui.
Ho provato a farla ragionare, ma non ne vuole sapere.
E non posso mettere Newt in pericolo.

Passi.

Scherzavo, qualcuno sta arrivando e questo vuol dire che la mia "pace" se così vogliamo chiamarla scompare pian piano.
Girandomi invece, sembra che la pace si sia amplificata.

Newt.

Non ci guardavamo così intensamente da tanti, mi mancava da morire quel suo sguardo.

-Scusa, non volevo disturbarti.-

-Non mi disturbi, ma sai devo andare.- se Theresa mi avesse visto con lui sarebbe finita male.

Mi alzo e cammino verso l'ingresso quando sento dei brividi in tutta la schiena.
Newt mi stava stringendo il polso.

-Non andare via, almeno non prima di avermi spiegato cosa è successo.-

-In che senso cosa è successo?-

-Tra noi.-

-Tra me e te non ci è mai stato niente.- dico guardandolo dritto negli occhi.

Le mie stesse parole mi stanno uccidendo.

-Thomas io...-

-E non ci sarà mai nulla.- concludo girandomi e andando via.

Sentivo gli occhi pizzicare e le lacrime urlavano di uscire.
Non mi liberai fino a quando non arrivai nel bagno dei maschi, dove piansi come mai prima d'ora.

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Le parole di Thomas mi spiazzarono.
Mi aveva preso in giro?
Tutto quel tempo?
Quelle erano le uniche domande che mi ponevo.
Presi lo zaino da terra e mi allontai dal grande istituto.
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-Amore mio.- Theresa si avvicina sempre di più a me.

-Che ci trovi nello stare con un ragazzo a cui non piaci e che non soddisfi dato che è gay?-

-Tu non sei gay, sei solo convinto di esserlo.
Tu ami me, Thomas.-

-Non ti amo.
Io amo Newt.-

-Vedremo.- dice dandomi un bacio a stampo e allontanandosi.

Cosa ha nel cervello quella pazza?

-Ciao amico.- dice Gally salutandomi con una pacca sulla spalla.

Weakness. [Newtmas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora