Capitolo 3

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Mi svegliai con un mal di testa fortissimo e con gli occhi rossi, causati dal pianto delle ore prima.
Quella notte dormii solo 3 ore, poi passai il resto della notte a piangere e ad abbracciare il cuscino.
Non mi sarei mai immaginato di reagire così alla vista di Thomas e Theresa.

-Sono debole- pensai.

Poi ripensai alle parole di Minho.

-Tu non sei debole, non sei così.-

Io non sono debole, non lo sono mai stato.
Ho sempre affrontato i problemi a testa alta e non ho mai pianto per cose del genere.

Poi ripensai alle mie parole.

-Thomas è la mia debolezza.-

Ed è vero.
Sono debole solo se si tratta di lui.
Questo mi fa impazzire.

A dissuadermi dai miei pensieri è mia madre che irrompe nella stanza senza bussare.

-Mamma, quante volte ti ho chiesto di bussare prima di entrare?- chiesi seccato.

-Sono le 12:00, non puoi stare sul letto tutto il giorno.- disse togliendomi la coperta.

-NO FA FREDDO.- dico rimettendola.

-Tra 5 minuti ti voglio vedere alzato.- disse guardandomi severa e uscendo dalla stanza.

Mi alzai con malavoglia e andai verso il bagno.
Avevo delle occhiaie terribili e i capelli tutti sparati in aria.
Feci una doccia calda e finalmente, dopo ore, mi rilassai e non pensai più a nulla per quei 20 minuti.

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Oggi è Domenica.
Questo significa solo due cose: non fare nulla tutta il giorno e mangiare come un maiale.
Ogni Domenica mattina mi sveglio con l'intenzione di fare qualcosa di produttivo, ma i miei progetti vengono infranti sempre dalla mia pigrizia.

Ripensai alla sera prima, a quello che era successo in bagno con Theresa e infine pensai a quel ragazzo, di cui non so neanche il nome.
Aveva due grandi occhi scuri, ed era magrissimo.
In quel momento lo potei guardare meglio, con più calma, dato che la mattina prima non lo avevo considerato molto.
Era un bel ragazzo, ma sicuramente rompipalle.

Sentii all'improvviso il telefono squillare.

-Ciao Thomas- era Theresa.

-Thes, tutto bene?- chiesi con una voce quasi stupita dalla sua chiamata.

-Si si, volevo chiederti se ti andava di uscire  stasera.-

Stavo per inventare qualcosa per non uscire ma continuò a parlare.

-Ci saranno pure Gally, Frypan e Alby.-

Pensai che mi avrebbe fatto bene passare una serata con i miei amici e magari anche per capire veramente cosa provavo per Theresa.

-Okay, ci sarò.-

-Perfetto, ti passiamo a prendere alle 08:00.
Ciao Thom.-

Odiavo quel nomignolo.

La giornata passò lentamente tra schifezze varie e maratona di film e serie tv.
Finii per addormentarmi.

-Thomas, svegliati.
Sono le 07:40, non dovevi uscire?- mi chiese dolcemente mia mamma.

-OH CACCHIO.
SONO IN RITARDO.- dissi urlando e alzandomi velocemente.

Andai subito in bagno con il rischio di cadere per farmi una doccia veloce.
È incredibile, mi sono dimenticato di mettere la sveglia.
Appena uscito dalla doccia mi asciugai subito e misi un pantalone verde, una maglia a maniche corte bianca e il mio amato giubbotto di pelle nero.

Weakness. [Newtmas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora