Capitolo 20

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Sakura;
Erano ormai le tre del mattino e la nausea non mi dava un minimo di tregua, e per non dar fastidio a Sasuke che dormiva beato decisi di andar in cucina.
Mi guardai nello specchio che era appeso ad una parete della cucina, ed avevo un aspetto orrendo.
Il mio viso era pallido contornato da due grosse occhiaie e i mie capelli orami arruffati per il nervosismo, provocato dalla nausea.
Sperando di calmar la nausea decisi di preparare una tazza di tè.
Era caldo e dolce ma non riuscii a darmi sollievo, la prima cosa a cui pensai fu, che la nausea fosse dovuta all' agitazione per Sasuke e per la guerra, ed era quasi impossibili che fossi rimasta incita, tutte le volte che avevamo fatto l'amore avevamo usato le precauzioni, ed l'unica volta che non le usammo, lo facemmo in piedi...quindi era impossibile. Pensai tra me e me.
In quel momento non volevamo avere bambini, e non c'era bisogno di spiegare le ragioni...
Immersa nei miei pensieri, non sentii Sasuke alle mie spalle.

-Sakura non riesci a dormire? Questa è la quarta sera consecutiva...

-Sasuke non ti preoccupare, sarà solo lo stress che scombussola il mio stomaco...

- Comunque devo dirti una cosa...

-Sasuke non dirmi...

Sapevo già cosa voleva dirmi, me lo sentivo.
E scoppiai a piangere, senza sosta.
In quel momento i suoi occhi divennero di un nero pece, impenetrabili ed assunse un'espressione serissima.

-Non riesco più a trattenere questo segreto...ho ricevuto la lettera...

-Quando? Perché non me ne hai parlato prima?

-L'ho ricevuta il giorno in cui siamo andati a far il picnic sulla collina, non sapevo come dirtelo...anzi avevo paura...

-Tra quanto partirai?

-Tra 5 giorni...

Piansi tutta la sera, e neppure Sasuke riuscii a calmarmi.
Volevo morire, era come se mi avessero dato una coltellata in pieno petto.

La mattina dopo, tante ore di pianto avevano dato il loro risultato. Il mio viso era gonfio, gli occhi iniettati di sangue, circondate da due grandi occhiaie viola.

Sasuke quella mattina era uscito presto, per dirigersi a lavoro ed informare mio padre che tra meno di una settimana sarebbe partito per la guerra.
Quella mattina decisi di non alzarmi dal letto, e quelle poche volte che lo feci furono solo per colpa delle nausee.
Non riuscivo a sopportare il pensiero di perdere Sasuke, ed ora quel pensiero diventava sempre più concreto, quel pensiero mi tormentava.
Ormai era pomeriggio ed Sasuke ancora non tornava, quindi per svagare la mia mente decisi di far una passeggiata per il quartiere.
Indossai il mio cappotto verde acqua, cercai di coprire le occhiaie con il trucco e legai i capelli in una treccia morbida.
Camminai per circa un kilometro, finché non mi sentii chiamare da una voce familiare.

-Sakura aspetta!!!

Davanti ai miei occhi comparve una signora bionda, con due grandi occhi color nocciola.

-Signora Tsuande è lei! Da quanto tempo!

-Sakura se non fosse stato per i tuoi capelli non ti avrei mai riconosciuto, come stai?
Tua madre mi ha detto che ti sei sposata!

-Si...Signora Tsunade le volevo chiedere scusa per non averla invitata, è stato un matrimonio molto intimo...

-Sakura non preoccuparti, chi è il fortunato?

-Si chiama Sasuke Uchiha, lavora come contabile nella fabbrica di famiglia.

-Uchiha hai detto? Scusa se sono indiscreta...ma i suoi genitori non ci sono più?

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