Non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, il giorno che speravo non arrivasse mai, era in quel preciso istante. Vederlo là, mentre lentamente si incamminava verso la nave, circondato da altri mille ragazzi come lui, che forse abbondavano la moglie, i figli, i propri genitori per forse non tornare mai più. Si perché dovevo essere sincera con me stessa, la possibilità che Sasuke morisse in guerra era alta, non era mica uno scherzo. E questo pensiero mi straziava il cuore. Avevo gli occhi rossi per chi avesse pianto per molto, ed era quello che avevo fatto e che non riuscivo a non fare.
Pensare a tutti i momenti passati insieme, ai nostri baci, e nostro figlio che portavo in grembo mi faceva piegare in due per il dolore. Continuavo a osservalo senza sosta, finché non arrivo dinanzi alla porta dell'imbarcazione, e mimando con le labbra disse "Io ti amo Sakura"
Per poi voltarsi nuovamente ed sparire dentro la grande imbarcazione.
Mi trascinai lentamente verso la fermata dell' autobus più vicina, ripensando a tutti i nostri momenti insieme. Guardavo costantemente la strada, fredda e grigia come la mia anima in quel momento quando andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.
Alzai lentamente gli occhi.
Ed si incrociarono con un paio di occhi azzurro cielo contornati da due forte sopracciglia bionde, come un campo di grano florido.-" Scusami davvero...non volevo venirti addosso "
- "Stai tranquilla! È stata colpa mia, stavo correndo come al solito per non far tardi, ma riesco a combinare sempre qualche casino "
Mi fissó attentamente per due secondi soffermandosi sul pancione troppo cresciuto e che sul mio corpo minuti aveva preso il sopravvento.- " oddio ma tu sei incinta, mica ti ho fatto male "
- Devi stare tranquillo, tutto bene non hai urtato il pancione...
- Da dove vieni? In questa zona non vedo tante donne incinte !
- Ho accompagnato mio marito, si è imbarcato oggi...Risposi con un tono di tristezza, che esprimeva tutto il mio stato d'animo.
- tuo marito ? E come si chiama ? Anche io devo imbarcarmi, infatti mi stavo dirigendo verso il porto!
- Si chiama...Sasuke...Sasuke Uchiha.
Ed in quel preciso istante sgrano gli occhi.- non ci posso credere, Hai detto Sasuke ? Io sono Naruto, Naruto Uzumaki...non so se non ti ha mai parlato di me...ma noi eravamo migliori amici, io sono dovuto partire per seguire mio padre, arruolandomi...Ma quindi il bambino che porti dentro è suo figlio?
- Si è suo figlio...e...e..
Avevo un nodo in gola così grande da non concludere la frase.- no ti prego...non piangere, lo so che è una situazione difficile, ma conosco Sasuke da una vita, ed è troppo intelligente per morire in guerra. E ti posso assicurare che lo proteggerò a costo della mi vita, PAROLA DI NARUTO UZUMAKI!
Continuavo a fissare quel ragazzo biondo con i capelli incasinati come se fosse un angelo, anche perché il suo abbigliamento me lo ricordava molto, non so forse per i pantaloni banchi e la camicia a righe arancioni e banca, o forse quell'aria così ingenua ma anche protettiva che mi trasmettevano sicurezza.
Però credevo fino in fondo alle sue parole.-Signora Uchiha devo scappare, dattebayo sono in enorme ritardo!
-Ti prego non mi chiamare signora Uchiha siamo coetanei! Chiamami Sakura, solo sakura.
E voltandomi le spalle e correndo verso la direzione opposta gridó.
- Sakura non ti preoccupare per Sasuke ci penserò io! Ti voglio già bene come una sorella!
Era possibile che avessi incontrato una persona così buona in pochissimo tempo, una di quelle persone che per te darebbero la vita e non solo, e con queste speranze e sicurezze riuscì a non pensare in negativo, anche per cinque minuti.
SPAZIO AUTRICE
premetto che chi pochissimo tempo per scrivere, per colpa dell' università, quindi ho pubblicato il capitolo senza rileggerlo, perdonatemi
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the letter
RomanceDue realtà differenti, una situazione di crisi e guerra. Un amore complicato e troppe di difficoltà. Sasuke e Sakura due anime tormentate dal loro destino.