-Ti prego, ripetimi perché lo sto facendo.- disse il moro, sconsolato.
Io sorrisi -È per farti superare la paura da palcoscenico, Zayn.- risposi, facendo scorrere le dita sui tasti del pianoforte.
Lui si sistemò ripetutamente la giacca. Sembrava molto nervoso. -Ok, ma è proprio necessario che io canti con dei bambini delle elementari?- chiese, sedendosi sullo sgabello nero.
-Tu hai detto di non aver mai partecipato ai saggi della tua scuola e ogni bambino inizia a cantare in questo modo. Quindi anche tu partirai da qui la tua carriera canora.- spiegai, accarezzando la sua guancia liscia.
Zayn prese la mia mano e la portò alle sue labbra. Soffiò dolcemente e successivamente vi lasciò un tenero bacio. Sorrisi intenerita dalla sua dolcezza e gli porsi gli spartiti dei vari brani natalizi che avrebbe suonato e cantato insieme ai bambini che nel frattempo si erano già seduti sul pavimento della grande sala.
Lui li osservò attentamente -Emma, non sembrerà una pagliacciata tutto questo? Insomma, io ho diciotto anni e loro al massimo sei e poi...- si interruppe -Aspetta, aspetta, aspetta.- continuò alzando l'indice. Si perse per qualche minuto nei suoi pensieri, poi mi indicò con il dito e assunse un'aria minacciosa -Come diamine hai fatto a farmi inserire nello spettacolo?- chiese poi.
Io scoppiai a ridere. Era troppo buffo nonostante cercasse di accusarmi. Mi asciugai le lacrime causate dalla risata e mi calmai -È stato molto semplice. Quella donna,- cominciai, indicando una signora con i capelli rossi e il braccio ingessato, circondata dai bambini agitati per l'imminente esibizione. Lui annuì -ecco, era la mia insegnante di musica quando ero una bambina e l'altro giorno l'ho incontrata mentre tornavo a casa. L'ho riconosciuta e le ho chiesto cosa avesse combinato al braccio. Ma questo è un altro discorso, l'importante è che lei cercasse qualcuno che la sostituisse al pianoforte e al canto. Così mi sei venuto in mente tu.- spiegai tranquillamente al moro.
-Non avresti voluto sostituirla tu?- mi chiese, guardandomi negli occhi.
Appoggiai una mano sulla sua spalla -No, Zayn. Io voglio che tu riesca a superare la tua paura. Credi nel tuo sogno e inizia a viverlo da adesso, dalle prime note che le tue dita suoneranno e dalla prima parola che la tua voce canterà questa sera, chiaro?- dissi tutto d'un fiato. Poi continuai -I bambini per lo più balleranno qualche coreografia e faranno il coro in alcuni brani. Vedi come sono spaventati? Il tuo compito è quello di infondere sicurezza nei loro cuori, tu sei il loro unico aiuto. Non deluderli ma, soprattutto, non deludere te stesso. So che puoi farcela.- dissi con sincerità.
Lui sospirò -Grazie, Emma.- avvolse i miei fianchi con le sue braccia muscolose e mi avvicinò al suo corpo caldo.
Essendo seduto, appoggiò la testa sul mio ventre. Lo accarezzai delicatamente e lo sentii rilassarsi
sempre di più ad ogni mia carezza.
-Bene, i genitori stanno entrando. Bambini state tranquilli. Tu, Zayn, inizia a scaldare le dita e la voce, mentre tu, Emma, prendi quella videocamera e registra tutto.- ordinò, scandendo bene l'ultima parola.
-Ok, Zayn, io inizio a cercare un posto per una buona visuale. Tu stai tranquillo e pensa solo alla musica.- dissi, sciogliendo l'abbraccio.
Il suo sguardo era perso nel vuoto. Appoggiai una mano sulla sua guancia. Sapevo che il contatto tra il mio calore e il suo lo avrebbe riportato alla realtà. Così fu. Mi guardò e poi prese la mia mano per stringerla tra le sue.
-Tu dovrai riprendere tutto quanto?- chiese, intimorito.
-Sì, a quanto pare la signora Stillman ha chiesto l'autorizzazione ai genitori per caricare il video sul web, ma non devi assolutamente preoccuparti, sarai perfetto.- risposi, facendogli l'occhiolino.
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Kiss me underneath the mistletoe
FanfictionUn bacio sotto il vischio può essere l'inizio del "per sempre"?