-Guarda questo.- disse, sbattendo un volantino accanto al milk-shake che stavo sorseggiando.
Lessi le parole scritte in bianco a caratteri cubitali su uno sfondo rosso sgargiante.
"Concerto natalizio il 24 Dicembre alle ore 20.00. Non mancare!".
-Beh, e allora? La città è piena di questi volantini da un po' di giorni ormai.- dissi, guardandolo negli occhi.
Zayn si sedette nella sedia di fronte alla mia e appoggiò i gomiti sul tavolino. Da qualche giorno andavo a trovarlo tutti i pomeriggi al bar. Ordinavo la mia merenda e lui me la serviva sorridendo. Poi, una volta finito il turno, si sedeva di fronte a me e iniziavamo a parlare. Proprio come in quel momento.
-Mia sorella Doniya si è offerta come volontaria per organizzare il concerto e mi ha detto che cercano qualche cantante per riempire i buchi della serata.- spiegò lui. Mi osservò con attenzione, come se aspettasse una mia reazione.
-E...?- lo incitai a continuare, non capendo dove volesse andare a parare.
-E credo che dovresti proporti per suonare la tua canzone. È veramente bella.- disse sincero.
Non capivo. Non poteva suonare lui al concerto? Mi aveva cantato qualche verso di una canzone ed era veramente bravo. Sua sorella non esagerava.
-Perché invece non canti tu al concerto?- gli chiesi.
Si rabbuiò -Beh, ecco...- iniziò a balbettare parole incomprensibili.
-Zayn, se non vuoi dirmelo non importa- sorrisi rassicurante.
-No no!- rispose velocemente lui. Poi continuò -Vedi, i miei genitori sono sempre stati contrari alla mia passione per la musica. Non ho mai partecipato ai saggi scolastici per causa loro e io...- lasciò la frase in sospeso.
-Ma tu sei maggiorenne adesso. Puoi fare quello che ti pare.- cercai di fargli cambiare idea.
Volevo che facesse sentire la sua voce ad altre persone, oltre che ai suoi fratelli e a me. Ah, e oltre alla doccia, anche. Sorrisi per quel pensiero e lui se ne accorse. Mi guardò interrogativo, ma io scossi la testa.
-Non è quello il problema, Emma. Io adesso vivo per conto mio e posso suonare senza la paura che i miei genitori siano contrari.- disse lui.
Non sapevo che vivesse da solo. Io, una volta raggiunta la maggiore età, non sarei riuscita subito a vivere senza i miei genitori. Mi sentivo ancora troppo giovane per assumermi una così grande responsabilità.
-Allora cosa c'è che non va?- chiesi guardando il mio bicchiere ormai vuoto.
-Ehm... io non ho mai cantato in pubblico e temo di non esserne capace.- ammise timidamente.
Io mi morsi il labbro inferiore e sorrisi.
-Inoltre probabilmente hanno ragione i miei genitori a non incoraggiarmi: il mio sogno è irrealizzabile.- continuò triste.
Lo guardai negli occhi -Zayn, non devi pensare assolutamente una cosa del genere. Devi credere nel tuo sogno. Devi darti da fare e cercare in tutti i modi di renderlo realtà.- dissi sicura.
Ma lui sorrise lievemente e non sembrava per niente convinto. Abbassò lo sguardo verso le sue mani. -Ehi.- reclamai la sua attenzione e alzai il suo viso con due dita per fare in modo che mi guardasse. Poi le tolsi subito dopo -Ascoltami bene perché non mi ripeterò. Io ti aiuterò, chiaro?- dissi duramente. Lui annuì -Bene. E ora mi fai un favore: alzi il culo da quella sedia e ti trovi una ragazza disposta a cantare con te.- ordinai e lui deglutì. Presi fiato e terminai il mio discorso -Io cerco di continuare la canzone. Una volta che ti sarai deciso a fare ciò che ti ho detto, e ti conviene che quel momento sia ora, sistemeremo il testo tutti insieme e poi inizierete le prove.- mi alzai dalla sedia e andai a buttare il bicchiere di plastica.
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Kiss me underneath the mistletoe
FanficUn bacio sotto il vischio può essere l'inizio del "per sempre"?