Capitolo 15

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Portai le mani davanti alla bocca per scaldarle con il mio fiato.

Mancavano pochi giorni al concerto di Natale e il freddo era insopportabile.

Pensai a Zayn e Nicole sullo stesso palco a cantare la canzone della mia vita.

Voce su voce.

Mano nella mano.

Occhi negli occhi.

Strinsi le mani in due pugni e sospirai. Perché mi infastidiva così tanto quel pensiero?

Presto, se tutto fosse andato secondo i piani, mi sarei ritrovata tra le braccia del mio James. Ma lui era ancora mio? Forse avrei fatto meglio a domandarmi se io fossi ancora sua.

Scacciai quel pensiero del tutto sbagliato e alzai lo sguardo verso il cielo. Era bianco. Magari sarebbe nevicato.

Sorrisi involontariamente.

Adoravo stare davanti al camino con una tazza di cioccolata fumante in mano, mentre fuori la neve imbiancava le strade. Il Natale precedente non ero riuscita a godermi quella meravigliosa atmosfera per colpa dell'incidente.

Mi rabbuiai. Non volevo assolutamente che succedesse di nuovo. Volevo passare un Natale stupendo, in compagnia della mia famiglia e dei miei amici.

Arrivai davanti al cancelletto di casa mia persa tra quei pensieri. Afferrai le chiavi dalla tasca del giubbotto blu e le inserii nella serratura per poi farla scattare.

Delle braccia avvolsero il mio corpo infreddolito trasmettendo un calore piacevole e rilassante. Un calore che non avrei mai dimenticato. Chiusi gli occhi e mi lasciai stringere.

-Zayn.- sussurrai flebilmente.

Lui mi diede un bacio tra i capelli prima che mi girassi verso di lui per approfondire l'abbraccio.

-Mi sei mancata, piccola mia.- il suo tono dolce e profondo amplificò i brividi provocati dal freddo.

Affondai il viso nell'incavo del suo collo e cercai di assorbire il suo profumo, come se temessi che quella sarebbe stata l'ultima occasione per poterlo fare.

Davvero la sua assenza mi aveva sconvolta così tanto?

Strinsi tra le dita la sua giacca di pelle e iniziai a singhiozzare. Nemmeno mi accorsi delle lacrime che bagnarono il suo collo caldo e profumato.

-Perché piangi, Emma?- chiese preoccupato.

-Mi sei mancato tanto.- risposi tra un singhiozzo e l'altro. Il mio labbro tremava. Mi ero spaventata veramente tanto all'idea di non poterlo più vedere. Nonostante sapessi che sarebbe tornato dopo qualche giorno, il mio cuore si era convinto che sarebbe successo qualcosa di brutto. Avevo bisogno della sua presenza per tranquillizzarmi.

Respirò profondamente e mi impresse un tiepido bacio sulla fronte.

-Temevo ti fossi arrabbiata con me dopo quella telefonata. Sono stato così in pensiero in questi giorni e non vedevo l'ora di tornare qui per poterti stringere tra le mie braccia e scaldarti, sei sempre fredda.- concluse ridacchiando.

-Quando mi abbracci non sono fredda. Mi sembra quasi che il tuo calore sia anche il mio. Mi fa sentire bene.- chiusi gli occhi.

-Vorrei che tu non sentissi più freddo. Vorrei scaldarti sempre quando ne hai bisogno.- disse cercando un contatto visivo con i miei occhi verdi.

Sentii il battito del mio cuore accelerare ad ogni sua parola.

Mi persi nei suoi occhi nocciola. Li scrutai a fondo, notai ogni sfaccettatura.

Kiss me underneath the mistletoeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora