Ci amavamo, ma non era giusto.

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Il viaggio era andato piuttosto bene, ed io mi trovavo già in camera mia, a fissare quel soffitto bianco, senza un disegno, un nulla che potesse renderlo interessante, ma per me in quel momento tutto sembrava interessante.

Dalla finestra entrava un'aria sia fresca che calda.

Erano solo le 11 di mattina, ed io durante il viaggio e in quelle poche ore che min trovavo a casa non avevo chiuso occhio. Lucy continuava a mandarmi messaggi del tipo "perché non hai detto nulla?" "mi manchi" "Justin è molto triste" Ero triste anche io, ma ero confusa, fin troppo per stare lì.

Non mi ero pentita di aver fatto l'amore con mio fratello, no. Quella era stata davvero la notte più bella della mia vita, ma semplicemente non doveva succedere.  Non è una cosa normale amare il proprio fratello.

Il suono del mio cellulare catturò la mia attenzione, lo afferrai dal comodino e lo portai dritto all'orecchio, senza vedere chi fosse.
"Pronto?" chiesi, ovviamente
"Perché te ne sei andata?" mi bloccai al suono della sua voce, mi alzai di poco dal letto, incrociando le gambe, non sapevo che dire.
"Cos'è successo?"
"Ma cazzo, mi vuoi rispondere?" continuava a urlare dall'altra parte del cellulare, ma io non volevo continuare quella chiamata, non ne avevo le forze.
"Non chiamarmi più." dissi soltando prima di riattaccare e lanciare il cellulare sul letto.

Non mi piaceva trattarlo in quel modo, lui era una parte di me importante, e lo amavo.

Da una parte sapevo che stavo facendo la cosa giusta, allontanarlo e farmi odiare, che non ci sarà un futuro per un "noi".

Dall'altra parte sapevo che stavo sbagliando. Volevo solo che mi amasse, che per lui l'unica fossi io. La donna della sua vita volevo essere io, proprio come lui-lo sapevo- era l'uomo della mia vita.

Mi alzai dal letto enorme e scesi giù in cucina "Mamma, andiamo a mangiare qualcosa?" le chiesi saltellando per tutta la casa, ero triste ma non volevo che lei lo notasse. Non volevo mentire a mia madre.  Mi guardò divertita lasciando tutto quello che stava facendo "Dove vuoi andare?" mi chiese mettendosi la leggerissima giacca, una di quelle per coprire le spalle. Sorrisi "A mangiare un panino, non so. qui in giro" afferrai la leggera giacca anche io e la indossai. "Prendiamo anche papà?" le chiesi quando finalmente salimmo in macchina "Tesoro lui non può lasciare il lavoro" mi rispose con tono dispiaciuto, mise in moto e partì. "Va bene, una giornata nostra!" dissi quasi urlando, lei rise ed io accesi la radio. La voce di Rihanna si espandeva in tutta l'auto ed io cantavo quelle poche canzoni che trasmettevano e che sapevo.

Eravamo sedute a mangiare dei panini con delle patatine fritte e coca-cola. Parlavamo del più e del meno. Amavo passare del tempo con mia madre, mi faceva sentire al sicuro, protetta. Sapeva tutto di me, anche le cose più intime. Ero una che cercava sempre la mamma per ogni minima cosa, e non mi importava cosa la gente o amiche potessero pensare, la mamma è sempre la mamma.

Lei riconoscerà gli amici falsi prima di te, se i ragazzi ti tradiscono, se stai male. Insomma, tutto ciò che gli altri non capirebbero mai.

"Ciao tesoro!" esclamò felice mia madre al telefono, poco dopo capì che fosse Justin. Posai il panino sulla carta con cui mi era stato portato e bevvi un sorso di coca-cola dal bicchiere di mia madre, dato che il mio bicchiere era vuoto.
"Sono in giro con Brianna" mi guardò, per un attimo e poi tornò a mangiucchiare patatine mentre parlava.
"Vuoi che te la passo?" il mio cuore accellerò, stava per uscire dal petto. Mimai un "no" muovendo la testa e il dito, ma a lei non importò e mi passò il cellulare
"Hey" dissi quasi sussurrando
"Cazzo, quanto mi manchi piccola" io non risposi, ma sorrisi a quella frase.
"Voglio tornare da te, voglio abbracciarti, voglio baciarti, voglio farti sorridere. Non resisterò altri 3 giorni senza te." la sua voce era bassa e tirava su col naso un paio di volte. Mia madre si alzò dal tavolo indicandomi il bagno per lavarsi le mani, le annuì concentrandomi sulla chiamata con Justin
"Cerca di resistere, di divertirti Justin. Io non voglio continuare questa cosa, è una follia." gli risposi seriamente, anche se nel mio tono si poteva capire che non credevo a ciò che avevo detto nemmeno io, quindi perché avrebbe dovuto crederci lui?
"Che stronza che sei! Mi hai detto che mi ami te lo ricordi o no?" quel stronza mi fece rattristire subito. Mi stava iniziando ad odiare, non lo sopportavo.
"Si me lo ricordo, e stavo mentendo. Non so perché l'ho detto. Ero presa dal momento e mi è scappato. Forse pensavo a Jorge" dissi mentendo. Sapevo che si sarebbe incazzato. E così fu
"Pensavi a Jorge e hai fatto l'amore con me?" urlava
"Sai qual'è la differenza Brianna? Che io ti amo davvero. Ma non importa farò di tutto per dimenticarti. Come hai detto tu: un noi non ci sarà mai. Fanculo" sentì i numerosi e fastidiosi "bip" segno che aveva staccato, avevo le lacrime agli occhi, mi odiava, ma sapevo che mi amava.

È possibile amare mio fratello?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora