26.

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Sentì un peso su di me, il che mi costrinse ad aprire gli occhi per ritrovarmi addosso Justin che era intento a baciarmi il collo e altre parti del corpo. Non si accorse che mi ero svegliata così lo lasciai fare. Dopo cinque minuti si alzò dal letto entrando in bagno. Affondai la testa sul cuscino e soffocai un grido leggero, ero davvero felice. Ero solita la mattina ad aprire gli occhi con nessuno accanto a me, invece da quel giorno mi svegliavo sempre con lui vicino a me. Il getto d'acqua mi fece sorridere, mi alzai lentamente dal letto per non far rumore con le molle di esso, e mi diressi in bagno. Era solito a non chiudersi con la chiave quando era con me, sperava sempre che entrassi con lui in doccia, quel giorno decisi di accontentarlo. In punta di piedi aprì lentamente la porta, per poi entrare. Mi tolsi la maglietta di Justin che avevo addosso, scoprendo il mio corpo nudo. Non indossavo l'intimo per via della notte precedente, sorrisi al solo pensiero. Misi i capelli lunghi separati sul corpo, così che coprissero i seni e pressai le labbra senza un motivo. Richiusi la porta a chiave e feci rumore.

"Brianna?" la sua voce era roca, calda. Lui stesso aprì le ante della doccia, e quando mi vide si passò la mano nella nuca. Mi imposi di non guardare più sotto del suo corpo, ma i miei caddero là. Quando se ne accorse, se la rise, ed io sorrisi.

"Mh.. posso farmi una doccia con te?" chiesi, con voce sexy, camminai verso di lui, e misi un piede dentro, bagnandomi le gambe.

"Certo, una doccia" ammiccò. In poco tempo piombò sulle mie labbra, baciandomi con foga. Mi prese in braccio, facendomi intrecciare le braccia al suo collo, e le gambe nel suo bacino, la sua intimità sfiorò la mia, ed entrambi gememmo. L'acqua gelida si fece spazio nei nostri corpi, sobbalzai per la temperatura, per il mio corpo era troppo fredda, avrei rischiato di prendermi la febbre. Faceva freddo fuori, l'acqua gelida nel mese di ottobre non aiutava per niente.

"Con l'acqua calda è molto meglio, non credi?" sussurrai al suo orecchio. Lui annuì in modo sicuro e subito dopo cambiò la temperatura da gelida a calda. Tornai sulle sue labbra assaporando ogni centimetro del suo corpo.

Ondeggiai i fianchi, così da farlo gemere e imprecare. Voleva di più, ma volevo solo farlo impazzire. Continuavo a ondeggiare i fianchi sul suo membro, che si sfregava con la mia intimità.

"Calmati amore, piano" sussurrai, in modo sexy contro le sue labbra, solo per far uscire dalla sua bocca un altro gemito.

Stava durando fin troppo quel momento, gli sorrisi e scesi dalle sue braccia, lasciandolo molto confuso. Mi sciaquai bene i capelli, per essere subito dopo avvolta dalle sue braccia che baciavano il mio collo.

"Non ho voglia" mi scontrai contro il suo petto, guardandolo negli occhi. Mi sorrise, forse aveva capito che stavo mentendo? Chissà.

"Dai, mi aiuti a lavarmi?" chiesi. Mi abbassai per prendere lo shampoo alla ciliegia, e glielo misi nelle mani.

"A te l'onore di lavarmi i capelli!" scherzai. Non facevo lavare i miei capelli a nessuno, e non dovevano toccarli se non prima mi avessero chiesto il permesso. I capelli per me, erano la cosa più bella che avessi.

"E che onore. Sto toccando i capelli della mia ragazza, wow" scherzò in risposta anche lui mentre massaggiava la mia testa. Il suo tocco era delicato, quasi come quello di un bambino.

"Sei un'idiota" risi.

Passammo un'altra mezz'ora dentro la doccia a lavarci, dopo di che erano già in stanza a metterci i vestiti. Lui indossò un jeans a cavallo basso, con una maglietta grigia a maniche lunghe, il tutto abbinato con le supra bianche. Mentre io indossai un jeans a cavallo basso suo, era una sua idea di indossarlo, mi stava abbastanza largo, ma la cintura lo fermava, con una maglietta nera a maniche lunghe, il tutto abbinato con delle sneakers alte.

È possibile amare mio fratello?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora