Capitolo 13

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Capitolo 13: avvenimenti e rivelazioni.

-JACE-

La piccola Morgestern è qui, al mio fianco. Dorme tranquilla con la testa sul cuscino e una mano intrecciata alla mia poggiata sul cuore. Respiriamo regolarmente entrambi, dopo tanto tempo mi sento bene. Abbiamo parlato e chiarito. È stato davvero un brutto periodo per lei...lontano dalla mia rossa mi sentivo vuoto e lei era vuota...noi amiamo in modo diverso da tutti gli altri. Siamo le persone più vicine ad essere angeli che esista su questo pianeta e le nostre anime sono gemelle...non posso stare lontano da lei e lei non può stare lontano da me, ci siamo sentiti morire in questi mesi, ci siamo sentiti persi ed insignificanti...ma ora è tutto come prima, solo io e lei...solo e solamente noi.Quando tutto questo sarà finito le chiederò di sposarmi.Con una mano le accarezzo la schiena e lei mugola leggermente mentre i suoi muscoli si rilassano ulteriormente, sorrido divertito."dovresti dormire invece di stare li a guardarmi" apre lentamente gli occhi mentre le sposto una ciocca rossa dal viso e sorrido incrociando il suoi occhi "non riesco a dormire di pomeriggio" sgrana gli occhi e si alza rapidamente dal letto "che ore sono?" Domanda mentre si mette la divisa "le tre e quaranta" si ferma mentre cerca di allacciare il corsetto che ha il gancetto davanti "perché non mi hai svegliata?". Me lo domanda con tranquillità "perché....avevi bisogno di riposare, e non dire di no...ho visto le occhiaie che avevi sotto gli occhi" sospira e si siede accanto a me "lo so...ma ho passato un periodo difficile...non dormo molto da troppo tempo...ed ora dormirò ancora meno con Sebastian in giro" le prendo il mento "hey...risolveremo tutto. Sappiamo cosa vuole, e il perchè non é difficile da immaginare...adesso però rilassati" sorride lievemente "mi sei mancato" mi avvicino a lei "anche tu nana" la bacio e la porta si apre. "oh! Avanti Simon non si bussa più?!" gli urlo "Scusate, meglio se torno più tardi" la rossa si scosta da me e guarda il castano "no, Simon tranquillo -si alza e sorride- dicci pure". Il riccio mi guarda ed annuisco " i signori Lightwood e i tuoi ci aspettano..." resta a guardarlo per qualche secondo e poi annuisce distrattamente e riprende ad allacciarsi la divisa.                                                                                                   

"se vuoi riposare ancora puoi farlo" solleva lo sguardo verso di me, scuoto la testa.                                                                                                           "No, io sto bene, se sei pronta andiamo" sospira "in realtà non sono pronta...vorrei scomparire un'altra volta e aver già ucciso Sebastian" mi alzo e fermo il mio corpo davanti al suo. "Clary andrà tutto bene, lotteremo come abbiamo sempre fatto, combatteremo insieme e ci proteggeremo. Vinceremo anche questa volta" l'abbraccio stringendola forte "vinceremo noi, e vinceremo insieme" annuisce e poi intreccia le nostre mani trascinandomi fuori dalla mia stanza.                                                Percorriamo i corridoi e arriviamo davanti la porta della stanza dove siamo attesi, Churc si struscia sulle nostre gambe, entrambi prendiamo un respiro profondo ed entriamo.Appena la rossa incrocia lo sguardo di Maryse irrigidisce tutti i muscoli."Clary...vedo che stai meglio e che sei più matura da venire qui senza l'uso della forza" annuisce divertita "sto meglio e sono pronta a fare qualsiasi cosa per fermare Sebastian" inchioda con lo sguardo mia madre "ma non sono tenuta ad essere qui contro la mia volontà, posso andarmene quando voglio". Robert si alza "ovviamente Clarissa, puoi fare ciò che vuoi. Ma ora, potresti dirci ciò che è successo con Sebastian?" la rossa stringe la mia mano e incontra lo sguardo di sua madre...é la prima volta che la vede da quando è qui ed è cosciente "mamma...ciao" si osservano in ogni dettaglio, centimetro per centimetro "ciao tesoro" sposta lo sguardo su Luke che le sorride e poi guarda la sua Parabatai, Perla, Alec e Simon. "Sebastian vuole il vaso di Pandora, ma sa che la sua custode é molto più potente di quelle che l'hanno preceduta... Non sa ancora chi è, ma sa che si trova a New York. Se si impossesserà del vaso darà il via alla distruzione della terra e dei suoi abitanti. Tutti i sentimenti negativi e i demoni prenderanno il sopravvento e anche Sebastian verrà distrutto." gli occhi gelidi di Maryse sono immobili sul viso inespressivo della mia ragazza "sa che é qui a New York...sarà meglio andare dalla regina della corte Seelie."

Io e la mia rossa siamo usciti dall'istituto in versione mondana, stiamo andando a casa sua per prendere tutto ciò che le potrebbe servire per stare all'istituto. Con noi ci sono i nostri Parabatai e Simon, la situazione non è delle migliori perché Sebastian potrebbe comparire da un momento all'altro, ma noi non siamo impreparati, tutto il contrario.  La metro è stranamente silenziosa e vuota, abbiamo i sensi allertati, non vogliamo farci prendere alla sprovvista da un gruppo di demoni. Da quando il fratello di Clary è tornato sono tornati anche i demoni, ed è una vera gioia per me...mi diverto ad ucciderli. Ma sono convinto che mi divertirò ancora di più ad uccidere il loro signore. La piccola Morgestern sta guardando fuori dal finestrino ed è assopita nei propri pensieri. Chissà cosa sta pensando...con tutti noi è sempre la stessa, solo con Perla e gli adulti è distaccata...forse sa qualcosa di cui non è ancora sicura...le cingo i fianchi da dietro e la sento irrigidirsi, ma un secondo dopo è già rilassata. "A cosa pensi amore mio?" Sospira "ad Amisia...non capisco perché mi abbia consegnato a Sebastian così, cerco di darmi una spiegazione al fatto che mi abbia tradita senza ritegno..." Appoggio la testa sulla sua spalla scoperta e deposito un leggero bacio, un brivido le attraversa la colonna vertebrale "io credo che quella vampira sia stata ingannata anche da Sebastian...da quello che ho visto sei mesi fa lei era davvero preoccupata per noi, ti ha aiutata a restare lucida, ti ha supportato nel momento in cui io non c'ero, ti ha sostenuta quando hai perso il bambino...credo che ci darà una spiegazione presto" Annuisce ed aderisce meglio a me "forse hai ragione, ma non posso perdonarla, me la pagherà. Non non mi importa minimamente se infrangerò il patto tra nascosti e Nephilim, ma la ucciderò." Sposto la testa dalla sua spalla e lei si volta verso di me "Clary, ma che diavolo stai dicendo?!" Alza lo sguardo e noto che ha le pupille di colori diversi "sto solo dicendo la verità. Non la passerà liscia" poggio le mani sul suo viso e scruto con attenzione i suoi occhi "Isabelle vieni qui". Mia sorella ci raggiunge e le indico con la testa gli occhi della sua Parabatai, rimane pietrificata "quando Perla l'ha curata ha detto che ha trovato tracce di uno strano liquido....Clary che ti ha fatto bere Sebastian?" resta in silenzio per un attimo "una pozione credo...voleva risvegliare il sangue demoniaco che scorre ancora nelle mie vene..." un imprecazione esce dalle labbra di mia sorella mentre il mio sguardo incontra i suoi occhi azzurri. La preoccupazione è all'ordine del giorno, ma credo di non averla mai vista cosi. "Dobbiamo muoverci ad andare alla corte, la regina potrebbe sapere qualcosa che a noi sfugge, e magari ha un rimedio per te" la rossa annuisce rassegnata all'affermazione del mio Parabatai. Ecco la nostra fermata, scendiamo. La nana è attaccata a me, non per sua volontà, ma per la mia...non ho nessuna intenzione di farle commettere sciocchezze in questo stato e soprattutto non posso permetterle di scappare o ferire qualcuno adesso che sta arrivando l'inquisitrice Penhallow.

-MARYSE-

Ieri sera Jocelyn mi sembrava davvero stressata, non dovrebbe viste le sue condizioni. Clary deve essersi allenata molto in questi sei mesi perché è ancora più forte di prima è, non intendo solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Riesce a nascondere perfettamente i sentimenti...rende il volto freddo ed inespressivo...proprio come Valentine. So che quella ragazza è dalla nostra parte contro il fratello, ma ogni tanto mi domando se fosse stata lei ad avere sangue demoniaco...cosa sarebbe accaduto? Magari Jace l'avrebbe cambiata...magari sarebbero andata diversamente le cose.                  "Maryse verrò a New York per parlare con la signorina Morgestern, so che ha ferito Robert qualche giorno fa e vorrei constatare personalmente se ci si può fidare di lei, sei d'accordo?" Annuisco "ma certo inquisitrice, la attendiamo" c'è un secondo di silenzio, come se stesse pensando "arriverò domani" annuisco una seconda volta "a domani inquisitrice" chiudo la chiamata ed avverto i ragazzi che stavano uscendo dalla stanza per accompagnare Clary a prendere le proprie cose...speriamo che non succeda nulla di grave fino a domani o dopo.

-CLARY-
Casa mia non è molto distante dall'istituto, ma ci vogliono comunque una decina di minuti in metropolitana per arrivarci e ancora qualche minuto a piedi. Jace mi tiene stretta a se, non mi molla un secondo ed io non ho nessuna intenzione di scostarmi da lui, siamo stati distanti per troppo tempo. Ecco la casa, proprio come l'ho lasciata. Entriamo. Dei rumori al piano di sopra fanno capire chiaramente che c'è qualcuno qua dentro.

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