Capitolo 15

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Capitolo 15: incontri e ricordi

-CLARY-
"perché in quel momento credevo che fosse la cosa migliore per vendicarmi."         Guardo negli occhi la vampira che mi ha tradita, che mi ha tolto l'unica cosa che mi restava di Jace...il sangue ribolle nelle vene e pulsa, il cuore batte forte, sento i muscoli fremere dalla voglia di scagliarsi contro Amisia, mi prudono le mani mentre il mio corpo è percosso da brividi. "come hai potuto farmi questo?! Come!?" non le do tempo di fiatare e mi scagliò contro di lei, estraggo una spada dalla tasca della giacca e la colpisco al fianco. La sua faccia é contorta in una smorfia di dolore, estrae i canini e morde il collo, in risposta affondo di più la lama nella sua carne maledetta. Un urlo gelido riempie la stanza mentre il mio ragazzo mi solleva di peso dal corpo della traditrice "Jace lasciami!" urlo voltandomi verso di lui "no. Iz, Simon prendete Amy e portatela nelle celle per vampiri nel santuario sconsacrato Dietro l'istituto" riduco gli occhi a due fessure "perdonami" alzo un ginocchio e miro il suo stomaco e prima che la mia Parabatai e il mio migliore amico possano fare un solo passo afferro Amy e la trascino su per le scale.  Cosa credi di fare? Mh?! Non mi fai paura Clary!" Sorrido malignamente "dovresti...sai dentro di me scorre anche sangue di demone" spalanca gli occhi "Sebastian ti ha fatto bere la pozione?" annuisco "non hai ancora paura? Ti consiglio di averne perché se non riesco a fermarmi raggiungerai il tuo compagno molto presto" le sorrido amaramente, prendo un pugnale "ah io non ho ucciso il tuo compagno, non ho neanche partecipato a quella battaglia" rimane a bocca aperta "non sei stata tu? Ma Sebastian ha detto che l'hai ucciso personalmente..." Dalle mie corde vocali esce una risata amara "io non ho mai ucciso nascosti che fossero dalla parte del conclave" abbassa lo sguardo "mi ha ingannata..." Stringo la mano sull'elsa "lui ha ingannato te, tu me e mi hai tolto il mio bambino...ora devi morire" mi scaglio su di lei.

Amy resta immobile, non si muove, atterro a cavalcioni sopra di lei con il pugnale fermo sul cuore, incontra il mio sguardo mentre i miei compagni mi raggiungono "mi dispiace" respiro profondamente e chiudo gli occhi "un semplice mi dispiace non mi porterà indietro il mio bambino Amisia, ma ti sei dimostrata degna di essere risparmiata...non accadrà un'altra volta" con un balzo salto all'indietro e mi posiziono avanti a lei. Ripongo il pugnale nella fibbia della cintura e le porgo la mano, l'afferra e mi stringe a se. "Farò di tutto per farmi perdonare Clary, sono stata una grande stupida a fidarmi di lui...ma mi sono innamorata della persona sbagliata e questo è il risultato. Non posso ridarti il tuo bimbo, ma posso aiutarti a sconfiggere la causa di tutto questo" annuisco "va bene,ti darò un'ultima possibilità...ma stai molto attenta. Un errore e sei morta" si inchina leggermente "forza andiamo Amisia CarteBlack, sei sotto osservazione da adesso" Alec, e la coppia formata dai miei migliori amici scendono al piano inferiore. Regna il silenzio.Fino a qualche secondo fa mi sentivo davvero cattiva, ora sono me stessa. Mi volto verso Jace con lo sguardo basso, sento le gambe cedere e il buio mi avvolge in una spirale.

-Flash Back-
La stanza è gremita di gente, nessuno si perderebbe mai l'ascesa di un ex vampiro, io dal fondo della sala, avvolta solamente da un mantello con cappuccio, guardo il mio migliore amico avvicinarsi ai cerchi concentrici contornati da rune che sono in mezzo alla stanza.Poco dietro Simon,c'è la nuova Console che tiene tra le mani la Coppa Mortale.L'ex vampiro, indossa la sua prima divisa da Cacciatore, si inginocchia al centro,proprio sotto dal fascio di luce accecante che penetra dal lucernario. Quando Jia si ritrova esattamente davanti a lui, si prepara per svolgere il rituale d'ascensione. Credo che se fossi accanto a Iz le starei stritolando la mano e che lei farebbe la stessa cosa con la mia.In sala si cela il silenzio più assoluto; non si sentono neanche i respiri dei presenti.Jia ha accettato anche l'incarico di console, oltre a quello di inquisitrice, ed è a lei che tocca svolgere questi rituali. La donna avvolta da un vestito rosso si è posizionata davanti a Simon che è inginocchiato avanti ai suoi piedi. "Prendi la Coppa, Simon" il suo tono è deciso, serio e severo, ho saputo che da quando Idris e sotto il suo comando nessuno ha intenzione di rivoltarsi contro il Conclave...non è una dittatrice, ma sa far rispettare ogni legge.Simon allunga la mano verso la donna e prende la Coppa in mano.

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