Capitolo 20

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Capitolo 20: proposte e garanzie

-CLARY-

"Chiedo la parola console" annuisce e mi lascia spazio per parlare dal retro del suo leggio.

"so esattamente che ognuno di voi mi conosce e so anche perché. Io sono Clarissa Morgestern e non ho paura di dirlo, sono fiera di essere ciò che sono perché io non sono ne come mio padre e nemmeno come mio fratello Jonathan. Capisco la vostra diffidenza, non posso biasimarvi ma io sono sicura di ciò che sono, sono una di voi, ho lo stesso sangue di ognuno di voi e voglio chiedervi un unica cosa, combattere con me contro mio fratello per mettere fine a questa guerra. Lo abbiamo già fatto in passato, possiamo farlo ancora una volta ma solo se saremo tutti uniti. I demoni si stanno accalcando contro le barriere di protezione e solo noi possiamo impedire che il mondo in cui viviamo vada perso. Cosa dite, combatterete al mio fianco per sconfiggere mio fratello e purificarlo?" un silenzio agghiacciante si è diffuso in tutta la sala, nessuno parla. Una donna si alza "e tu? Una volta sconfitto tuo fratello cosa farai? Ti consegnerai alle fate?" sospiro "un patto è un patto,ma in questo caso non andrebbe rispettato perché le fate hanno tradito il conclave aiutando Sebastian, ma andrò comunque. Ho dato la mia parola" un folto mormorio si solleva dalla folla sottostante il palco "va bene, combatteremo con te" risponde la stessa donna che mi ha fatto la domanda "tu però non andrai da nessuna parte. Le fate ci hanno tradito e la legge dice che in caso di tradimento i patti si annullano." aggiunge un cacciatore seduto in prima fila, guardo Jia e Robert, entrambi annuiscono e ritorno a guardare i nephilim "allora andiamo a prepararci" la folla sgombra la sala ed io mi avvicino a Simon, Alec e alla mia Parabatai che m'abbraccia.

"Clary...oh Clary! -mi stringe di più a se- sono cosi felice di rivederti, ero davvero in pensiero!" contraccambio con trasporto l'abbraccio "sto bene Iz, devo solo parlate con jace, ho bisogno di vederlo" noto l'occhiata complice che si scambiano i tre "cosa non mi state dicendo?" incrocio le braccia al petto mentre mi scosto da Iz "vedi...Jace sta andando alla corte della regina seelie" dice timidamente Simon "che portale ha intenzione di usare?" Alec e izzy si guardano, lui abbassa lo sguardo e sospira "quello della guardia, ma credo che ormai sia già li". Inizio a correre, il sangue pulsa nelle vene, l'adrenalina brucia e salto oltre una decina di cacciatori atterrando in piedi, riprendo a correre e per passare tiro qualche gomitata. Non mi fermo neanche davanti alle porte della guardia, le apro velocemente con un calcio e continuo a correre.

Ecco la stanza del portale, Jace é a pochi metri da me, non posso mollare adesso, corro più velocemente possibile e lo abbraccio mentre sta per varcare il portale che,nonostante sia un grande cacciatore, lo porterebbe alla morte certa.

"non...non provare a suicidarti senza di me" cerco di sdrammatizzare anche se la voce esce dalla mia bocca più bassa del dovuto per colpa del fiatone "Clary..." si volta verso di me "credevo fossi alla corte...come...?" respiro lentamente "ho preso la regina, è qui come criminale, ha tradito i nephilim...-dico tra un respiro e l'altro- io... Mi dispiace" mi stringe a se "l'importante e che tu stia bene" annuisco e prima che possa dire o fare qualcosa lo bacio. Ho bisogno di sentirlo, voglio stare con lui. "ho bisogno di te" sussurro sulle sue labbra "e io di te" sorride continuando a baciarmi "andiamo" mi prende per mano e mi conduce nella parte adibita a dormitorio, sceglie una camera qualsiasi ed entriamo, si chiude la porta alle spalle prima di iniziare a baciarmi freneticamente. Lentamente mi fa camminare all'indietro mentre sfila la giacca dalle mie spalle ed io faccio cadere a terra la faretra e la cintura, gli sfilo la giacca e con le ginocchia tocco il letto, continua a lasciare una miriade di baci sulla pelle del collo, all'angolo della bocca, sulla parte scoperta della spalle, "mi stai stordendo" la mia voce è un soffio, le nostre scarpe sono sparite da tempo. Le mie mani afferrano i bordi della sua maglietta e gliela sfilo, ritorna a baciarmi con foga, le nostre lingue danzano, è uno dei nostri baci "ti voglio Jace, ora" con impeto lo bacio mordendogli il labbro "anche ti voglio piccola" mi adagia sul letto mentre mi sfila i pantaloni, con le mani scendo lungo il suo petto, i fianchi, arrivo alla cintura dei lei pantaloni e la slaccio, facendoli poi sparire. Si è posizionato su di me, tra le mie cosce. Mi guarda per un attimo, si sofferma sui miei occhi, poi passa alle labbra e comincia a lasciare una scia di umidi baci che parte da li, scende sul collo e termina sulla clavicola. Voglio le sue labbra sulle mie, lo stringo a me portando un braccio dietro al collo "Jace..." Ansimo mentre lui continua a torturarmi con i baci, ho attirato la sua attenzione e faccio scontrare le nostre bocche, un gemito proviene dalla mia gola e lo sento sorridere sulle mie labbra. Con la mano destra slaccia il gancio del reggiseno e lo fa sparire. Si avventa sul mio collo e lo percorre con la lingua facendomi rabbrividire, si ferma sull'incavo della spalla ed inizia a mordere e succhiare, un altro gemito proviene dalla mia gola. Incontro i suoi occhi, sono carichi di eccitazione, lo bacio ed è come se gli dessi il permesso di farmi tutto ciò che vuole. I nostri bacini si muovono in sincronia e lo sento, sento quanto mi vuole. Non smettiamo di guardarci mentre lui porta la mano destra verso l'elastico dei miei slip, li strattona leggermente e getto la testa all'indietro inarcando la schiena. Mi sfila le mutandine di pizzo nero mentre sento i muscoli delle gambe contrarsi sotto il suo tocco, il cuore batte forte.

The past always comes backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora