Capitolo 7

1.3K 77 0
                                    

Capitolo 7: casa

-CLARY-

Casa...mi sento a casa.   Le sue braccia attorno a me, il nostro respiro, il nostro battito...casa, sono a casa. Il sapore delle sue labbra, le sue mani calde...la nostra scintilla...no! Basta...non posso cadere...non posso cedere a lui, ma non riesco nemmeno a lasciarlo.

"Jace..." Continua a baciarmi "non posso" si scosta e mi guarda "perché? Io ti ho ritrovata e so che tu mi ami come io amo te, non complichiamo le cose" cerca di avvicinarsi nuovamente, ma poso una mano sul suo petto e chiudo gli occhi per nascondere le lacrime che minacciano di riprendere il loro corso "le cose sono già complicate" respiro profondamente.  "è vero, ti amo e non riuscirò mai a smettere di farlo, ma mi hai ferito...mi sono distrutta una volta, non voglio farlo di nuovo" si scosta definitivamente da me. Sul suo volto leggo rabbia e dolore...fa male anche a me dirlo e tu non immagini neanche quanto, ma non posso permettermi di crollare adesso..."io ti amo Jace, con tutta me stessa...ma per favore...lasciami vivere una vita normale..." Scuote la testa "ascoltami...l'unico motivo per cui non sono venuto è perché ero stanco e mi sono addormentato...io non ho mai smesso di amarti Clary,non posso nemmeno sfiorare l'idea di abbandonarti o lasciarti o di amare una ragazza che non sia tu...ti amo e non rinuncerò mai a te" ha un tono deciso "Jace..." Mi interrompe "no, non dire niente. Adesso me ne vado, ma tornerò e mi farò perdonare".

Non mi lascia il tempo di replicare che esce rapido dalla porta. "perché non glielo hai detto?" Mi volto verso le scale che portano al piano superiore, Amisia."Non ci sono riuscita..." scuote la testa. "va a riposarti, domani abbiamo un impegno" annuisco e mi rinchiudo in camera mia. Mi stendo sul letto e guardo il soffitto...Izzy voglio sentirti.      Prendo il cellulare dalla tasca e scelgo il numero dalla rubrica. Schiaccio il verde e la chiamata parte...due squilli...tre...l'ansia mi uccide...quattro..."pronto?" il cuore perde un battito "ciao Parabatai" sento il suo sussulto "Clary sei veramente tu?" annuisco, come se potesse vedermi "si, sono io...possiamo vederci?" mi mordo la lingua, non avrei dovuto chiamare."certo!dimmi dove..." vuole vedermi? Davvero?  "se a te va bene possiamo vederci nel parco" la sento annuire "perfetto, tra mezz'ora li" chiude la chiamata e inizio a prepararmi. Indosso un leggins nero di pelle, una maglia verde sopra e una giacca di pelle nera. I capelli sciolti, un filo di trucco e un paio scarpe da ginnastica con il tacco. Esco e con me ci sono i miei cani.

Eccomi qui, seduta su una panchina del parco. Tiro la palla ai miei cani mentre attendo Izzy.  "Ciao Parabatai" mi volto verso sinistra e la vedo. "Ciao" le sorrido e lei contraccambia sedendomisi accanto. "come stai?" C'è lo domandiamo in contemporanea mentre ci voltiamo l'una verso l'altra. Ridiamo leggermente e poi mi risponde "io bene...più o meno. Ma quella che non sta bene sei tu...ti sento Clary e tu sei a pezzi" annuisco, sarebbe inutile dirle il contrario. "hai ragione, é così. -prendo un respiro profondo- Non sto bene, ma ho tutto quello che volevo..."M'interrompe poco gentilmente. "Clary tu non hai tutto quello che volevi, ti manca Jace e lo sai. Torna all'istituto e parla co lui, torna a stare con noi" mi guarda con decisione e determinazione "Iz io non voglio più combattere...non ho più nulla per cui farlo" scuote la testa e afferra la mia mano .

"ascoltami bene Clarissa Adele Morgestern." Prende una piccola pausa per trovare le parole "Io sono la tua Parabatai e condividiamo tutti le emozioni, i ricordi e i sentimenti, non importa che sia amore,odio, disprezzo o paura quello che senti, ricordati che lo sento anche io e, che quindi, non puoi nascondermi nulla e io so che ti è successo qualcosa di più brutto di aver perso il ciondolo dei Morgestern. Hai perso qualcosa che non è un oggetto. Sento il vuoto che ti ha lasciato, quindi adesso che sei qui è arrivato il momento di buttare fuori ciò che ti ha ridotto così...io sono qui e sono pronta ad aiutarti" la abbraccio senza dire nulla e, per l'ennesima volta in questa giornata, le lacrime scendono sul mio viso.                                                                                                      Le ho detto tutto, mi ha stretto a se e mi ha confortato. Sono contenta di aver chiarito con lei...mi è mancata così tanto. Mi ha detto che Simon ha usato la pozione che Magnus ha trovato ed è tornato un mondano...poi ha deciso di ascendere ed ora è uno shadowunter, ma questo lo sapevo già, io ho visto il suo ascensione...ero la. Ma non posso dirglielo, si arrabbierebbe.

"Clary voglio dirti una cosa. Ho visto Jace in questi ultimi mesi e non ha smesso di cercarti un solo giorno, gli manchi e a te manca lui...perché non torni? Vi amate e state bene insieme...non mettere di mezzo l'orgoglio...quello rovina tutto..." annuisco mentre volgo lo sguardo ai miei cani "lo so Iz, non ce l'orgoglio di mezzo...ma il mio cuore spezzato...okay, si è addormentato ma quando sono andata in camera sua lui non c'era...l'ho cercato e non l'ho trovato...non so come comportarmi" mi prende la mano e volto il viso verso di lei "torna con lui e digli tutto".

-IZZY-
Sono tornata all'istituto dopo una lunga e rilassante passeggiata con la rossa. Ancora non ci credo, ho visto Clary, le ho parlato e l'ho abbracciata...mi sembra così irreale! Mi ha raccontato quello che è successo...è orribile e molto triste, io non credo che sarei riuscita a sopportare il dolore che ha provato lei...in un certo senso ho sentito ciò che lei ha provato, ma non me ne sono neanche resa conto.                              

Salgo in ascensore e appena esco chiedo a Churc di portarmi dal mio ragazzo, entro in biblioteca e lo raggiungo senza fare nessun rumore. "Ciao amore mio" abbraccio il ricciolino da dietro e gli lascio un bacio sul collo "ciao piccola" sorride voltandosi. "Dove sei andata?" Lo porto sul divano che c'è vicino alla scrivania della biblioteca "a incontrare Clary".È sorpreso "anch'io sono sorpresa, non mi aspettavo una chiamata" si siede e mi fa accoccolare a lui "come sta?". Scrollo la testa "fisicamente è in piena forma,come quelle mondane perfette e impeccabili...come le chiamate voi? Modelle? -annuisce divertito- ma come sentimenti cerca di essere fredda e distaccata..." Mi accarezza i capelli "è a pezzi...oltre a Jace,cosa la resa così?"

Appoggio una mano sul suo petto esattamente nello stesso istante in cui incrociamo i nostri sguardi "non posso dirtelo...gliel'ho promesso..." Annuisce. "Tranquilla, l'importante e che lei stia bene, tu come ti senti adesso che l'hai rivista?" Gli sorrido. "molto meglio e, sono convinta che la rivedremo all'istituto molto presto..." Gli lascio un bacio a fior di labbra "magari tocca a te rimetterla in forma come cacciatrice" ridacchia "non credo che c'è ne sarà bisogno...hai visto come ha ridotto Perla" ci penso un attimo.                                                                     "Potrebbe, ma magari è stata controllata dall'adrenalina" sorride baciandomi l'angolo della bocca "Vedremo, ora pensiamo a noi due" mi bacia con trasporto e mi lascio andare. Tra le sue braccia, pelle a pelle e con Clary di nuovo qui mi sento davvero a casa. So di esserci sempre stata...ma mancava uno dei pezzi più importanti, ed ora che si è ritrovato, beh...la casa, ovvero la mia vita, é completa.

-CLARY-
È sera tardi e sono appena rientrata dall'uscita con Isabelle. Dal piano di sopra non proviene nessun rumore, credo che Amy sia uscita. La chiacchierata con Iz mi è servita, mi sento un po' meglio e sento che anche lei sta bene...devo riflettere su ciò che mi ha detto e l'unico modo per farlo e buttarmi sotto un getto di acqua calda.Mi svesto ed entro nella doccia.

L'acqua scivola sulla mia pelle ed il calore che emana mi trasmette una sensazione familiare...sembra quasi il calore di Jace. Sono indecisa, confusa, ferita e preoccupata...non so cosa fare. "Jace o non Jace?" Lo amo e mi manca, con lui mi sento bene, tranquilla e al sicuro...ma la mia testa mi dice di non lasciami coinvolgere da lui, mentre il cuore mi dice di fare l'esatto opposto...forse tornerò...forse darò un'altra possibilità a noi. Esco e indosso un completo da casa, leggins e maglietta. Raggiungo il giardino sul retro della casa e tiro qualche pugnale verso il bersaglio che ho appeso su un albero.

"Ciao sorellina" mi blocco, no...non può essere "sono qui per portarti a casa". La sua voce ha un effetto paralizzante, chiudo gli occhi per cercare di riprendere il controllo delle mie emozioni e dei miei muscoli, ma non faccio in tempo. Sulla nuca un dolore lancinante, davanti a me il buio e una risata nelle orecchie.

The past always comes backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora