Capitolo 1: I benefici di un Prefetto

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CAPITOLO 1: I BENEFICI DI UN PREFETTO


« Certo che il Professor Falchuck poteva anche evitare di riempirci in quel modo osceno di compiti! » Amber era entrata in fretta in Sala Grande e di gran carriera si era andata a sedere accanto ai suoi due amici. Chris e Ashley non si limitarono nemmeno più ad alzare lo sguardo. Ormai dopo quattro anni uno e cinque l'altra erano abituati alle lamentele dell'amica.
Chris continuò a leggere gli ingredienti necessari per la Bevanda della Pace. A suo giudizio il professor Ian Brennan era peggio del Professor Brad Falchuck. Riprodurre quella bevanda impossibile, più i trenta centimetri di pergamena sulle proprietà della pietra di luna e i suoi usi nel produrre pozioni era peggio di qualsiasi compito avesse potuto dare l'insegnate di Trasfigurazione.
Era solo la prima settimana di lezione e già gli aveva assegnato una delle pozioni più difficili capitate ai GUFO.
« Qualcuno è particolarmente silenzioso dopo la riunione che il Preside ha fatto con tutti i Prefetti e Caposcuola. » Continuò Amber lanciandosi con Ashley uno sguardo d'intesa.
« Di cosa avete parlato? » Proseguì l'altra, con un sorrisetto malizioso, rivolgendosi a Chris che finse di non prestar loro attenzione.
« Niente di che. » Rispose, fingendo indifferenza nel capire del perché tanto interesse. « Da quanto ho capito è lo stesso discorso di ogni anno, per ricordare a noi prefetti le aree proibite della scuola e il nostro compito nel far rispettare le regole agli altri studenti, le punizioni da dare e altre cose noiose. Non ho idea del resto. Mi sono perso dopo i primi dieci minuti di infinite parole. »
« Criss c'era? » Domandò quindi Ashley, visto che era proprio quello che voleva sapere. « Da quanto ho sentito è il nuovo Caposcuola. »
Gli occhi cristallini di Chris si accesero. Le due ragazze si scambiarono un sorrisetto. Avevano fatto centro sul motivo del perché il ragazzo era così scorbutico e di poche parole ultimamente.
« Si, mi pare di averlo intravisto. »
« Intravisto? Oh andiamo Chris! Come minimo gli avrai fatto una scansione che nemmeno i raggi X che usa mio padre negli aeroporti Babbani farebbe! » Disse ridendo Ashley.
Si pentì all'istante della battuta dopo aver visto lo sguardo incendiario che il castano le aveva lanciato. Quel ragazzo aveva un talento nel far diventare quegli occhi azzurri così angelici... perfidi e terrorizzanti.
Dopo un po' smise di guardarla male e finse di tornare alla sua pergamena, pensando a quei pochi istanti in cui aveva potuto vederlo.
Darren Criss.
Serpeverde, ultimo anno, due anni più grande di lui e ... incredibilmente bello.
E... Chris avrebbe voluto dire bello, ma gli sembrava poco. Un aggettivo quasi misero per un ragazzo così.
Quei suoi ricci così morbidi e indomabili che danzavano sulla sua testa, quando girava per i corridoi di Hogwarts, quei due occhi così ambrati, così grandi, così espressivi e così... Dio, Chris non aveva mai visto occhi cosi. Persino quelle ridicole sopracciglia a triangolo sopra di essi erano adorabili agli occhi di Chris. E la sua altezza. Era più basso di Chris seppur più grande di lui e Chris... bhè pensava che anche quella fosse poco meno che perfetta.
Ma non aveva mai avuto il coraggio di rivolgergli la parola. Come avrebbe potuto? Lui, così bello e così popolare. Prima Prefetto, Capitano della sua squadra di Quidditch della sua casa e ora Caposcuola. Sempre circondato da una schiera di... ragazzine urlanti, che lo seguivano come se fosse una rock star.
E lui invece? Tipico topo da biblioteca.
Spudoratamente gay, che preferiva passare il suo tempo tra pagine impolverate piuttosto che su manici da scopa svolazzanti.
« Perché non provi a parlarci? Adesso che sei anche tu Prefetto potresti trovare una scusa in più! »
« Amber non ti stavi lamentando del Professor Falchuck? Continua a farlo! »
« Chris se hai intenzione di diventare una zitella acida fai pure. Anzi prepara quella Bevanda della Pace e bevila tutta. Sono due anni che gli corri, di nascosto, dietro come un ippogrifo in calore. Dico solo che forse sarebbe anche arrivato il momento di rivolgergli la parola, se non altro per educazione. »
Chris si alzò di scatto, cominciando a buttare nella sua borsa tutti i fogli di pergamena e penne d'oca alla rinfusa.
« Amber, per essere fini: non so se lo hai notato, ma i piselli non sono la sua portata preferita! » Detto questo si girò e uscì dalla Sala Grande fulminando un paio di ragazzini del primo anno che si divertivano a far volare i libri in aria invece di leggerli.

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