Capitolo 7: E infine l'eclissi

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CAPITOLO 7: E INFINE L'ECLISSI

«Chris, posso ... posso baciarti?»
Il cuore di Chris perse un battito, forse due. Forse cessò completamente di battere, oppure andava così veloce da non lasciare alcuna traccia del suo movimento dietro di sé.
Il tempo si era fermato. Era come se le stelle stesse avessero fermato il loro moto, decidendo di non sorgere, quasi come se non volessero disturbarli, come se non volessero osservare quel piccolo momento che stava nascendo tra di loro.
«E' da quando ci siamo ufficialmente conosciuti nel Bagno dei Prefetti che voglio farlo.» Mormorò Darren leggermente imbarazzato, alzando appena lo sguardo per vedere il tenue rossore che stava imporporando sempre di più le gote del Grifondoro. E non era il freddo. Nonostante la situazione e nonostante non si sentisse più il cuore battere in petto, Chris sorrise.
«D-Davvero?» Mormorò. Sentiva uno stormo di farfalle che svolazzavano nel suo stomaco, quella stessa sensazione che si prova quando si corre rapidamente lungo una discesa, ma più piacevole ... molto più piacevole. «Perché io, è dalla prima volta che percorsi la Sala Grande e per l'ansia dello Smistamento inciampai nel mantello, e tu mi porgesti la mano per aiutarmi a rialzarmi che voglio farlo.» Chris non seppe dove trovò il coraggio per pronunciare ad alta voce quelle parole. Voleva dare la colpa alle due Burrobirre che aveva bevuto poco prima o alla bellezza degli occhi di Darren che gli facevano completamente scollegare il cervello, o all'aver visto Grant invitare Candice a studiare insieme qualche volta. Ma forse, la vera ragione, era che era stanco. Stanco di raccogliere le briciole. Stanco di stare vicino alla persona per cui provava forti sentimenti e non poterglielo nemmeno far sapere. Per cosa poi. Paura di un rifiuto? Meglio sapere piuttosto che continuare a vivere in quella sorta di limbo scuro.
Darren lo guardò stupito e delicatamente gli prese il volto tra le mani per avvicinarlo al proprio. Sentiva il cuore battere forte nel proprio pomo d'Adamo. Vedeva le labbra di Chris, carnose e rosse come una rosa appena sbocciata avvicinarsi sempre di più. Si fermò quando era ad un soffio dal baciarle, l'uno poteva sentire il respiro caldo dell'altro sulla propria pelle.
Chris sentì quel forte odore di menta solleticargli le labbra screpolate dal freddo. Chiuse appena gli occhi.
Il suo primo bacio.
Nessuno lo aveva mai baciato. I baci che dava al proprio braccio di certo non contavano e men che meno contavano quelli che Will gli aveva dato sotto l'effetto della pozione.
Darren poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Chris. Erano morbide anche se leggermente screpolate dal freddo. Indugiò qualche attimo sentendo il cuore ormai scoppiargli nelle tempie.
Chris inspirò profondamente dal naso, inalando il profumo intenso di Darren. Era un tocco leggero, timido e imbarazzato. Non certo il bacio appassionato che si era sempre sognato. Eppure, proprio per la sua totale imperfezione, era perfetto come primo bacio. Chris non lo avrebbe mai voluto diverso da quello. Era bello vedere l'impaccio e il sorrisino di entrambi mentre cercavano l'angolazione giusta per non colpire gli occhiali di Chris e per non urtare continuamente i loro nasi. Dopo alcuni minuti si separarono.
Chris aveva gli occhioni azzurri spalancati come due piccole biglie. Darren non riusciva a staccare gli occhi dalle sue labbra, erano così delicate da essere già leggermente più arrossate di qualche attimo prima.
Chris sorrise e timidamente si riavvicinò alle labbra carnose del riccio. Fu subito chiaro che stavolta il bacio sarebbe stato qualcosa di più di quel semplice tocco di labbra.
Chris cominciò ad accarezzare con la lingua la linea che separava le labbra carnose del moro, come a chiedere a Darren il permesso di schiuderle e di lasciarlo entrare. Cosa che accadde pochi istanti dopo.
Il riccio sentì la lingua di Chris entrare timidamente tra le sue labbra e subito gli andò incontro con la sua. Si trovarono, si intrecciarono. Chris gettò le braccia al collo di Darren per approfondire di più quel bacio, mentre l'altro prese con una mano ad accarezzargli i capelli e con l'altra gli cinse la vita sottile per avvicinarlo di più a sé.
Chris sentiva il cuore galoppare e qualcosa che aveva quel gusto dolce di felicità annebbiargli i sensi. Aveva quasi paura che di lì a poco le unghie di Brian lo avrebbero svegliato dal più bel sogno della sua vita. Ma non sembrava un sogno.
L'umidità della bocca calda di Darren, quel sapore di menta così forte e al tempo stesso leggermente confuso dal sapore più intimo del ragazzo, quegli umidi schiocchi che risuonavano nell'aria, i piccoli e soffici gemiti che stava emettendo, non potevano essere frutto della sua immaginazione.
Si baciarono per un tempo indefinito, scoprendosi e assaporando l'uno il sapore dell'altro.
Quando finalmente si separarono avevano entrambi le labbra gonfie e lucide.
Chris stentava ancora a crederci, eppure era così: lui e Darren si erano appena baciati. E Darren non sembrava disgustato e sembrava ben lontano dal dare di matto.
Forse era stato un esperimento? Eppure aveva quello sguardo come di adorazione che faceva pensare che non fosse così.
E infatti Darren era in piena e completa adorazione.
Aveva baciato molte ragazze prima. Mia più di tutte. In quei cinque anni si era trovato spesso a domandarsi come sarebbe stato baciare Chris. Anzi, nemmeno il come sarebbe stato, perché quello supponeva sarebbe stato la stessa cosa. Insomma labbra su labbra che si toccavano. Quanto diverso poteva essere dal baciare una ragazza o una qualsiasi altra persona? No, Darren si chiedeva come si sarebbe sentito dopo aver baciato Chris. Eppure si accorse in quel momento di essersi sempre sbagliato. Su tutta la linea.
Perché baciare Chris era stato quanto di più diverso fosse stato baciare le altre ragazze.

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