Capitolo 10

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Si tolse le mani dalla bocca svelando un sorriso malizioso :" la nostra carissima Elizabeth ha un gigantesco succhioto sul collo boooooo " urlo Sasha :" e io che ti credevo una Santarellina altro ché qui abbiamo un accanita cacciatrice di ragazzi" continuò Sasha, ormai il mio viso era di una tonalita pari a quella di una fragola ...anzi di un papavero Aurora si avvicinò a me lentamente e mi guardò sorridendo

:" dicci chi è stato il fortunato chi è che ti ha marchiato ?" quasi sussurrò Aurora

:" Lo conisco per casi ? ma è brutto o bello? dimmi che è bello perché altrimenti tu uccido con le mie stesse mani " disse Bianca quasi ringhiando le ultime parole

Loro non immaginavano neanche chi fosse e eccome se ra bello mi ripresi dai miei pensieri che le ragzza intorno a me mi fissisavano con insistenza tranne Camille che aveva uno sgurdo dolce e amorevole sul volto fino a adesso era l'unica a non aver fatto alcun commento sul segno violaceo che mi era stati lasciato sul collo.

:" Bhe.....è...stato...il..Pri...cip" Sasha non mi lascio finire la frase che urlò :" Che cosaaa il principe quel figo che ti stava gurdando ieri al bar " fece un respiro profondo e riprese a parlare con molta meno foga :" Cosa ti ha detto ? cos'altro ha fatto? parla Eliz non mi lasciare sulle spine".

Raccontai tutto l'accaduto compreso l'incontro al castelloe gli dissu che forse sareu riuscita a vederlo , Camille si avvicinò a me strinse forte e poi bisbiglio nel mio orecchio :" Buona fortuna amore mio ma ricordati tu sei solo mia " rise alla fine e io risi con lei salutai le altre e m i affrettai per salire sulla mia bici

***

dopo aver fatto un paio di consegne era arrivato il momento di quella al castello stavolta entrai con estrema calma come se fossi stata un ladro che doveva rapinare una banca ma io volevi rubare una sola cosa volevo rubargli quello sguardo che mi faceva diventare liquida al solo pensiero mi si stampo un sorriso sul viso . Stavo gironzolando per il palazzo in cerca della cucina e del bellissimo principe quando sentii dei passi avvicinarsi corsi nella direzione opposta e mi ritrovai in un gigantesco giardino c'erano credi 2 o 3 serre una grande piscina e un vasto prato con dei fiori delle sedie dei tavoli alcuni ombrelloni quel posto era bellissimo pioggiai il cesto su uno dei tavoli e ispezionai un po quel luofo era bellissimo mi piaceva trasmetteva una calma mi avvicinai alla piscina e notai che aveva la forma di un fiore era lo stemma reale mi sporsi per vedere i diversi colori delle mattonelle wow era.......

Pov's Justin

stavo ancora cercandi di alzarmi dopo che Alessandro era venuto a svegliarmi e io non volevo quindi mi alzai a fatica quando senti delle gocce sulla mia spalla quando mi voltai mi resi conto che Alessandro mi stava svuotando in faccia il contenuto di una bottiglia orami ero fradicio lui scappo subito da me e io gli corsi dietro fece le scale in meno di due secondi e io feci lo stesso gli stavo alle calcagna quando lo persi di vista non lo trovavo più  mi misi a correre quando senti un rumore di passi più leggero poi mi fermai scrutai l'ambiente intorno a me e senti un rumore di acqua corsi fino all ingresso del giardino quando vidi Alessandro venirmi addosso fini a dosso a a qualcosa e poi caddi in aqcua apri gli occhi e vidi che cos'era la cosa con cui avevo sbattuto. Ommio dio era Elizabeth e aveva gli occhi chiusi e la bocca aperta stava affogando, subito la preai e usci dal acqua con lei in braccio la posai aul bordo vasca e cominciai e spingerle sul petto mentre Alessandro correva verso di me spalanco gli occhi e urlo :" oddio Elizabeth mi dispiace " ma lui come faceva a conoscerla , in questi momento non è importante la cosa importante è risvegliare Elizabeth continuavo a spingere al suo petto quando decisi per la respirazione bocca a bocca mi avvicinai lentamente quando stavo per poggiare le mie labbra sulle sue lei mi tossi in faccia tutta l'acqua che aveva nei polmoni ritrassi il visso e misi una mia mano dietro al suo collo aiutandola ad alzarsi dopo vari colpi di tosse smise e mi sussurrò un grazie molto debole

Quello sguardo di caramelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora