9

297 18 3
                                    

Per fortuna anche sua sorella stava bene, non disse niente del padre neanche a lei. Se il padre non aveva detto niente a loro, cerano 2 possibilita: 1-che sia in italia solo e unicamente per loro; 2-che a loro ci pensera dopo aver sistemato il figlio...
Ermal ridiede il telefono a fabrizio, lo ringrazio per averglielo prestato e poi cadde di nuovo il silenzio.
<stanno tutti bene?> ermal senti la voce del suo amico e sussulto, non pensava che stesse ascoltando...<si...si stanno tutti bene> un sorriso gli spunto sulla bocca, non era gigante, ma era meglio dell'espressione che aveva prima. <hey riccio, andiamo di la sul letto? Qui si sta scomodi...> fabrizio aveva ragione, ora che ci pensava erano ancora per terra, nel bagno...<si...si certo>.
Si alzo a fatica da terra e con un braccio sulla parete e un braccio di fabri a sorreggerlo arrivo in camera, si sedettero entrambi sul letto.
Fabrizio era intento a guardare il riccio, si era calmato finalmente, non tremava più e riusciva finalmente di nuovo a respirare, anche se fabrizio sapeva che basterebbe una minima cosa per farlo ricadere dentro quel tornado di emozioni negative, come biasimarlo però? Era normale...con una persona del genere a girare li intorno... quel pensiero fece chiudere lo stomaco a fabrizio per un attimo, sapeva che la stessa cosa la stava pensando anche il suo amico.
Non passo molto tempo da quei pensieri che qualcuno bussò alla porta della camera, entrambi sobbalzarono a quel rumore improvviso, si guardarono negli occhi, ermal aveva lo sguardo spaventato, per via dei ricordi che si fecero spazio nella sua mente, ritorno un attimo a essere quel bambino in albania, quando di notte, di giorno e a volte anche di mattina arrivava suo padre a colpire la porta della sua cameretta, per sfogarsi sul corpo del piccolo ermal...scacciò quei ricordi ma sapeva benissimo che erano ancora vivi nella testa, semplicemente li mise in fondo.
Fabrizio dopo aver scrutato lo sguardo del riccio diventare per un secondo terrorizzato vide che era tornato di nuovo calmo, così fece per alzarsi, il letto scricchiolo un po all'assenza del peso del romano, lentamente inizio a camminare verso la porta della camera, il riccio era rimasto in silenzio col fiato sospeso, posizionò una mano sulla maniglia e fece per abbassarla...

Il ritorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora