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Fabrizio senti provenire un no sussurrato, così si giro a guardare il riccio <a..no scusa, apri pure...> il riccio rispose prima di qualsiasi domanda gli potesse fare il romano.
Fabrizio si rigiro e apri la porta, guardo l'uomo davanti a lui dal basso verso l'alto, l'aveva aperta giusto per poterlo guardare solo lui, l'uomo davanti a lui porta dei scarponcini in pelle, jeans neri senza strappi, maglia nera e felpa rosso scuro, la felpa era pesante perciò non aveva giacche, un filo di barba giusto visibile capelli ai lati rasati e in centro ricci, neri come il carbone, gli occhi erano chiari a differenza dei capelli scuri, uno azzurro ghiaccio e l'altro verde chiaro.
Era alto poco piu di fabri e di ermal.
Lo scrutò per un momento e si rese conto di non conoscerlo, in effetti metteva un po di paura.
<scusa tu sei...?> cerco di essere il piu gentile possibile, ma erano le uniche parole che gli uscivano dalle labbra...
<sto cercando ermal meta> aveva una voce profonda ma non roca <tu saresti...>    <nessuno che interessi a te> fabrizio non ci poteva credere come si permetteva a dire una cosa del genere a lui? Era arrabbiato nero, <no cazzaro tu non hai capito, o me dici chi sei o te ne vai da qua!>
Ermal sentiva tutto, aveva riconosciuto la voce, rimase paralizzato per qualche minuto poi sentendo la voce di fabrizio si alzo in piedi di scatto <fabri chiudi la porta non farlo entrare!>.
Fabrizio non appena senti il riccio gridargli addosso quelle parole fece per chiudere la porta ma una mano la fermò proprio quando si stava per chiudere, l'uomo sconosciuto entro dentro e chiuse la porta dietro di lui a chiave, fabrizio e ermal indietreggiarono contemporaneamente fino a mettersi fianco a fianco, quell'uomo davanti a loro posando i suoi occhi prima su uno e poi sull'altro...

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