.2 mesi dopo.
"Non ne posso più, non ti va bene niente!! Nostra figlia nascerà senza nome! Come una sconosciuta"
"Ti rendi conto che stai facendo una storia assurda solo perché non troviamo un nome adatto? Sei esagerato"
"Io sono esagerato?! Tu sei uno stronzo, Louis"
"Non ti sopporto più, Harry!! Sei all'ottavo mese e sei diventato un rompipalle assurdo! Urli per qualsiasi cosa, non ti va mai bene niente e mi dai completamente addosso, sono stufo!"
"Dove vai adesso?! Bravo!! Abbandonami!" Louis é completamente spazientito, non ce la fa più. Harry ultimamente é irascibile e insopportabile, la gravidanza lo sta dando alla testa, soprattutto in questo ultimo mese. Prima che possa dire qualcosa del quale potrebbe pentirsi, si alza dal divano e va verso la porta.
"Sai che ti dico, Harry? Chiamami quando ti sarai calmato. Io sono al limite e non ce la faccio più, vedi cosa vuoi fare". Louis non capisce perché il suo ragazzo deve fare un dramma per ogni cosa. Non fa altro che urlare, prendersela con lui ed insultarlo. Lo speaker è semplicemente stanco. Accontenta tutte le sue voglie, asseconda tutti i suoi sbalzi d'umore e deve anche sentirsi dire che non gli dà abbastanza attenzioni. Louis passa tutto il suo tempo con Harry, esce per andare a lavorare e quando torna, dopo la mezzanotte, a casa lo aspetta il riccio, pronto ad urlare a mettere in dubbio la sua fedeltà. Secondo occhi verdi, se solo Louis fa un minuto di ritardo, é perché lo tradisce con gente a caso. É al limite del paranoico, ossessivo.
"Louis!! Aspetta!!" Harry lo raggiunge fuori casa, scalzo e in tuta, con gli occhi pieni di lacrime e i singhiozzi che gli sconquassano il petto.
"Scusami amore.. sono pessimo.. scusami.. ti prego" Harry si butta un ginocchio, trattenendo con le mani il giubbotto di Louis.
"Alzati e non fare spettacolo, andiamo dentro" Louis lo prende per un braccio portandolo dentro casa. Sospira chiudendo la porta alle loro spalle.
"M mi vuoi lasciare, vero?"
"Sinceramente sì Harry, ho bisogno di un po' di tempo per me, lontano da te. Non ce la faccio più, sono stanco davvero. Faccio di tutto per garantire una vita serena a te e alla bambina ma non ti va mai bene nulla. Passo le mie giornate fra casa e lavoro e quando voglio uscire con Zayn a prendere una birra, dai di matto, non si può andare avanti così. Metti sempre in discussione tutto e addirittura pensi che ti tradisca. Sei diventato ossessivo e insopportabile, va bene la gravidanza, va bene tutto, ma c'è un limite e tu lo hai superato da un pezzo" a Louis costa tanto dire queste cose ma pensa che solo così il suo ragazzo possa capire. Il riccio scoppia in un pianto disperato portandosi le mani alla bocca.
"S scusa.. s scusa.. i io.. h h ho s sbagliato" diventa tutto rosso in viso e la rabbia di Louis sparisce man mano, lasciando posto alla preoccupazione.
"Calmati adesso e smetti di piangere" lo prende in braccio e a fatica raggiunge la camera da letto.
"Non vado da nessuna parte, adesso riposati, okay?"
"N non c ce l la faccio.. senza di te"
"Io invece non ce la faccio con te, Harry.. vedi di cambiare atteggiamento altrimenti finisce davvero"
"L lo farò.. t te l lo prometto"
"Adesso dormi un po', che stanotte non hai chiuso occhio"
"Vai via?"
"Resto qui finché non vado a lavoro"
"Stanotte tornerai a casa?"
"Non lo so" Harry non risponde e piange ancora, chiudendo gli occhi. Louis invece si trattiene dal baciarlo e dal dirgli che va tutto bene, deve capire che sta esagerando e solo così potrà farlo.***
"Vediamo chi abbiamo adesso con noi"
"C ciao sono Harry e chiamo da Londra" Louis sorride e Zayn ridacchia facendogli segno di non fare stronzate
"Ciao Harry da Londra, cosa posso fare per te?"
"Io vorrei tornare a due mesi fa, a quando io e il mio compagno eravamo felici, poi ho esagerato rovinando tutto. Oggi é andato via di casa dicendo che probabilmente non vuole stare più con me. Io so che ama me e nostra figlia ma capisco anche che è esausto. Lavora tanto e non ci fa mancare nulla, mi tratta come un principe. So che, da come mi comporto, sembra che non faccia abbastanza, ma non è così. Vedo tutto quello che fa per me, per noi e sono fiero ed orgoglioso dell'uomo che è. Sono insopportabile e paranoico, ha ragione e se vorrà lasciarmi lo accetterò, anche se ho il cuore spezzato. Non sono geloso, sono gli ormoni che mi portano ad esserlo. Tu sei bello Louis, sei giovane, intelligente e, prima di me, non hai mai voluto legami, ho paura tu possa stancarti. Sono brutto, grasso, mi lamento sempre e non faccio altro che piangere. Questa gravidanza sta portando fuori il peggio di me e non ne vado fiero. Ti amo tanto e scusami, se.. oddio! Ahia! Se.. se cambi.. ahia.. idea, io e fagiolina ti aspettiamo a casa" Harry ha la voce spezzata dal dolore e Louis é già balzato in piedi, cercando di capire cosa stia succedendo.
"Harry!! Harry, amore.. che hai?"
"Io... Louis!!"
"Harry!!!! Harry!" Louis continua ad urlare ma dall'altra parte della cuffia non si sente più alcun rumore.***
"N non ci posso credere!"
"Louis, amico, non ti ho mai visto così, mi stai facendo spaventare. Sembra che non respiri, per quanto piangi. Stai calmo"
"N no.. É é colpa mia"
"Lou, hey.. É andato tutto bene, Harry sta bene e fagiolina é nata. Hai sentito il medico, é in salute, pesa 2 kg e 300 grammi e non ci sono problemi" Louis é disperato e Liam, sorprendentemente, lo abbraccia. Dopo la telefonata alla radio Louis ha chiamato Liam e Niall e sono corsi tutti a casa, da Harry. Lo hanno trovato a terra, privo di sensi, con del sangue che gli usciva da dietro. Portato d'urgenza in ospedale lo hanno subito messo in sala parto e hanno fatto nascere la piccola. É nata un mese prima, ma non per questo non sta bene, anzi, é in salute e adesso le stanno facendo tutti i controlli. Fra poco la porteranno dai genitori che ancora non l'hanno vista. Louis é fuori, in sala d'attesa, con i ragazzi e non ha il coraggio di andare in stanza da Harry. Si sente così in colpa.
"Potevano morire! Entrambi, per colpa mia"
"Non è colpa tua e nessuno dei due poteva morire. Harry ha solo accumulato tanto stress e questo ha risentito sulla bambina. Voleva uscire e conoscere i suoi papà, non ce la faceva più"
"Ho una figlia, N"
"Hai una figlia, Lou. Vai da Harry, corri. Sarà spaventato, spaesato e non capirá cosa sta succedendo" Louis corre, inciampa in un carrello con i medicinali e per poco non cade a terra. Chiede scusa, inciampa di nuovo, urtando un'infermiera e finalmente arriva in camera di Harry. Ha gli occhi aperti e si dimena toccandosi la pancia
"Dov'è!?! Dov'è la mia bambina?!"
"Amore, amore mio, calmati" Louis si siede accanto a lui, prendendogli una mano fra le sue.
"Sei venuto a dirmi che l'ho persa, vero? É morta?!"
"Devi calmarti Haz, ti prego" Louis gli bacia le labbra secche e gli accarezza i capelli, gesto che fa calmare il riccio all'istante.
"N non volevo perderla.. s sono un p pessimo padre"
"Harry, amore, non l'abbiamo persa, é nata e sta benone. É una sana fagiolina di 2 kg e 300 grammi" Harry non può credere a ciò che Louis gli sta dicendo. Riprende a piangere, ma stavolta di gioia.
"É nata, la nostra bambina é nata. L'hai vista, Lou? É bella?"
"Non l'ho vista, amore. Sei svenuto, hai perso i sensi, ti hanno sedato e subito portato in sala operatoria, non mi hanno fatto entrare".
"Quando mi sono svegliato, non ti ho visto e non ho sentito neanche fagiolina, ho guardato la pancia e mi sono reso conto che era vuota. Mi é preso il panico"
"Haz, scusami. Non dovevo reagire così, ho esagerato. Dovevo capire il tuo momento, la paura, l'ansia e tutto il resto"
"Tu non hai sbagliato nulla, sono stato io. Non dovevo urlarti contro e pensare che mi tradissi, in realtà non l'ho mai creduto davvero. Ti prometto che non mi comporteró mai più cosi, amore mio"
"Se alla prossima gravidanza farai ancora così, ti chiudo in casa da solo e io scappo" Louis ride baciandogli le labbra e Harry lo guarda con gli occhioni spalancati.
"Alla prossima? Tu vuoi avere un altro figlio con me?"
"Certo, amore. Voglio avere altri 2, 3 figli. Quanti ne vuoi"
"Ti amo tanto, Louis"
"Ti amo tanto anche io, piccolino"
"Oh scusate, ma qui c'è qualcuno che insiste per conoscere i suoi papà" un'infermiera entra in camera con una piccola culletta trasparente, dove dentro c'è la bambina più bella che i due abbiano mai visto. Louis la prende in braccio all'istante.
"Sta bene?!"
"La bambina sta benissimo, tra poco passerà il dottor Bronson e vi dirà tutto" l'infermiera li lascia soli e Louis, con la fagiolina in braccio, si siede sul letto accanto ad Harry che, subito, allunga una mano ad accarezzare quella minuscola di sua figlia.
"Oh mio Dio! É bellissima! É chiara, Lou!" Louis la osserva bene, imprimendosi nella mente ogni dettaglio. Ha ragione Harry, la piccola ha la pelle bianca, i capelli chiari e gli occhioni spalancati sembrano anch'essi di un colore tendente al chiaro. Non piange, non urla, ha sulle labbra una parvenza di sorriso e gira la testa in direzione della voce dei suoi papà.
"Destiny. Appena l'ho vista mi è apparso questo nome nella mente"
"Destiny Diana Tomlinson. Suona benissimo. Volevo chiederti scusa anche per il mio comportamento sulla scelta del nome. Avevi ragione tu, quando mi dicevi che il nome ci sarebbe venuto appena avremmo tenuto nostra figlia in braccio per la prima volta"
"Non chiedermi più scusa, amore mio, non serve. Benvenuta amore di papà. Destiny Diana Tomlinson".
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I would come back ❀ L.S
Hayran KurguLouis é uno speaker radiofonico, con una trasmissione di successo, tutti lo acclamano e fanno a gara per partecipare alla sua trasmissione. Harry é un dolce e riservato ragazzo di 24 anni, con la passione per la fotografia e un grande amore nel cuo...