Chapter 5

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Quando arrivammo davanti l'enorme casa cominciai giá a pentirmi di aver accettato.

L'abitacolo era pieno di ragazzini ormonali e ubriachi, le luci erano basse e la musica alta che mi entrava nelle orecchie arrivando al cervello.

Stant notò subito la mia espressione spaesata e mi cirondò la vita con un braccio.

"Non ti preoccupare, dopo qualche minuto ti ci abitui"

Doveva urlare per farsi sentire sopra la musica ululante, ma io lo sentivo come se stesse sussurrando.

"Lo spero per te"

Ci avvicinammo ad una coppia di ragazzi e con la coda dell'occhio vidi Stant sorridere illuminandosi. Uno di quei due doveva essere Liam.

Un ragazzo era moro e con gli occhi color cielo, aveva i capelli sbarazzini e corti, le labbra sottili e rosee ed era alquanto più basso di Stant.

Il ragazzo accanto a lui invece era uno moro dagli occhi marroni, quasi neri, e i capelli cortissimi. Le sue carnose labbra erano contornate da un leggero strato di barba.

"Liam!"

Stant si avvicinò al ragazzo dagli occhi neri e lo abbracciò.

Io mi avvicinai al trio di ragazzi rendendo nota la mia presenza.

"Avril, lui é Liam"

Stant sorrise mostrandomi orgoglioso il suo premio. Liam mi sorrise dolcemente abbracciandomi. Mi é subito piaciuto.

"Piacere Liam, sono Avril, la migliore amica di Stant. Sono felice di dare finalmente un volto alle sue numerose storie"

Sorrisi mentre Stant si grattava il retro del collo imbarazzato.

"Piacere mio Avril. Spero che le storie che ti racconta siano tutte belle"

Si lasciò scappare una piccola risata mentre io annuivo.

"Oh, Stant, Avril, lui é Louis. É il mio migliore amico"

Vidi Stant irrigidirsi sul posto e gli presi la mano stringendogliela per tranquillizzarlo.

Liam notò l'espressione tesa di Stant e si sbrigò ad aggiungere.

"É fidanzato, la sua ragazza si chiama Eleonour"

Stant gli sorrise e si tranquillizzò, così gli lasciai la mano per porgerla al ragazzo.

"Avril Gatzi, piacere"

Sorrisi quando sentii il suo palmo morbido contro il mio.

"Louis, Louis Tomlinson"

Aveva un sorriso amichevole e sincero.

"Bhe, andiamo a ballare"

Scoppiai a ridere alla proposta di Stant tirandogli una gomitata. Lui non sapeva ballare, era ovvio che volesse fare colpo.

Mi sorrise complice e poi prese la mano di Liam, che si allontanò seguito da Louis.

Ne aprofittai per andare a bere qualcosa, avevo la gola secca a causa di tutte quelle urla per poter farmi sentire.

C'era un ragazzo intento a versarsi da bere e gli chiesi un bicchiere d'acqua.

"Non sono il barista, dato che siamo in una casa e non in un locale, ma ad una bella ragazza come te posso offrire da bere"

Ovvio che non era il barista. Mi sentii subito stupida, mi stavo solo annoiando e volevo solo essere a casa sul mio divano ingozzandomi di popcorn e vedendo film strappalacrime.

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