Chapter 7

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Non mi aspettavo certamente che accettasse quella mia assurda richiesta, e fui sollevata quando lo fece.

Qualcosa nel modo in cui mi aveva chiamato 'amore', fece perdere ben due battiti al mio cuore. Notai come le sue piene labbra rosee si separarono quando pronunciò quella parola, il suo accento ben marcato mi fece quasi cadere ai suoi piedi come se fosse una qualche divinitá.

Mai nessuno, in tutti i miei ventuno anni, mi aveva chiamata in questo modo, nemmeno Stant. Ci rifilavamo degli adolescenziali soprannomi come 'tesoro' e c'erano delle volte in cui mi chiamava 'piccola', ma non mi ero mai sentita in questo modo, come se qualcuno avesse fatto penetrare il proprio braccio nel mio petto strattonando il mio cuore.

Ma la cosa che più mi fece male, o bene, fu il suo sorriso.

Non era malizioso o strafottente come i suoi soliti, era..sincero? Si, sincero, quelli non forzati o malinconici, ero la causa del suo sorriso e non sapevo se piangere o e essere felice di questa cosa.

"Avril, qualcosa non va? Non mi hai ancora risposto"

La voce soave e confusa di mia madre mi riportò con la testa sul divano, dove ero seduta tra lei e Harry.

Mio padre alternava il suo sguardo misto tra il curioso e il confuso, tra me e Harry.

Non aveva ancora parlato, da quando era entrato in questa casa, al contrario di mia mamma, che non sembrava intenzionata a smettere.

"Uh, oh? Cioé, si-io, uhm..ho co-onusciuto Harry ad una...festa? No, tipo noi non-"

Presi un sorso d'acqua cercando di mandare giù il groppo che mi si era formato in gola. Ero terribile nel mentire, per questo ero molto brava nel mio lavoro..ricordo che il mio boss, prima di assumermi mi disse proprio questo, ovvero che ero terribile nelle bugie, dopo che avevo cercato di convincerlo del fatto che non avessi rotto io il quadro appeso fuori dal suo ufficio. Ma era una mezza veritá, un uomo grosso quanto Hulk mi era venuto addosso spingendomi contro esso, non c'era modo che non si rompesse..

Ed ora mi sono messa a parlare di nuovo del mio lavoro! Che diavolo c'é di sbagliato in me?!

"In realtá ci siamo incontrati un mesetto fa, l'ho persuasa a venire a prendere un gelato con me, e dopodiché ci siamo ri-incontrati ad una festa. Così abbiamo iniziato a frequentarci un po' e niente, adesso vediamo dove andremo da qui"

Boccheggiai quando sentii il discorso scorrevole di Harry. Era un ottimo attore, se io per prima non avessi saputo che era tutta una falsa, probabilmete avrei abboccato senza indugi alla sua ridicola storiella.

"Ad una festa? Avril, pensavo che quella di ieri fosse la prima alla quale avessi partecipato?"

Cercai qualche traccia di rimprovero o delusione nel tono di voce di mia mamma, ma non ce ne era traccia.. solo curiositá.

"Oh, bhe non era proprio una festa, era u-una piccola..festicciola alla quale erano invitati solo i ragazzi della piazza per l'apertura di un nuovo..museo?"

Asciugai il palmo sudato delle mie mani sui jeans prima di prendere un altro sorso d'acqua.

Sorrisi innocentemente a mia madre per chudere la menzogna in bellezza, e sospirai guardando mio padre, che mi guardava con gli occhi ridotti a due fessure studiando il mio viso, in cerca di una qualche prova del fatto che stessi mentendo.

Deglutii e gli sorrisi imbarazzata, prima di allargare il mio sorriso quando finalmente fece sparire il cipiglio sul suo viso e ricambiò il sorriso.

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