Chapter 11

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Eravamo sedute in uno dei tanti tavoli del Wringo, un bar a tavola calda, molto carino in realtá. Il soffitto era completamente giallo, al centro di esso era posato un grande lampadario in diamanti, la quale luce era abbastanza forte da illuminare l'intero bar, nonostante quest'ultimo non avesse enormi dimensioni.

I muri erano pastellati di bianco, mentre qualche fiore oro era disegnato qui e li.

I camerieri erano tutti ben organizzati: un uomo sui trent'anni era fermo davanti la porta, un tovagliolo posto sul suo braccio destro, costantemente piegato in modo elegante e raffinato, pronto ad accogliere con un sorriso tanto smagliante e caldo, qunto finto, ogni avventore che entrasse da quella porta colorata.

Un'altro cameriere, forse poco più giovane del primo, era in piedi dietro la cassa, lo sguardo attento e vigile davanti a lui, mentre gli occhi a mandorla si muovevano alternandosi tra l'entrata del bar, e i pochi clienti all'interno di esso.

Una bellissima ragazza dai capelli marroni scuro, invece, si stava avviando verso di noi, un sorriso dolce sul volto, camminata perfetta e posata, mentre estraeva dalla tasca del suo grembiulino, un piccolo taccuino ed una penna.

"Buongiorno"

Passò il suo sguardo dolce da mia sorella a me, gli occhi scuri ci osservavano confusi e compassionevoli. Non c'era da meravigliarsi. Mia sorella aveva lo stesso aspetto di prima, guance e occhi arrossati, labbra secche e capelli crespi, mentre io riuscivo a sentire la secchezza delle lacrime sul mio viso, quando le sorrisi.

"Posso, uhm..portare qualcosa?"

La cameriera, Diana, stando al cartellino posto sulla sua camicetta oro, si affrettò ad aprire la penna con un 'click', prima di guardarmi aspettando una risposta.

Mi schiarii la voce e presi il menù in plastica, portandolo davanti al viso e dando una lettura veloce, così come Ilary, mentre Diana aspettava pazientemente alla nostra sinistra.

"Io prendo una cioccolata calda con un cucchiaio di zucchero e tanta panna, per favore"

Sollevai lo sguardo dal menù, sentendo la voce di Ilary suonare dolce come solo qualche anno fa avevo sentito.

Il ricordo delle nostre avventure mosse qualcosa nel mio stomaco, facendomelo pesare quattro volte tanto.

"Signorina"

La piccola e curata mano di Diana si sventolò velocemente davanti al mio viso, e quando la guardai, mi rivolse un piccolo sorriso, tanto timido quanto dolce.

"Ha deciso?"

"Uh certo, un caffé macchiato grande, due cucchiai di zucchero di canna e vaniglia, grazie"

La vidi scrivere velocemente per poi ricomporre il taccuino e la penna nel piccolo taschino, prima di unire le mani in grembo.

"Porterò tutto tra qualche minuto, nel frattempo sentitevi libere di servirvi da li-" indicò un bancone sulla quale erano disposti numerosi piatti in ceramica bianca, contenenti vari tipi di dolciumi e bicchieri pieni di bibite "- tutto gratis, é una nuova tecnica di vendita, speriamo sia di vostro gradimento"

Sorrise un'ultima volta, prima di girarsi e, con la stessa camminata perfetta della prima volta, tornare dietro il bancone.

"Come stai?"

Portai lo sguardo su quello di Il, che nel frattempo aveva iniziato a sfregare le mani tra di loro, cercando di creare quanto più calore fosse possibile, e soffiandoci sopra di tanto in tanto.

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