Chapter 10

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Stant's pov

"Fammi capire bene, la mamma di Zoey verrá qui domani e Avril non potrá riceverla? Perché no? E perché verrá domani?"

La segretaria sexy del signor Benner stava in piedi davanti a me, mani sui fianchi e postura eretta.

"Non ho intenzione di ripeterlo una centesima volta, per cui apri bene le orecchie. Avril dovrá far leggere la consegna al giudice a tre settimane da ora, e non ha ancora nemmeno scoperto chi é l'assassino di Zoey. Mi ha fatto chiamare sua madre per vederci un po' meglio in questa situazione, ma sua madre ha detto che avrebbe voluto dare una veloce occhiata alla consegna. Avril si dará malata per evitare che questo accada, e così sarai tu a riceverla domani, e riferirai i risultati del colloquio, ad Av. Hai capito adesso?"

Questo era grandioso. Ci stavano servendo la vittoria su un piatto d'argento, e nemmeno se ne accorgevano.

"Di' ad Avril di non preoccuparsi. Ci penserò io."

Sorrisi orgoglioso. Dio me la stava mandando buona, dovevo approfittare del suo buonsenso, e non perdere tempo. Angela mi mandò un'occhiata confusa, prima di annuire ed uscire dal mio piccolo ufficio.

Chiamarlo ufficio era un'eufemismo, diciamo che c'era lo spazio per farci stare un computer ed una sedia..quello di Avril era cinque volte più grande, con una grande finestra che si affacciava alla cittá.

Dovevo chiamare Liam.
Avril's pov

Risposi velocemente ad alcune e-mail, prima di spegnere il computer ed infilarlo nella mia ventiquattro ore. Per tutta la giornata non feci altro che pensare alle parole di Ilary.
É anche colpa tua.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
Quello é stato l'anno più brutto.
Eri troppo occupata a ficcare il naso nella vita di Manzoni.

Queste erano le parole che continuavano a frullare nella mia testa, una dopo l'altra, con un'eco profondo della voce di Ilary a seguirli.

Avevo così tanti problemi, la mia mente era un miscuglio di pensieri e angoscie, che mi rendevano difficile concentrarmi sul mio lavoro.

Forse Stant aveva ragione, dovevo provare e reprimere la mia rabbia verso Il, e provare a ricostruire il legame che troppo brutalemente avevamo spezzato, pezzetto dopo pezzetto.

Sistemai la pesante giacca sulle mie fragili spalle, facendo scivolare le mie esili braccia all'interno delle maniche, riscaldandole immediatamente.

Quel giorno, il tempo a Washington non perdonava, la pioggia cadeva come aghi in gran quantita, le nuvole erano ammassate tutte insieme nascondendo il cielo azzurro, con il loro colore grigio.

Il vento soffiava via di tutto, dai pezzi di carta sparsi per l'asfalto, ai giornali disposti su alcune panchine del parco. Quello che non allontanava, però, erano i miei problemi, fissati in fondo alla mia mente con chiodi e colla.

Nascosi le mani ghiacciate nelle tasche enormi del mio giubbotto, abbassando la testa, cercando il più possibile di evitare il vento ululante che ripetutamente si scagliava contro il mio viso.

Camminavo a fatica, le ondate di freddo venivano esattamente dalla parte opposta in cui camminavo, spingendomi indietro e facendomi, di tanto in tanto, perdere l'equilibrio.

Mentre camminavo, l'unico suono udibile erano quello delle foglie secche che scrocchiavano sulla strada, mentre si sollevavano leggere, grazie all'infinita forza del vento, quello delle veloci macchine che mi passavano affianco, e quello dei miei pesanti sbuffi sopra la pesante aria.

I miei respiri formavano delle leggere nuvolette calde, che mi divertivo a far arrivare al volto, godendomi di quel secondo in cui veniva riscaldato.

"Avril!"

Fermai i miei veloci piedi, quando sentii una voce familiare alle mie spalle, coperta dalle folate di vento.

Mi voltai, concentrando i miei occhi nei movimenti lenti dei miei stivaletti, mentre giravano.

Quando sollevai lo sguardo, mia sorella era ferma davanti a me, almeno una decina di metri a separarci. Aveva il fiatone, i capelli arruffati e il mascara completamente colato sul suo viso angelico.

In quel momento, un moto di protezione prese il sopravvento su tutti gli altri sentimenti, mentre vedevo Ilary piangere e singhiozzare contro l'aria scrosciante e la pioggia, dolorosa contro la pelle.

Non dissi niente, mi limitai a camminare verso di lei, la mia sicurezza cresceva ad ogni passo,così come la rabbia si dissolveva.

Quando oramai ero davanti a lei, solo due parole, suonate come un sospiro, uscirono dalle sue labbra, schiarite per la pioggia, e rinsecchite per il vento. Due parole che portarono solo ricordi felici, allontanando quelli tristi.

"Mi dispiace"

Senza pensarci una seconda volta, attirai il suo corpo minuto contro il mio, la pioggia e il vento erano un ricordo lontano mentre mi stringeva contro di lei e singhiozzava contro l'incavo del mio collo.

"Mi dispiace così tanto Av, ho sbagliato tutto, é colpa mia, é tutta colpa mia"

"Shh" con la mano destra portavo l'indice su e giù per la sua spina dorsale, sussurrandole parole per calmarla.

"Parliamone davanti una tazza di caffé"

Mi staccai dall'abbraccio asciugando le lacrime che avevano iniziato a scendere libere. Il vento bruciava contro le lacrime secche e gli occhi gonfi, quando presi la piccola mano di Il, nella mia altrettanto piccola, entrando nel primo bar che trovammo nella via.

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*spazio autrice*
Ahloa :)
Mi dispiace per il ritardo vergognoso, ma come avevo giá anticipato, con il fatto della traduzione, il tempo a disposizione é molto meno..
A proposito di Darkneea meet Light, vorrei ringraziare tutte coloro ci hanno fatto un salto, la storia ha due capitoli e giá molti commenti e visualizzazioni, mi rendete così felice ragazze, neanche immaginate!
Tornando alla storia, ho deciso di dividere questo capitolo in due parti, uno riflessivo, e un altro descrittivo.
Stant sta pian piano avendo un ruovo irrilevante nella storia, così come Liam. In più Avril e Ilary stanno cercando di tornare sorelle amiche, e non più sorelle nemiche.
Vorrei avvisare che da questo capitolo in poi, le porzioni saranno molto più ridotte, i capitoli saranno più corti e posterò una volta a settimana, in compenso, c'é la nuova storia :)
Bando alle ciance, votate e commentate come sempre, e al prossimo aggiornamento ;)
Rachele©°

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