Chapter 16

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Avril's pov

Sono solo le cinque del pomeriggio, per cui decido di pulire un po' la casa prima di prepararmi.

Il salone é giá tirato a lucido, ci sono solo alcuni giornali lasciati in disordine di fianco la Televisione. Li prendo e li porto di sopra, nella mia stanza, sistemandoli nei cassetti della mia scrivania.

Quando mi guardo allo specchio, quasi urlo per lo spavento. Sono brutta, bruttissima.

I capelli sono crespi e gonfi, ci passo due dita attraverso cercando di sciogliere i nodi, ma le dita rimangono impigliate a metá strada. Non ho mai avuto così tanti nodi in vita mia.

La matita che ho messo stamattina é sbavata sotto l'occhio e sugli angoli, mentre il mascara mi ha incollato le ciglia per il pianto precedente, e alcune ciglia rotte sono sulle palpebre e sulle guance.

I pantaloni della tuta si sono abbassati mostrando la parte superiore degli slip e si sono alzati fino alle ginocchia.

Il top verde é alzato diagonalmente fino all'ombelico e la parte superiore e leggermente stropicciata. Spero che Harry non se ne sia voluto andare così di fretta per via del mio aspetto.

Decido che la pulizia della casa può aspettare, e di dedicarmi un po' al mio aspetto.

Entro nel bagno e comincio a riempire la vasca blu e verde con dell'acqua tiepida, mentre accendo qualche candela profumata e la appoggio sul bordo, per profumare la vasca.

Torno in camera e prendo dei vestiti dall'armadio. Sembra il mondo delle zebre, tutti i miei vestiti sono o bianchi o neri. É così triste, non so perché, ma oggi non mi va di indossare niente di questo. Cerco nei cassetti dell'armadio e trovo una camicetta rosa pallido com ricami in pizzo sulle spalle. Questa camicia era di mia sorella, me l'ha regalata ma non l'ho mai indossata. Decido che per oggi posso rischiare un po' e scelgo di indossare questa. Non voglio spingermi troppo oltre, per cui opto per dei jeans bianchi. Almeno sono attillati. La camicetta é così pallida che sembra trasparente, per cui al posto del reggiseno prendo un top corto bianco.

Prendo degli slip sempre bianchi e ritorno in bagno. La vasca è piena, per cui poggio i vestiti sulla tavoletta chiusa del water e chiudo il rubinetto, verso nell'acqua un po' del mio bagnoschiuma alla vaniglia, per formare la schiuma, e mi svesto.

Infilo prima un piede e poi l'altro nella vasca, prima di sedermi e rilassarmi.

L'acqua calda e profumata sciolie i miei muscoli tesi, e potrei addormentarmi qui, ora.

Lavo bene i capelli e il corpo con una saponetta al sapore di Lavanda. Ho sempre amato la Lavanda, da piccola mamma lavava i vestiti miei e di mia sorella con un detersivo alla Lavanda, ed avevano un odore buonissimo. Rimango nella vasca per una buona mezz'ora, e quando la pelle delle dita cominciano a raggrinzirsi, decido di uscire. Mi avvolgo un asciugamno intorno al corpo e mi asciugo bene. Quando sono asciutta, lascio cadere atterra l'asciugamano nero e mi spalmo una crema alla vaniglia in tutto il corpo. Poi infilo slip e top e mi vesto. Raccolgo l'asciugamano da terra e do una strizzata ai capelli, facendoli smettere di gocciolare. Prendo una spazzola dal cassetto sotto il lavandino e inizio a pettinare i capelli. Fortunatamente non ci sono più nodi, e la faccia e completamente pulita. Prendo una crema per il viso e la spalmo sulle guancie, sulla fronte, sul naso e sul mento. É una crema contro i brufoli, me l'ha comprata Ilary. Dice che devo prendermi più cura del mio corpo, e voglio provarci.

Quando i capelli sono asciutti, li spazzolo di nuovo. Hanno un buon odore e stranamente non sono crespi o gonfi, per cui decido di lasciarli sciolti. Prendo del fard rosa, un mascara e una matita dal cassetto e li poggio sul lavabo, prima di lavarmi la faccia. Voglio truccarmi, non lo faccio spesso ma mi piace come sembro con il trucco. Però la mia pelle é particolarmente delicata e vorrei evitare che questi prodotti chimici la rovinino, per cui mi lavo sempre la faccia con acqua e sapone prima di truccarmi e dopo essermi struccata. Ilary dice che esagero, ma non mi interessa.

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