Stant's pov
"Si sieda pure, signora"
Stavo seduto nell'ufficio di Avril, dietro l'enorme scrivania in legno di ciliegio.
Renata era impiedi sulla soglia della porta, con un'espressione funerea.
In effetti, anche i suoi vestiti erano diversi..l'ultima volta che l'avevo vista indossava una giacca di pelle rossa scarlatta e dei pantaloni verdi. Era una donna molto vispa e allegra, almeno prima della morte di sua figlia.
Quel giorno invece indossava un elegante completo nero, tacchi a spillo neri, e dei giganteschi occhiali da sole a coprirle gli occhi scuri.
Si sedette elegantemente difronte a me, senza togliersi però gli occhiali da sole.
"Pensavo di parlare con la signorina Gatzy."
Anche la sua voce era diversa. Era sorprendentemente bassa e calma, come se fosse padrona di se stessa e delle sue azioni. Accavallai le gambe posando la caviglia destra sul ginocchio sinistro, mi portai indietro sullo schienale morbido della sedia e poggiai le braccia sui braccioli di quest'ultima, mostrando quanto più disinteresse possibile.
"Così doveva essere. Avril si é ammalata, così sarò io a riceverla oggi."
Sorrisi, mentre la vedevo aprire la bocca per parlare, e richiuderla subito dopo. Portò il suo sguardo sul mio, e riuscì a vederla accigliata pure attraverso gli occhiali.
"Non ho intenzione di parlare dei fatti di mia figlia con uno sconosciuto, poliziotto o meno. Tornerò questo fine settimana, sperando che Avril si rimetta presto. Le faccia sapere che sono passata"
Si alzò tirando fuori dalla sua borsa nera un fular, e avvolgendoselo intorno al collo, facendo un piccolo nodo all'altezza della gola.
"Sono un incaricato a questa causa, ci sono dentro quanto Avril. La prego, si risieda e ne parli con me"
"Come ho giá detto, non ho intenzione di farlo. Mi faccia parlare con Avril al più presto"
Ed uscì dalla porta, lasciandomi confuso e incompleto.
Subito dopo entrò Angela, nel suo piccolo abito giallo canarino svolazzante.
Guardò confusa prima me e poi Renata, che ormai era arrivata alla fine del lungo corridoio.
"Non ha voluto farsi ricevere?"
Angela si chiuse la porta alle spalle e poggiò sulla scrivania il caffé che le avevo chiesto di portarmi poco prima dell'arrivo di Renata.
"Proprio così"
"Cosa ha intenzione di fare al riguardo?"
La guardi dritto negli occhi e le rivolsi un sorriso enigmatico e segreto.
"Io niente"
Pov di una 3° persona..Aspettai pazientemente dietro un muro, controllando di avere i guanti in pelle ben aderiti alle mani, il passamontagna che non mostrasse alcuno indizio del mio volto e la pistola carica ben nascosta dietro il mio lungo giubbotto.
La vidi uscire poco dopo, indossava dei grandi occhiali da sole ed era vestita completamente di nero. Sorrisi e lentamente mi appiattii contro il muro all'angolo. Appena sentii i suoi passi avvicinarsi, sfilai piano la pistola dalla mia tasca, facendo attenzione a non fare alcun rumore. Mi guardai un'ultima volta intorno, non c'era nesuno.
Sentii i suoi fastidiosi tacchi a spillo alla mia destra, e appena girò l'angolo, mi spostai dal muro puntando la pistola contro il suo petto e premendo il grilletto più volte, vedendo il suo corpo ondeggiare avanti e indietro a causa dei colpi, prima di cadere atterra circondata dal suo stesso sangue.
Avril's pov
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Assassin Love
FanfictionUn polizziotto e un assassino. Il beniamino della giustizia e il peccatore. Che cosa succederebbe se un giorno le loro strade si incrociassero, chissá se per destino o programmazzione. Un amore proibito é quello di Avril Gatzy e Harry Styles. *TRATT...