Chapter 15

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*I'm welcome back! Non voglio trattenervi, ci risentiamo alla fine del capitolo :)*

Avril's pov

Harry mi prende per gli avambracci e mi alza delicatamente, posandomi sul divano prima di sparire in cucina.

Non so cosa sia appena successo, ma non mi piace per niente il modo in cui mi sento adesso. Mi sento come se avessi bisogno di qualcuno al mio fianco, e io non ho mai avuto bisogno di nessuno.

Harry torna qualche minuto dopo con un bicchiere d'acqua in mano e si siede sul tavolino difronte a me.

"Come stai?"

Mi chiede e mi passa il bicchiere. Ne prendo un piccolo sorso, ma lo risputo nel bicchiere.

"Io bevo solo acqua gasata"

Lo informo ripassandogli il bicchiere. É vero, l'acqua naturale non mi é mai piaciuta, non so perché, non ha sapore.

In realtá non mi fa davvero schifo, potrei anche berla, ma voglio solo evitare la sua domanda.

Non sto bene, non potrei mai stare bene dopo questa 'news', ma non mi va di dirglielo o si preoccuperebbe, e io odio le persone che si impietosiscono per me.

"Oh okay"

Riesco a capire dalla sua espressione che vorrebbe dire qualcos'altro, ma non lo fa e gliene sono grata.

Si rialza tornando in cucina, e io mi allungo verso la sedia per prendere una coperta e avvolgerla intorno al mio corpo. Sto tremando davvero, questa notizia mi ha davvero shockata, e non so se sto male per la morte di Renata, o perché ora mi tocca il doppio del lavoro. Mi sento un po' egoista a pensarlo, ma é vero.

Quando Harry ritorna, si siede direttamente sul divano di fianco a me.

"Vuoi altro?"

Mi chiede mentre mi ripassa il bicchiere di prima, ma ora noto delle piccole bolliccine in superfice che mi fanno solletico al naso quando bevo.

"No, grazie"

Annuisce e guarda il muro davanti a noi.

Vorrei davvero sapere a cosa sta pensando, era sconvolto tanto quanto me, se non di più, quando il telegiornalista ha finito di parlare, ma in quel momento ero troppo occupata a pensare a me, per accorgermene.

"Qualcosa non va, Harry?"

Chiedo quanto più gentilmente possibile, cercando di nascondere al meglio il disinteresse nella mia voce.

"No,niente. Solo,ti dispiace se vado via adesso?"

Porta lo sguardo su di me, e vedo la confusione nei suoi lineamenti. Non posso aggiungere i problemi di Harry ai miei, ora, quindi mi limito ad annuire e sforzare un sorriso.

"Per niente, vai pure. Fa attenzione in macchina, lì fuori sta crollando il cielo"

Non ha mai smesso di piovere da ieri sera, se non altro, la pioggia é peggiorata. Ora il cielo é spezzato da dei forti fulmini e ci sono anche rombi di tuoni talmente alti da farti tremare.

"Certo"

Sorride e si alza, prendendo il suo giubbotto dall'attaccapanni e avviandosi alla porta.

Normalmente lo accompagnerei fino ad essa, ma ora come ora non me la sento di lasciare questo divano. Non sento gli arti, un po' per il freddo, un po' per lo spavento, e so che molto probabilmente se adesso mi alzassi crollerei sul tappeto.

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