"Esigo delle spiegazioni, Entity"
Herobrine osservava il corvino con aria severa e irritata, mentre il corvino teneva la testa bassa e continuava a torturarsi le mani, evidentemente nervoso.
Il castano prese il viso di Entity tra le mani e lo fece ruotare verso di sé, guardandolo dritto negli occhi.
La macchia rossa sulla guancia sinistra di Entity era ancora visibile, ma, al momento, ad Herobrine non importava."Ora tu mi dirai che cosa sta succedendo" Disse con fermezza e autorità il minore, quasi stupendosi dell'atteggiamento che aveva assunto.
Entity distolse lo sguardo involontariamente, tutto per non scontrare i suoi occhi contro quelli del castano, ormai pieni di rabbia e irritazione.
"Hero... Io non... Non posso..." Rispose mormorando il corvino.
"Perché non puoi, eh? Tutti lo sanno tranne me! Come al solito!" Disse ringhiando.
Entity allora tolse le mani di Herobrine dalle sue guance e lo guardò dritto negli occhi, ritrovando la sua autorità e coraggio.
"Lo sto facendo solo per proteggerti, Hero, va bene? Non posso dirtelo, nessuno può dirtelo... Se lo facessi, sarebbe un problema per la tua incolumità, chiaro?" Spiegò con freddezza.
"Ah, beh certo! Non mi dite le cose e io così dovrei essere al sicuro! Ovvio!" Rispose con sarcasmo il più piccolo.
Entity allora si alzò di colpo dal divano e lo prese per il colletto della maglia, alzandolo da terra e facendolo sussultare.
Herobrine cercò di rimanere calmo, ma gli occhi di Entity, divenuti ad un tratto più rossi del solito, lo mettevano in soggezione."Ci sarà un motivo se non vogliamo dirtelo, e il fatto di volerti proteggere è solo uno dei tanti! Presto lui tornerà, e dovremo essere pronti fino a quel momento, chiaro?!" Disse urlando il demone più grande, lasciandosi scappare un ringhio.
Herobrine sussultò e rimase immobile, guardando Entity con uno sguardo confuso.
Lui?
"Lui" chi?
Venne poggiato a terra lentamente, mentre la presa sul colletto della sua maglietta si allentò con la stessa lentezza."... L-lui?" Chiese.
Il maggiore strabuzzò di poco gli occhi sotto lo sguardo attento del minore.
Questa volta aveva detto troppo.
Entity allora respirò profondamente e guardò il minore."Ormai il danno è fatto... Seguimi"
Detto questo, Entity si avviò verso la sala delle armi, seguito dal castano che ormai si era fatto catturare dalla curiosità.
Il demone dagli occhi rossi avrebbe dovuto farglielo sapere, prima o poi, ma non sapeva mai quale fosse il momento giusto.
Non appena entrarono, Entity chiuse la porta a chiave, sotto lo sguardo confuso del castano."Perché siamo qui?" Chiese guardandosi intorno.
Entity non rispose, al suo posto spostò un pugnale da una mensola che rivelò un piccolo bottone rosso.
Lo premette con esitazione, e al centro della stanza comparve un'enorme botola che sembrava essere senza fondo.
Il castano sussultò alla comparsa della botola, tutto il contrario del corvino che era abbastanza nervoso."Forza, buttati" Disse con una strana tranquillità il più grande, lasciandosi andare nella botola e cadendo nel vuoto.
Herobrine lo seguì di scatto e si buttò anche lui seguendo il corvino.
Continuarono a cadere per qualche secondo, fino a che non iniziarono entrambi a fluttuare usando il loro potere, posando i piedi sul pavimento in roccia.
Il demone dagli occhi bianchi osservava curioso l'ambiente in cui era capitato, notando che tutto era composto da quattro mura in roccia, illuminate debolmente da quattro torce di pietra rossa, e davanti a loro si trovava una porta in legno rinforzata.
Entity si avvicinò alla porta e sfilò dalla tasca una chiave in acciaio, infilandola nella serratura e aprendo la porta.
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Ricordati di me, ricordati di noi - Entity303 x Herobrine
FanfictionLa vita di Herobrine non era più la stessa dopo la perdita che aveva subito sette anni fa, aveva sofferto molto quel giorno e da subito la sua vita era stata stravolta. So che può sembrare esagerata questa reazione per una perdita, dato che tutti ha...