{Capitolo 24}

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Gli occhi bianchi e offuscati di Herobrine si aprirono lentamente, facendo fatica ad analizzare per bene l'ambiente circostante.
Sentiva un forte bruciore lungo la cavità uditiva e lungo il collo, non ricordandosi bene cosa fosse successo qualche minuto, o addirittura qualche ora prima.
Non appena la sua vista divenne più nitida, poté osservare l'ambiente in cui si trovava: era una stanza tinta di rosso bordoux e di nero, con dei tavoli in legno scuro sui quali erano posati degli arnesi affilati e dei martelli di varie dimensioni.
Provò a muoversi verso l'alto, ma notò che era seduto su una sedia sempre di legno e le sue mani erano legate con delle corde luminescenti dietro ad essa.
Iniziò ad andare nel panico e voltò la testa alla sua sinistra, notando che accanto a lui si trovava il corvino in stato di trance, sempre nelle sue stesse condizioni.

"Entity!"

Il demone chiamato per nome alzò di colpo la testa, girandola di novanta gradi verso il suo amato e sorridendogli sollevato.
Herobrine sorrise a sua volta, per poi assumere un'espressione preoccupata e triste per le loro condizioni.

"Dove siamo?..." Chiese il castano guardandosi intorno.

Prima che Entity potesse formulare un'ipotesi, una familiare fiamma rossa comparve davanti a loro, facendo ringhiare i due demoni dalla rabbia.
Non appena la fiamma scomparve, rivelò con banalità il demone delle fiamme eterne, sempre con la sua armatura scarlatta addosso.
Quel modo infantile con cui li aveva accolti era completamente svanito, al suo posto era comparsa un'aria più rude e seria del solito.

"Guarda, guarda... Due dei demoni più potenti di questo universo, proprio qui, davanti a me..." - Esordì con voce matura e autoritaria - "sono davvero onorato" Disse facendo comparire un ghigno sadico sul suo volto, per poi mettersi una mano sul petto e fare un lieve inchino.

"Risparmia la galanteria per una prossima vita" Esclamò acidamente il demone dagli occhi rosso scarlatto.

Magmors estese il suo ghigno e rise, facendo irritare ancora di più Entity.
Si avvicinò lentamente ad Entity e gli mise una mano sotto al mento, iniziando ad accarezzarlo con un'ambigua dolcezza.
Il corvino si paralizzò al suo tocco, quasi disgustato, e puntò il suo sguardo irritato verso quello divertito di Magmors.

"Sei sempre irritato, eh, Entity?" Chiese retoricamente il rosso prendendogli il mento tra le dita.

"Mollami ora..." Ringhiò sottovoce.

In tutto questo Herobrine stava cercando di calmarsi per la vicinanza tra i visi di Magmors ed Entity.
Per fortuna il rosso si staccò, emmettendo una lieve risata, avviandosi verso uno dei tavoli per prendere un pugnale dalla lama affilata.
Entity notò che la mano di Magmors stava bruciando in modo piuttosto violento, ma lui non lasciava segni di dolore o sgomento, e allora capì.

"A-armi benedette?!" Ipotizzò sorpreso il demone.

"Esattamente, Entity... Non vedo l'ora di provarli sul vostro corpo!" Disse ridacchiando in modo malsano.

Herobrine deglutì non appena Magmors si avvicinò a lui con il pugnale, con un ghigno malsano stampato in volto.
Stava per dire qualcosa, ma un forte dolore al braccio lo travolse, facendolo urlare dal dolore.
Magmors aveva conficcato il pugnale benedetto sulla sua spalla, estraendolo subito dopo con violenza.
Un bagliore scarlatto negli occhi di Entity si fece sentire, facendogli stringere malamente i pugni.

"Hero!"

Magmors continuò a pugnalarlo in varie parti del corpo non vitali, e appena finì, fece qualche passo indietro per ammirare il suo capolavoro.
Herobrine era pieno di tagli profondi che bruciavano in una maniera allucinante, teneva il capo chino e cercava di trattenere le lacrime e le urla stringendo i denti.

"Sei troppo debole, Herobrine... Avrei voluto provare altre armi su di te, ma... Non sei abbastanza robusto" Esclamò ridendo il demone scattando verso di lui per dargli il colpo decisivo.

"NO!"

Entity strappò di colpo le corde che lo tenevano legato, scattando verso Magmors e tirandogli una ginocchiata nello stomaco, seguito da un calcio, facendo finire il rosso nel corridoio.
Entity strappò velocemente le corde a Herobrine e lo prese in spalla, uscendo dalla stanza e avviandosi il più velocemente possibile giù per le scale.
Quando pensò che tutto fu tranquillo, Herobrine emise qualche mugolio di fastidio.

"Posso... C-camminare..." Disse il castano, scendendo di sua spontanea volontà dalla schiena del corvino.

"Amore, no... Devo curarti queste ferit-"

"ENTITY!"

Prima che potesse succedere qualcos'altro, Entity sentì un forte dolore al ventre e alla schiena, mentre del sangue colava lungo la sua bocca.
Herobrine lo guardava paralizzato, incapace di fare qualcosa per la situazione.
Due spade, una blu e una rossa, erano state conficcate nella schiena di Entity e trapassavano il suo ventre da una parte all'altra.
Non appena esse vennero sfilate dal suo corpo, il castano poté osservare il demone rosso che si era allontanato da loro di alcuni metri e che teneva entrambe le spade in mano, per poi gettarle di lato.
Entity, nel preciso istante che le spade vennero sfilate dal suo corpo, cadde a terra, tenuto da Herobrine che tratteneva a stento le lacrime.

"No! No, ti prego! Non puoi lasciarmi! Me lo hai promesso! Non voglio perderti di nuovo!" Urlò il castano mentre teneva il busto di Entity alzato.

Il corvino puntò lentamente il suo sguardo verso quello del castano e alzò lentamente la mano verso il suo viso, accarezzandolo debolmente.

"... H-... Er-... O... Ti... P-pr-... Ego..."

Entity parlava con fatica, e questo fu la goccia che fece traboccare il vaso ad Herobrine.
Delle calde lacrime solcavano le guance del castano, e i singhiozzi non tardavano ad arrivare.

"Ti prego... Resisti... Ti scongiuro..."

Entity, con tutta la forza che aveva, fece un lieve sorriso, il più bello che Herobrine avesse mai visto, continuando ad accarezzargli la guancia con dolcezza.

"... S-... So... R-... Sorr-... Idi... A-am-... Ore..." Sussurrò il demone, prima di chiudere gli occhi.

Herobrine notò che il corpo di Entity, partendo dal basso, stava diventando lentamente cenere, e questo processo si stava lentamente espandendo verso l'alto.

"Entity! ENTITY, TI PREGO! NON LASCIARMI!"

Non c'era nulla che Herobrine potesse fare per quella situazione, poteva solo sorridere, come gli aveva detto Entity.
Lui amava tantissimo il suo sorriso, lo amava così tanto.
Allora Herobrine fece scendere molto velocemente le lacrime, increspando le labbra in un sorriso forzato ma anche piacevole.
Ormai il corpo di Entity era scomparso a metà e si stava dirigendo verso il volto, mentre Herobrine continuava a piangere e a sorridere allo stesso tempo.

"S-sto... S-sorri-... Dend-do... Entity..." - Sussurrò, stringendo un'ultima volta ciò che rimaneva del corpo dell'amato - "S-sto... S-sorridendo..." Disse alla fine, lasciando che l'intero corpo del suo amato si trasformasse in cenere nera.

... :D
Vi voglio tanto bene, lo sapete :D
ALLORA SIGNORI MIEI! VI È PIACIUTO IL CAPITOLO?! :DDD
SPERO DI SÌ!
Perché davvero, a me è piaciuto
Non prendetemi a sprangate sui denti perché sono immortale MUAHAHAHAHA
Entity è... Morto
Sì, giusto... Dunque!
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3

Ricordati di me, ricordati di noi - Entity303 x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora