Punti di Vista

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P.O.V.’ s Liam
Mi sono sempre ritenuto come un ragazzo fortunato. O almeno, fino a qualche mese fa. Sono cresciuto con una madre protettiva, probabilmente psicopatica e alcolista, fino all' età di otto anni, quando gli assistenti sociali si intromisero in casa mia come se fosse la loro. Ho pensato fossero poliziotti in cerca di mio padre da qualche parte disperso nel mondo.
Ma poi, quando loro mi portarono via da mia madre, cambiai idea. Non so come vennero a sapere dei suoi problemi con l' alcol, dubito c' era qualcuno che la spiava, non eravamo molto famosi nel quartiere.
Gli assistenti mi portarono in un orfanotrofio, direi il peggiore della città, dove ci rimasi per almeno cinque anni. Poi venni adottato e conobbi le persone più speciali della mia vita: i miei due papà adottivi, i signori Johnson.
Quando ero piccolo, non mi preoccupavo che i miei genitori fossero gay, in realtà non sapevo neanche cosa fossero. Poi in prima media cominciarono a prendermi in giro. Non che fossi ferito dalle loro provocazioni, anzi.
Ma tutto cambiò quando ci rapinarono casa. Presero tutti i risparmi dei miei, e così decidemmo di trasferirci. Mio padre, Arthur Johnson, si trovò un lavoro nella nuova città, Toledo. Ma il suo stipendio era misero.
Così decisi di andarmi a trovare un lavoro, che fosse buono e con una paga che mantenesse me e i miei genitori.
Quando trovai Thomas, fu un vero e proprio miracolo. Non avrei mai pensato di trovare il mio futuro in uno streetclub, in realtà non so nemmeno perché mi ci trovai.
Ero sempre stato perfettamente sicuro sulla mia sessualità, e avere due papà gay mi ha convinto ancora di più.
Anche se, per carità, il fisico delle donne mi era sempre piaciuto, non mi sembrava meglio dei pettorali di un uomo. Ma tralasciando questi dettagli….
Quando incontrai Thomas la mia vita cambiò. Vedendomi da solo a guardare donne nude a random che mi venivano addosso senza che io avessi una qualche “ reazione “, mi venne a parlare probabilmente stupito e ci conoscemmo.
Mi sembrò subito simpatico e carino. Ma capii dal primo istante che era etero: mandava occhiatine a ogni ragazza che vedeva. Ormai ero abituato a quel tipo di uomo: quando ero piccolo mia madre se ne portava a casa cinque ogni sera. Quindi non mi feci problemi quando mi propose di venire da lui a lavorare.
Questo dopo avergli raccontato che all' età di cinque anni sapevo già come si lavavano i piatti.
Mia madre non era mai presente, quindi i lavori domestici li facevo soprattutto io.
Quando mi trasferii dai miei genitori attuali, la cosa non cambiò.
Accettai l' offerta di Thomas e conobbi l' essere più meraviglioso dell' universo: Adam.
Dio, non avevo mai incontrato uno così bello. Mi piacque fin dal primo momento che lo vidi. Ma molto probabilmente era etero.
Mi è dispiaciuto mentire sulla mia famiglia, chiamare “ mamma “ al telefono quello che in realtà era il mio papà, ma non avevo altra scelta. Avevo trovato un bel lavoro, e non sapevo se Thomas o Adam fossero omofobi, quindi era meglio essere sicuri.
Il periodo di convivenza iniziò al meglio. Adam mi scoprì a ballare in salotto con Micheal Jackaon, una vera figuraccia.
Ma vidi anche un certo divertimento nel suo sguardo. Probabilmente aveva riso di me.
Che importava? Adam mi piaceva lo stesso.
Sapevo che non avrei mai potuto instaurare un vero rapporto, ma mi piaceva.
Era gentile e terribilmente carino, anche se a volte mi sembrava uno stronzo.
I miei pensieri vennero interrotti da una porta che sbatteva.
Forse era il vento, pensai. Ma quando vidi la sagoma di Adam correre a grandi passi verso la sua camera, attraversando il salotto senza degnarmi di uno sguardo, cacciai quel pensiero.
Era molto strano. Di solito salutava sempre, inoltre anche solo per pochi attimi, giurerei di aver visto una lacrima sul suo bellissimo viso.
Non sapevo cosa fare… Se lo fossi andato a trovare, probabilmente mi avrebbe lanciato una scarpa o qualcos' altro, ma ovviamente sto esagerando. Dovevo ricordare che non ero più a casa mia.
Così andai dritto nella sua camera, portandogli del thè.
Bussai alla porta, ma nessuno rispose.
Bussai di nuovo. Niente.
Ancora una volta, e non venne ad aprirmi.
<< Adam? Sono Liam. Sono venuto a portarti del thè. >> ovviamente quella del thè era solo una scusa.
<< Non lo voglio. Vattene. >> finalmente mi aveva risposto qualcuno. La sua voce era roca, quasi incomprensibile, ma l' avrei riconosciuta tra mille.
<< Ma… >> mormorai.
<< Ti ho detto di andartene. >> esclamò allora. Mi fece quasi prendere un infarto la sua risposta improvvisa, ma non mi arresi.
Mi sedetti sul pavimento, appoggiandomi alla porta e aspettando che uscisse da quella maledetta camera. Ero preoccupato per lui, forse troppo. 
Non lo conoscevo neanche bene. Che stupido che ero.

P. O. V. ‘ s Adam
Dopo aver pianto per quasi un ora in bagno, andai a casa. Entrai subito ancora piangente, non badai al mio coinquilino che mi guardava. So che fu maleducato non salutarlo né guardarlo, ma in quel momento ero troppo agitato e avevo bisogno di stare solo.
Inutile dire che bussò alla mia porta almeno un centinaio di volte, nonostante tutte le mie proteste.
Quando uscii, lo trovai seduto sul pavimento che dormiva come un agnellino.
Sembrava un neonato. Ma cosa gli passava per la testa? Stare lì fuori dalla mia camera per mezz' ora era una cosa da matti.
<< Svegliati. >> gli dissi. Ma lui non si svegliò, così fui costretto ad avvicinarmi e a mettermi a cavalcioni su di lui ( non pensate male ) toccandogli la faccia nella speranza di un qualche segno di vita.
<< Liam! >> esclamai. Finalmente aprì gli occhi. Rimase sorpreso quando si accorse che i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. A vederlo bene, aveva degli occhi stupendi.
Deglutì, poi prese respiro per parlare.
<< Io... >> sembrava quasi bloccato. I suoi occhi continuavano a distrarsi e a guardare da un'altra parte.

P.O.V. ‘ s Liam
Ok io non so come cavolo ci arrivai in quella situazione, so solo che trovarmi vicino al viso di Adam mi stava mandando in tilt il cervello.
Credo di essermi addormentato, non so per quanto. Volevo parlare, chiedere scusa o almeno alzarmi, ma non ci riuscivo. Continuavo a guardare in un solo punto: le sue maledettissime labbra.
<< Mi dispiace se mi sono addormentato qui. >> riuscii a dire alla fine. Lui sorrise.
<< Direi che è stato piuttosto inquietante. >> oddio, che figura. In quel momento volevo solo andarmi a sparare.
<< Dio mio, scusa. >>
<< Già. Non dovresti scusarti solo per questo. >> ed ecco che arrivò la figura peggiore in tutta la mia umile vita.
Adam indicò con gli occhi un punto che avrei preferito non avere per evitare queste cose.
I jeans mi andarono improvvisamente stretti. Arrossii come un peperone. Avevo appena avuto una. Cazzo. Di. Erezione.
<< Mi dispiace davvero. >> mormorai, poi riuscii ad alzarmi e scappai in camera mia, dove mi buttai sul letto e ci restai fino all' ora di cena.
Ok, ero ufficialmente morto. Ora Adam mi avrebbe sicuramente cacciato di casa. Aveva scoperto chi ero, e forse pensava anche che avevo brutte intenzioni. Mi ero cacciato nella figura peggiore del secolo. Preparai subito la mia roba ( che erano solo tre magliette e due jeans ) e attesi che Adam venisse a licenziarmi. Ma non lo fece.

P. O. V. ‘ s Adam
Quello che accadde in seguito fu molto semplice: Liam ebbe un erezione. Già, ragazzi, proprio un erezione. Con me!
Quasi non ci potevo credere.
Dunque questo mi fece capire che il mio coinquilino era un mio coetaneo.
Se Thomas venisse a sapere che condivideva la casa con due omosessuali, sicuramente si sarebbe trasferito, il che mi avrebbe reso molto felice. Gliel' avrei detto, ma non sapevo ancora se Liam approvava.
Dopo quell’ accaduto, lui scappò e si rintanò in camera sua. Tipico.
Andai a bussargli un paio di volte per rassicurarlo. Il karma?
<< È una cosa che capita, dai! >> esclamai. Ma non mi rispose e, a differenza mia, non uscì più fino alla mattina seguente e io non rimasi lì ad aspettarlo. Non so se per lui fu un gesto brutto, forse a casa sua si usava aspettare le persone dietro le porte. D' altronde, non trovavo un'altra spiegazione: io non ero il tipo che piaceva mica a qualcuno.

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