Erano passati quasi due mesi dall'inizio della Guerra e dalla fine dell'Era d'Oro.
Sì, la Guerra. Un'orribile avvenimento che disperò ancora di più la povera Shining Swords.
Non poteva tornare a Kaon, perché ciò significherebbe la morte per lei, procurata da quello squilibrato-infuriato di Megatron. Shining capiva il fatto di essere Gladiatori e ammazzare delle bestie selvagge che potevano solo procurare danni. Pensò a sé stessa e ai predacon... Be' più o meno bestie. COMUNQUE MEGATRON ESAGERAVA. E LEI NON APPROVAVA QUESTA SUA "SALITA AL POTERE" CHE SI ERA IMMAGINATO. NON CON LA VIOLENZA.
In fondo, neanche ad Iacon poteva tornarci, soprattutto perché era un disertore e sarebbe stata sottoposta a processo per "tradimento verso tutto Cybertron". Quindi MORTE.
MORTE, MORTE E MORTE ANCORA.
Shining non voleva morire così, e sicuramente non davanti a OPTIMUS PRIME. LA PERSONA CHE LE AVEVA ROVINATO LA VITA.
Be', Shining sapeva che in fondo non era colpa sua, ma le serviva una persona su cui sfogarsi.
Si chiedeva se tutti, diventando Prime, diventano anche più seri e inquietanti.Shining era in forma drago in quel momento. Era accucciata a terra, raggomitolata, disperata.
Nel frattempo si era nascosta fra le macerie di Crystal City, devastata completamente da Megatron, infuriato dopo il "No" della sottoscritta.
Com'era arrivata lì? Elementare, no?
Si era trasformata in drago e messa correre il più lontano possibile. Bee la seguiva, ma la draghessa era molto più scattante e agile di lui. Infatti appena trovò un palazzo diroccato, s'era infilata fra le macerie.
Certamente ignorando le suppliche di Bee di uscire. Non lo voleva più sentire. BASTA CON GLI AUTOBOT. Basta.I primi giorni piangeva in continuazione da disperata, perché lo era. Cosa doveva fare?
Niente. Morire lentamente, senza muoversi e né nutrirsi di Energon....
Una strana forza misteriosa le fece sollevare il muso. Non era né un suono, né un odore, ma... qualcos'altro. Si guardò attorno. Niente. Nessuno. Nulla.
<Strano. Sembrava... come se mi chiamasse...> Shining si alzò su quattro zampe e agilmente passò fra le macerie.
Quando mise il muso fuori, sentì delle gocce bagnarle il naso.
Centinaia di migliaia di gocce d'acqua cadevano sulla città distrutta, spegnendo gli ultimi fuochi. Quella pioggia produceva in continuazione un suono di sottofondo assai deprimente.
Fece qualche passo in avanti, assicurandosi che non la osservasse nessuno sospetto.
Nella situazione attuale, Shining era in pericolo: bastava che qualcuno la riconoscesse, per consegnarla a uno dei due schieramenti. Non poteva farsi vedere. Da nessuno.Spiegò le ali, ma si fermò, rendendosi conto che in tal modo il "non farsi vedere" si annullava completamente.
Quindi, passò in forma veicolare e partì seguendo quella forza misteriosa.Dopo qualche ora notò all'orizzonte le punte degli edifici più alti grattare le nuvole. Si fermò di colpo sgommando. Quella forza misteriosa la stava riportando ad Iacon. Non poteva permetterglielo. Significherebbe tornare in quella odiosa città, dove l'ultima volta ha gustato il sapore di una vita normale, anzi, significherebbe morire!
Non poteva farlo. Anche se il forte dolore alla testa la spingeva a proseguire.
Quindi rischiò.
Proseguì.Non era la prima volta che rischiava. A lei piaceva rischiare.
La prima volta che combatté nell'Arena, anche aveva rischiato. Per partecipare a un combattimento non c'era un limite d'età, ma secondo Megatronus sì. Partecipando all'Arena senza il suo permesso e avendo meno di un secolo d'età, oltre a rischiare di essere fatta a pezzi (nel vero senso della parola) da degli Sharkticon assetati d'Energon, rischiava la sua ira. Megatronus ne ha dette di tutte il giorno seguente, ma l'ha anche complimentata per lo scontro.
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ᴀʀᴛɪɢʟɪ ᴅɪ ᴘʀɪᴍᴇ ɪ - A Transformers Story
Science Fiction>> ᴛʀᴀɴsғᴏʀᴍᴇʀs ᴘʀɪᴍᴇ ғᴀɴғɪᴄᴛɪᴏɴ >> The Sea Trilogy, • Volume ɪ • La vicenda si svolge durante l'Era d'Oro di Cybertron, quando ancora le due fazioni autobot e decepticon non si erano completamente formate e la Grande Guerra non era iniziata. Shinin...