L'inverno stava arrivando, ma ancora faceva caldo. Nelle giornate in cui non avevano niente da fare, i Domadraghi si ritrovavano al lago sotto la cascata ad oziare in compagnia.
Mira adorava quei momenti e, da quando Leif era il suo ragazzo, li amava ancor di più.
Tutti erano rilassati ed amichevoli, e perfino Elin pareva aprirsi un poco.
Quando arrivarono al lago, quel giorno, Rorik e Lynae stavano sbaciucchiandosi sulla riva, Elin stava prendendo il sole e Yorick corse loro incontro.
- Leif! Mi hai rubato lo zuccherino?! Non ti credevo capace di una cosa simile! - esclamò in tono melodrammatico, fingendo di asciugarsi una lacrima. Si rivolse a Mira. - Zuccherino... ti sei lasciato rubare il cuore da Fuocherello? Oh, povero, povero me!
Mira arrossì, imbarazzato, e Leif sbuffò. Yorick scoppiò a ridere.
- Congratulazioni, ragazzi - disse, aprendosi in un gran sorriso.
Quando Elin li vide aggrottò le sopracciglia e strinse le labbra.
- Ciao, Elin - la salutò gentilmente Mira. Leif si tese e gli strinse involontariamente la mano.
- Ciao... Elin - lo imitò, nervoso. Conosceva quell'espressione. Conosceva tutte le sue espressioni. A volte ancora non si capacitava che, dopo averla amata così tanto, lei lo trattasse quasi come un estraneo.
L'espressione sul volto della Domadraghi s'indurì ulteriormente.
- Ciao - replicò freddamente. E socchiuse gli occhi, dando ad intendere che non avrebbe fatto loro le congratulazioni e che non aveva voglia di parlare.
I ragazzi si allontanarono per salutare Rorik e Lynae, poi entrarono in acqua e iniziarono a spruzzarsi a vicenda.
Mira non ne aveva mai abbastanza della risata del proprio ragazzo, del suo sorriso spensierato. Sorrideva così raramente, nei primi giorni a seguito del suo naufragio.
Leif smise di spruzzarlo e lo acciuffò, prendendolo in braccio.
- Mira... - mormorò, mordendosi il labbro inferiore e fissandogli le labbra. Lui gli chiuse le gambe dietro la schiena e si perse affascinato ad ammirare i capelli bagnati che parevano d'oro e gli ricadevano sul viso, le gocce d'acqua che come polvere di stelle gli correvano lungo le guance, gli solleticavano la bocca.
Si baciarono. I loro amici applaudirono, ma per loro non esisteva più nulla, solo le labbra affamate dell'altro.
Quando Leif si stancò di reggere il proprio fidanzato andarono ad asciugarsi al sole, insieme a Rorik, Lynae e Yorick. Solo Elin non si unì a loro.
- Vado a parlarle - annunciò Leif, seppur incerto. Mira annuì, sorridendogli incoraggiante.
- Non la capisco - borbottò Yorick. - Da quando sei arrivato tu si è allontanata da tutti. Abbiamo fatto di tutto per coinvolgerla come abbiamo sempre fatto, ma lei...
- Non si comportando molto da amica - osservò a bassa voce Lynae.
- Non è colpa nostra - si aggiunse Rorik. - E nemmeno di Leif. Non è stato lui a lasciarla.
- Forse pensa che la coinvolgiate solo perché siete amici di Leif... o magari ha bisogno di un po' di tempo da sola - ipotizzò timidamente Mira. Gli altri Domadraghi scossero la testa.
Il ragazzo rifletté ancora per un istante ed alzò lo sguardo verso Leif, ora seduto accanto alla propria ex.
- Col nuovo arrivato? - stava dicendo Elin. - Wow. Congratulazioni.
- Risparmiami il sarcasmo, Elin - sospirò il Domadraghi di fuoco. - Cos'hai contro Mira?
- Niente, solo non capisco cos'abbia di speciale. Ma non sta a me giudicare con chi stai.
- A me sembra proprio che tu lo stia facendo - ribatté Leif, irritato. - Mira è un ragazzo fantastico e tu sei ingiusta nei suoi confronti! E anche con Rorik, Lynae e Yorick...
Elin guardò altrove, stringendo le labbra.
- Senti, se non vuoi più avere a che fare con me, anche se non lo capisco e non mi sta bene, okay. Ma smettila di essere prevenuta nei confronti di Mira e di comportarti così con i nostri amici! Se ancora li reputi tali.
- Non capisci niente - sibilò la ragazza.
- Ah sì? Forse perché tu non mi dici cosa ti passa per la testa! E hai gradualmente smesso di farlo da quando ci siam messi insieme! - sbottò Leif. Una vocina lontana nella sua mente gli disse di calmarsi, ma la ignorò. Aveva taciuto per troppo tempo. - Avrei fatto qualunque cosa per te! E tu... tu! Eri sempre così indifferente! Che io ci fossi o no non faceva differenza, per te!
Si alzò, percependo le lacrime pizzicargli gli occhi. Faceva così male ricordare. Aveva pianto dopo che lei lo aveva lasciato e anche nei giorni seguenti, sul dorso di Rubino, senza mai mostrare le proprie lacrime a nessuno. Non avrebbe fatto eccezione, quella volta.
Se ne andò, diretto verso la spiaggia. Non aveva tuttavia fatto i conti con un certo qualcuno che, al contrario, aveva il pianto facile e non temeva di mostrarsi con le lacrime lungo le guance.
- Cercate di divertirvi anche per noi - disse Mira a Rorik, Lynae e Yorick, affrettandosi a seguire il proprio ragazzo. - Leif!
- Non seguirmi! Sta' con gli altri...
Lui lo seguì comunque, in silenzio, senza cercare di fermarlo. Il Domadraghi di fuoco camminava e cercava di piangere il più silenziosamente possibile, continuando a sfregarsi il viso per cercar di bloccare le lacrime.
- Leif...
- Vai via, ti prego.
- No.
Un singhiozzo.
- Non ti lascio solo mentre sei in questo stato - Mira lo afferrò delicatamente per un polso e gli donò un'occhiata colma d'affetto e apprensione. - Quando due persone si amano, dovrebbero prendersi cura l'una dell'altra.
- E chi ha detto che ti amo?
Mira sorrise dolcemente e gli asciugò le lacrime.
- Tu. Tu, con i tuoi baci, con i tuoi sguardi, con i tuoi gesti.
Leif lo abbracciò, singhiozzando rumorosamente.
- Posso prendermi cura di te? - chiese con dolcezza il suo ragazzo, accarezzandogli la schiena. Lui fece un cenno d'assenso col capo, nascondendo il viso nel suo collo.
Restarono così abbracciati a lungo, poi si sedettero sulla sabbia. Mira poggiò la mano sopra quella del Domadraghi di fuoco.
- Leif, lo sai, vero? - domandò, piano. - Che provo quello che provi tu.
Leif lo guardò e gli si avvicinò lentamente, prima di poggiare le labbra sulle sue. Nulla diceva ti amo come quel tenero bacio.
- Cos'è successo con Elin? Vuoi parlarne?
Venne zittito da un altro bacio.
- Leif, sono serio...
Il biondo sospirò, allontanandosi, prima di avere un ripensamento e poggiargli la testa sulla spalla.
- Le ho detto... delle cose che mi tenevo dentro da parecchio - mormorò. - Non le avevo mai dette a nessuno. Dopo che ci siam lasciati... pensavo di dover affrontare tutto da solo. Volevo affrontare tutto da solo, per dimostrare d'essere forte. Se esternamente sembravo quello di sempre, internamente mi son chiuso in me stesso e mi son distanziato dagli altri. E poi sei arrivato tu...
Gli sorrise con tenerezza.
- Tu, che mi capisci senza bisogno di parole, che mi chiedi se puoi prenderti cura di me come se non ti stessi prendendo cura del mio cuore da quando ci conosciamo...
Mira arrossì e appoggiò la testa contro la sua.
- Prenditi cura di me ancora a lungo - bisbigliò Leif. E io mi prenderò cura di te, sempre, pensò.
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Piume di drago
FantasiA seguito di una violenta tempesta, Mira si ritrova su un'isola sconosciuta, popolata da draghi e dai loro domatori. Impossibilitato a tornare a casa, il ragazzo dovrà imparare a vivere sulla nuova isola.