Cap. #11

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-Perché ti interesso? E poi basta, gli ho praticamente buttato giù il telefono dicendo che dovevo andare!-
-Non ci credo!-
Sono in un locale con Giulia e stiamo bevendo la nostra classica birretta. Abbiamo cenato in un pub e lei mi ha chiesto fino all'esaurimento di raccontarle la telefonata.
-Eh si. Gliel'ho chiesto.- Rispondo prendendomi la testa tra le mani. -Ma cosa mi è passato per la testa.-
-No, non ci credo che non hai aspettato la risposta! Intanto tra 4 giorni ce ne torniamo in Italia e chi si è visto si è visto!-
-Ecco appunto.- Mi sento sempre più sconsolata. -Prima quando ho visto il suo nome sul cellulare mi si è fermato il cuore. Giu non mi sono mai sentita così! Manco la prima volta che mi ha risposto su Twitter!-
-Non so cosa dirti.- Non mi guarda, legge il suo cellulare.
-È sempre lui?- Le chiedo con il solito misto di invidia e felicità.
Annuisce, sorridendo. -Mi ha invitata domani a vedere l'allenamento!-
Sorrido felice per lei. -Vieni con me!- Mi propone entusiasta. -Credo che l'invito sia valido per tutte e due.-
-No, vai tu! Io non ci tengo a fare altre figure di merda. E poi una delle due deve sbrigare le pratiche dell'hotel.-
-Giusto.- Ora il suo viso è un po' amareggiato. -Senti gli dico che non posso. Non voglio lasciarti sola.-
-Ma stai scherzando?! Tu vai a vedere il loro allenamento o ti prendo a calci in culo e ci arrivi per inerzia! Vuoi perderti un occasione simile? Ti vai a vedere la nazionale spagnola e non vuoi andare per stare con me? Te sei fuori!-
-Penso che a Fernando gli piacerebbe vederti...-
-Non lo so, però domani devo fare quel lavoro con l'hotel. Ho un po' di ansia, non è che vinco tutti i giorni un voucher per un hotel e la finale mondiale.-
Finiamo di bere la nostra birra, anzi più di una, e torniamo in camera.

La mattina corre veloce, Giulia mi lascia con i nostri bagagli e se ne va a vedersi l'allenamento prendendo la metro. -Spero non si perda.- Sussurro mentre la vedo sparire nelle scale della metro. Io procedo a piedi, cammino con i due trolley appresso, mi sento un po' scema ma in fin dei conti devo farlo.
Rimango stupita dal vedere l'hotel che ci ospiterà per tre notti, è alto, molto, ingresso antico con un uomo in giacca e cravatta che mi aiuta con i bagagli.
Mi vibra il telefonino, lo tiro fuori dalla tasca vedo l'ormai familiare uccellino che mi avvisa di una notifica.
《@Fla89 buongiorno! Con l'Italia in finale mi stai trascurando! Ho bisogno dei tuoi buongiorno e buonanotte! =)》
D'impulso rispondo. Mi sento un ebete, cellulare in mano e sorriso a trentadue denti.
《@FerOficialTorres mi dispiace è che ho avuto da fare! Sai ieri ho fatto una figuraccia! Però hai ragione. Buongiorno mio campione!》
Mio?? E questa ora da dove mi è uscita? Povera me! Porco mondo!
Mi rivibra il cellulare, questa volta però è un sms.

DA: FERNANDO
"Mi piace mio campione! Potresti chiamarmi più spesso così."

A: FERNANDO
TESTO: "Scusa è stato involontario! Però è vero sei il mio campione, il calciatore che ammiro di più. Credo che questo tu l'abbia capito."

DA: FERNANDO
"L'ho capito e mi fa piacere, ma perchè non sei sugli spalti con la tua amica? Ho voglia di vederti."

-Signorina? Signorina?!- Ritorno presente, la ragazza alla hall mi sta parlando.
-Oh, mi scusi! Non mi ero accorta toccasse a me! Ecco.- Le porgo i documenti.
-Ah, lei è la signorina che ha vinto il concorso, complimenti.- Mi fa il solito sorriso di routine. Una volta finito di compilare i moduli e segnato i documenti miei e di Giulia mi lascia le chiavi della camera. -La vostra camera è la 749. Settimo piano sulla sinistra.-
-Ok la ringrazio molto.-
-Per la cena, invece, il salone è sulla destra, oltre l'arco. L'inizio del servizio è previsto per le 19,30 e finisce alle 22,30. La colazione stesso locale dalle 7,30 alle 11.-
-Benissimo, grazie ancora.-
Appena mi allontano dalla ragazza riprendo in mano il telefono.

DA: FERNANDO
"Comunque non ti ho risposto. Si mi interessi. È che se tu parti, non ho il tempo di conoscerti. E io invece voglio farlo."

Il cuore mi si ferma. Non ci posso credere che ha scritto così. Rimango imbambolata al centro del corridoio che porta agli ascensori, sorridendo.

A: FERNANDO
TESTO: "Scusa ho dovuto sbrigare delle cose con l'hotel. A che ora finisci gli allenamenti?"

Ma ovviamente nessuna risposta.

~~••~~
-Ciao!- Saluto Giulia con entusiasmo, mi fa piacere vederla, ma soprattutto se c'è lei ci sarà anche Flavia.
-Ciao! Come stai? No lei non c'è. Sono da sola.- Deve essersi accorta che mi guardavo in giro, perchè anticipa platealmente la mia domanda, anche se in italiano capisco quello che mi ha detto.
-Ok. Sergio arriva.- Le parlo in inglese. Credo che almeno questa frase la capisca. Infatti mi risponde con un pessimo accento, ma mi risponde. Mi avvicino per salutarla scambiandoci un bacio amichevole sulla guancia e vado a cambiarmi.
-Se lo sa quell'altra mi uccide.- Capisco cosa vuole dire e rido lasciandola in compagnia di Sergio. Ovviamente la coppia passa sotto gli occhi di tutta la squadra e così appena lui entra nessuno presta attenzione a me che uso il cellulare e trattengo il respiro quando leggo "mio campione". Nessuno tranne Sergio.
-Mi dispiace non sia venuta, io ho invitato Giulia, ma pensavo venissero in coppia.-
-Tranquillo. Mica è colpa tua. Dai iniziamo gli allenamenti prima che ci tocchino altri giri extra.-
La seduta mattutina procede bene, sono ansioso di vedere il telefono sperando in una sua risposta. Che c'è.

A: FLA
TESTO: Scusa ero in campo. Ho finito adesso. Riprendiamo alle 3 te che fai?

Non so come faccia, ma mi ha già risposto.

DA: FLA
"Non lo so, Giulia mi ha detto che si ferma un po' con Sergio da voi. Io ora sono in hotel."

A: FLA
TESTO: Se hai voglia di venire qui, mangiamo insieme!

DA: FLA
"Ok, ma non sei segregato con la squadra?"

A: FLA
TESTO: No. E poi il modo lo trovo. Dai che ti aspetto.

~~••~~
Felice mi metto su la sua maglietta della Spagna, chissà magari gli fa piacere. Non so perchè, ma mi sento il cuore leggero. Prendo la metro e raggiungo il campo seguendo le indicazioni che Sergio ha dato a Giulia. Appena scendo dalla metro gli mando un sms. Lo trovo ad aspettarmi davanti al campo, è pieno di giornalisti.
Mi fermo un attimo ad osservare la situazione, poi decido di scrivergli un altro messaggio.

A:FERNANDO
TESTO: Io sono qui, ma tra te e me c'è un muro di giornalisti.

Lo vedo prendere il cellulare, (Dio quant'è bello), alzare lo sguardo verso di me e sorridere. Mi viene incontro. io mi calo il cappellino sugli occhi.
-Ehi che fai ti nascondi?- Mi chiede appena è abbastanza vicino.
-No è che...-
-Ti vergogni?-
-Un po'...-
-Ahahah, vieni andiamo. Ti porto in un posto. Però preparati. Dobbiamo affrontare tutti loro.- Alzo lo sguardo e vedo, oltre al muro di giornalisti, altrettanti tifosi e tifose. Tutti urlanti il suo nome. Credo di avere lo sguardo spaventato perchè lui mi prende per mano e mi tira. Il suo tocco mi infonde calore, sicurezza. Se lui non si vergogna di farsi vedere con me perchè dovrei farlo io?
A fatica superiamo quel muro di persone, aiutati dalla sicurezza.
-Oh, finalmente. Sei viva?-
-Sisi. Ma è sempre così?-
-Quando sono con una bella ragazza si.- Non ha mai smesso di lasciarmi la mano, e ora con l'altra mi solleva il viso.
Le sue labbra sono terribilmente vicine alle mie, sento il suo respiro fondersi con il mio. Chiudo gli occhi. La sua bocca si poggia con la mia, facendomi assaporare il suo tocco lieve. Non ho mai ricevuto un bacio così, è intenso, passionale, bellissimo. Mi trasmette brividi, calore, sicurezza. Dolcemente si stacca da me.
-Era da quando siamo usciti dal supermercato che volevo farlo.- Non so cosa dire, gli sorrido semplicemente. -Bella maglietta!- Mi dice poi, allontanandomi leggermente da lui e facendomi fare un giro su me stessa. -Ti sta benissimo.-
-È la maglia che sta bene a tutte.- Riesco finalmente a rispondere.
-No, non credo.-
-Beh, allora grazie.-
-Non mi basta un grazie.-
-A no?-
-No.- È di nuovo vicinissimo a me, le nostre mani sempre intrecciate. La sua bocca di nuovo sulla mia.

Love on the web - Nihal || Fernando TorresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora