Capitolo 1

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Come definirei la mia vita?

Beh sicuramente noiosa, triste, ripetitiva, buia, deprimente, vuota e potrei aggiungere moltissimi altri aggettivi.

Abito in un piccolo appartamento nella periferia di Londra...la mia stanza é piccola,molto piccola la considero il mio rifugio il posto in cui mi sfogo, dove piango tutte le sere. Le pareti sono grigie come la mia vita...

L'unico spiraglio di luce che illumina una piccola parte del mio cuore é mio fratello, Liam. Posso dire che ho smesso di vivere quando, il 17 marzo del 2010, i nostri genitori morirono in seguito ad un tragico incidente stradale. Ero molto affezionata a loro, soprattutto a mia mamma. Lei era la mia unica amica. La mia migliore amica. Era sempre felice e questa sua felicità la trasmetteva a tutti: ho sempre voluto diventare come lei.

Le persone che mi stanno in torno mi considerano "la ragazza strana" forte, priva di sentimenti perché non mi importa di niente e di nessuno. Non mi interessa il pensiero degli altri, non sono più quella bambina che giocava spensierata nel cortile della scuola e i tagli ancora freschi sui miei polsi lo dimostrano.

-Diana! Scendi é pronta la colazione... io esco!- La voce di mio fratello mi distoglie dai miei pensieri e molto lentamente mi dirigo verso il bagno.

Liam è l'unica persona con cui mi trovo bene veramente e credo che sia anche l'unica che ha capito cosa sto passando.

Alzo la testa e mi spavento dall'immagine riflessa nello specchio, una ragazza bianca come un cadavere con enormi occhiaie nere, occhi arrossati a causa del pianto e il trucco nero completamente sbavato, non sono mai stata come quelle ragazze da copertina per colpa della mia corporatura molto robusta ma non ho mai dato troppa importanza all'aspetto esteriore.

Raccolgo i capelli in una coda alta, lavo il mio il viso e dopo aver indossato comodi vestiti, scendo in cucina. Subito prendo dallo scaffale un tazza di caffè lasciando l'abbondante colazione preparata da mio fratello sul tavolo, non ho fame.

Indosso la giacca e mi incammino verso un bar del centro: è lì che lavoro.

I can feel you cryingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora